Recensione su Trattoria Ai Torcoli Marano di Valpolicella
visitato da carolingio il 08.05.2010

Recensione su
Trattoria Ai Torcoli
Marano di Valpolicella

Visitato il 08.05.2010
Imperdibile!!!
Scritta da carolingio
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 23.00
Coperti: 1
13 commenti
Quello dei grappoli di robinia tirati giù dall'albero, non senza spinarsi, e ciucciati di gusto, era uno dei miei antipasti preferiti da piccolo, quando passavo le giornate per i campi attorno al mio quartiere di periferia. E' il piatto che ci è stato presentato l'altra sera, come entrèe, ai Torcoli: quattro grappoli di fiori di robinia fritti, buonissimi, eccezionali per me che amo particolarmente i fiori fritti di qualsiasi pianta commestibile. Una cena dettata da spossatezza fisica e mentale. Io per aver appena finito di arbitrare una finale al pomeriggio, la Marta, dopo la scuola, impegnata in una consulta con i suoi fratelli per decidere il da farsi con la zia vecchissima, che comincia ad avere problemi senza un'assistenza medica continuativa. Nessuna voglia di mettersi ai fornelli. Da bere è arrivata una minerale gasata assieme e mezzo litro di Bianco di Custoza (4 euro, ottimo prezzo in trattoria!) della cantina Aldegheri di S.Ambrogio di Valpolicella (era sfuso, ma io chiedo sempre la provenienza). Vino giovane, tra i 12 e i 12,5° stimati, colore paglierino, profumo leggermente aromatico, un po' salino al palato, molto molto buono. Come antipasto ordiniamo un luccio in salsa con la polentina molla appena fatta, bollente. Buonissimo, ce lo dividiamo in due. Andrà così con tutti i piatti. Quasi una condivisione ed un sostegno reciproco del subconscio, credo. L'ambiente è estremamente rilassante, già un po' descritto nella mia precedente recensione. Il cameriere-proprietario, sempre molto gentile e servizievole, parla calmo e sorridente a bassa voce. La splendida veranda domina la pianura padana fino agli Appennini. A lume di candela (anche se non è ancora buio), parte lieve, nel sottofondo, la chitarrina dolce e un po' triste di "Menta e rosmarino". Che atmosfera... Giusto il tempo di finire di assaporare il luccio, che compare il primo, un piatto del giorno proprio originale: tortelloni alle ortiche. Ce ne sono cinque, ma molto grossi, con pasta chiaramente tirata a mano, cotti alla perfezione specialmente nelle giunture della pasta. Il ripieno è di ricotta ed ortica macinata. Stra squisiti. ... Quante beccate ho preso da piccolo, in braghe corte, andando a recuperare palloni da calcio in mezzo alle ortiche, o ad esplorare zone proibite, scavalcando rovi, con l'ortica sempre pronta, quando pensavi d'averla fatta franca con le spine... e quante grattate... Gioventù e vecchiaia si intrecciano nella mente con un po' di malinconia, mentre la luce del tramonto si affievolisce, seduti a rimirar l'universo fuori dalla vetrata, con Zucchero che conclude: “I feel so lonely tonight…” (Mi sento così solo stanotte…) Un goccio ancora di questo bel Custoza, appena mosso, giusto come dev'essere. Il secondo piatto (che poi in realtà è già il quarto) è costituito da un'enorme coda di rospo gratinata al forno e contornata da pomodorini cirietti freschi, cotti assieme ad una spolverata di pan grattato. Anche in questo caso presentazione e guarnizioni da alta cucina. Ed anche in questo caso abbiamo fatto bene ad ordinare solo una porzione di questa squisitezza, che è giusta per due. Le verdurine non possono mancare e, assieme al pesce, viene messo in tavola un piatto vegetariano di dimensione “pizzesca” (4 euro, pochissimo!), con il quale potrebbero mangiare tranquillamente il contorno almeno tre persone: patate al forno (magnifiche), cipolle in tegame (molto buone), pomodoro ripieno e fagioline lesse (buoni entrambi) e radicchio di campo saltato in teglia (buonissimo, non amaro). Il mio quartiere di periferia si allargava, sottraendo aria e spazio ai campi. E i campi là attorno erano uno sterminio di radicchio, rosso, verde, di tutti i tipi. Il nome del quartiere era il nome di un tipo di radicchio, il crencano. Hai un bel dire che bisogna godersi la vita finchè si può e non pensare a ste cose... Ma quando accudisci una persona molto anziana, una degli ultimi parenti stretti ancora in vita, di quelli che ti hanno sempre voluto bene e che ora non connettono quasi più, ti vien da pensare che tra un po' magari toccherà anche a te... e pregar Dio di arrivarci… ed arrivarci con intorno chi ti vuol bene... La serata nel locale si conclude in dolcezza, con una cialda di mandorle caramellate, sopra una coulis di lamponi che racchiude una doppia porzione di gelato allo yogurt, cosparso di mirtilli in marmellata. La portata per uno è adeguata ai nostri due stomaci ed è di una bontà veramente sopra ogni misura. Il conto di 46 euro in due è più che onesto per la qualità, la quantità, giusta, senza scoppiare, e la presentazione dei cibi. Aggiungo due novità positive rispetto alla mia precedente recensione (è la prima volta che "bisso" la stessa trattoria): su richiesta, menu per celiaci e menu vegetariano. Dalla mezza collina ridiscendo in macchina tra le curve, ascolto le imprecazioni della Marta per la mia guida (che io reputerei normalissima), esco dal subconscio e riapro gli occhi su questo mondo. Non sono solo stanotte.

13 commenti

joy
11/05/2010
Una bella recensione per iniziare bene la giornata. Bella seratina Carolingio, chissà come guidavi..... :) :)
pattyb
11/05/2010
Ciao Carolingio, mi sono presa un pò di tempo per assaporarmi questa bella recensione, molto bella e con un velo di malinconia ma comunque sempre con un fondo di sorriso. Sei davvero molto bravo a trasmettere le emozioni attraverso i tuoi scritti, complimenti. Mi toccherà comunque venire a provare questo posticino: i fiori di robinia mi incuriosiscono tanto, come anche i tortelli alle ortiche e quel meraviglioso dolce. Purtroppo non so apprezzare tantissimo il pesce, ma lo proverò (basta che non abbia spine e soprattutto CHE NON MI GUARDI mentre lo mangio!!!!).
Funghetta
11/05/2010
bellissima recensione carol.......bravo....
carolingio
11/05/2010
Joy, io guido normale, solo che la Marta soffre il mal d'auto e, siccome siamo noi due, lei non può che inviperirsi con me. Devo dire, a sua parziale discolpa, che non sempre ho in mente il suo mal d'auto e quindi non adotto quella maggiore cautela e prudenza che occorrerebbe. :) Grazie Funghetta! :) Zio, è vero, non è poco, anche con la moglie che s'incavola ogni tanto... Però, guarda che le robinie qui da me sono ancora abbondanti...! :) Grazie patty! Puoi venire e ci andiamo insieme (io ci vado spesso, è un ottimo posto come avrai capito), ma attenzione: guarda che non c'è solo pesce, anzi, siamo noi che lo preferiamo, ma la trattoria è più di carne. In entrambi i casi si mangia in modo divino. La coda di rospo era comunque un filettone enorme con un'unico filo di schiena grosso, senza spine, e senza testa. :) (quattro giorni fa mia moglie ha preso quattro pesci gatto vivi, perchè sa che mi piacciono, e poi ho dovuto ammazzarli io, dopo averli tenuti un giorno nel lavandino a nuotare... ci ho messo tre giorni con vari sistemi primordiali, ma respiravano sempre e mi guardavano... e sono stato male... e poi non li ho mangiati... :( :( )
evina
11/05/2010
bella recensione......come sempre carolingio :) :) i fiori di robinia, mai provati!!!!!
Reginalulu
11/05/2010
Come sempre la tua penna è intinta nel pennello della memoria e a me piace molto. Che le mogli imprechino per la guida dei mariti è una legge di natura....non vorrai mica che il mondo vada sottosopra?!?!? :) :) Molto molto bella :)
carolingio
11/05/2010
Grazie evina! ma se ti capita... ehm... di andare a campi... distante dai tubi di scappamento e dai veleni dell'agricoltura... provali crudi i fiori di robinia, tirali giù dalla pianta, vedrai che dolcezza... e fritti sono ancora meglio...! :) :)
carolingio
11/05/2010
Anche il tuo commento è molto bello, Regina... "intinta nel pennello della memoria"... bello... L'ultimo incidente l'ho fatto nel 1978..., quando un camion dell'esercito (avevo appena cominciato il servizio civile, in alternativa a quello militare...) mi ha speronato sul fianco della mia 126, con torto suo, tra l'altro, e rimborso conseguente... ma non c'è verso... non c'è solo quella legge di natura che dici tu... c'è anche quella extra fisica che, per statistica, o anche per sfiga in agguato, mi fa un po' tremare... :) :) :)
Lucy...ah
11/05/2010
Caroooooool è stupenda!!!! mi piace la frase "Quasi una condivisione ed un sostegno reciproco del subconscio"..... I fiori fritti di robinia, o acacia, li fa anche una mia amica. Lei li cosparge di zucchero e sono veramente una pelibatezza. Poveri pesci gatti!!!! ti ho scritto ieri quale sarebbe la punizione giusta :) :)
carolingio
11/05/2010
Grazie Lucy...! :) :) Sigh, non parlarmi dei pesci gatto, mi vien da piangere... :(
golosona
11/05/2010
Complimenti Carolingio, bellissima, poetica e coinvolgente recensione! Mi hai fatto tornar bambina, quando giocavo nei prati e una volta sono finita in un cespuglio di ortiche aiutooo! ;) Però i fiori di robinia non li ho mai provati, magari una volta vengo da te e ci andiamo insieme :) Per la guida, non è che più che la legge coniugale c'entrava il vinello che ti sei bevuto e che t'impediva d'andar dritto? ;) Quanto ai pesci gatto, una volta mia nonna comprò una trota al mercato, era viva, la mise nella vasca da bagno e intanto si ingegnava su come ucciderla.... non ce la fece, non se la sentiva proprio , così la riportò al mercazto, pensa un po' :)
carolingio
11/05/2010
Grazie golosona... proprio come tua nonna... ho pensato (ed io anche attuato :( ) vari sistemi di esecuzione capitale, e quando alla fine ci sono riuscito (meglio che non ti dica come, è roba da Edgard Allan Poe...) poi, veramente, non mi sono più sentito di mangiarli e - riportarli non potevo più - li ho consegnati alla mia super cagna, che non si è fatta molti scrupoli... :( Ah, se vieni fin qui, volentieri ci andiamo, il posto merita! No, no il vinello non c'entra, un quartino, poco più, di Custoza da 12° non lo sento neanche... E' che è una strada tutta curve, e non potevo andar troppo dritto! Anzi, quando andavo troppo dritto la Marta si arrabbiava perchè tagliavo, e quando facevo la curva si arrabbiava perchè lo stomaco sballonzolava... che storia... :) :)
Lucy...ah
12/05/2010
...sti donì....ien méi contenti!!!!!!!!!!!
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