Recensione su Osteria Del Sole Zocca
visitato da Giorgia82 il 08.05.2010

Recensione su
Osteria Del Sole
Zocca

Visitato il 08.05.2010
Imperdibile!!!
Scritta da Giorgia82
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 30.00
Coperti: 1
5 commenti
Essendo tornata come previsto in questo splendido ristorante desidero completare la recensione precedente per semplice dovere di cronaca nei confronti di chi tanto si è impegnato per farci stare bene anche in questa occasione. Per non risultare insistente non mi dilungherò sul descrivere ulteriormente i meravigliosi piatti già assaggiati la volta precedente, ma descriverò solo i nuovi, che bastano da soli a stendere una recensione. L'occasione questa volta è il mio compleanno, e questa volta ci sono proprio tutte le persone che amo: non ha importanza il cielo grigio, qualche goccia di pioggia, bastano le persone sedute accanto a me per stare bene. Siamo in 4 in tutto. Arriviamo alle 13 di sabato: il locale non è pienissimo ma ho prenotato comunque con largo anticipo. Ci accoglie il sempre gentilissimo signor Flavio che ci coccola per tutto il pranzo. Inizio con il bere: 3 bottiglie di acqua frizzante e una bottiglia di lambrusco grasparossa (e qui, nuovamente, chiedo venia, perché nonostante ami molto i vini, resto completamente ignorante in materia e spesso dimentico di segnarmi i nomi). La consultazione del menù è stata accompagnata da 4 flute di bianco frizzante e fresco offertici dal gentilissimo signor Flavio. Iniziamo con gli antipasti: oltre ai già descritti crostini caldi di tigella croccante con battuto di funghi e prezzemolo, come sempre meravigliosi, prendiamo un tosone di Bianca Modenese arrotolato nella pancetta croccante passato al forno e servito su letto di insalatina: buonissimo, il formaggio è filante e si scioglie in bocca, ha sapore delicato e consistente di formaggio, che sa proprio di latte e che ben contrasta con la croccantezza della pancetta e con il suo sapore deciso. Inoltre, vista la grande passione per i funghi che ci accomuna, un'insalatina di spugnole crude con sedano e scaglie di grana: il sapore del fungo fresco, per chi lo apprezza è insuperabile, semplicemente. Nota di merito ancora per l'olio, delizioso, capace di esaltare al mille il sapore delle pietanze: ne chiediamo l'origine al Signor Flavio, che ci informa essere un olio molisano, e ce ne mostra la bottiglia. Passiamo alle portate principali: io prendo nuovamente il tagliere di formaggi, e, oltre ai soliti squisiti assaggiati la volta precedente, campeggia una quenelle di ricotta proveniente dal Caseificio di Rosola: mai mangiata una ricotta così, in realtà è panna, è crema di latte, è una delizia cremosa e avvolgente il cui gusto delicato e morbido ricorda il vero sapore del latte. L'estrema cortesia dei proprietari si manifesta anche quando ci portano un assaggio di un formaggio molto stagionato e particolare, dal sapore deciso e aromatico, “inaugurato” apposta per l'occasione, anch'esso carpito durante un recente viaggio gastronomico nel Sud Italia, e reso particolare dall'essere prodotto da latte di bufala, solitamente riservato alla produzione di formaggi in pasta filata. Gli altri commensali prendono, rispettivamente: tagliatelle con le spugnole, e altro onore al merito per una pasta incredibilmente gialla, saporita, fatta nel modo più assoluto in casa, che sprigiona un gusto unico quando addentata, grazie ad una consistenza che rimane nonostante la cottura, e si sposa alla perfezione con i funghi. L'altro primo sono passatelli asciutti sempre con le spugnole: mi sono già dilungata sulla descrizione di questi passatelli, e questa volta anche mio padre sottoscrive che trattasi esattamente dei passatelli della mamma. Eccezionali. Da notare che sia il sugo di funghi utilizzato per le tagliatelle che quello utilizzato per i passatelli sono ridotti al minimo, senza altri sapori opprimenti, per lasciare esprimere al massimo tutta la fragranza del fungo fresco, quasi al naturale, in concerto con i sapori intesi dei passatelli e delle tagliatelle fresche. Il terzo primo scelto è un trionfo: tortelloni ripieni della splendida ricotta di Bianca Modenese descritta precedentemente ed erbette, tirati con cacio e pepe: la pasta è ovviamente fatta in casa, gialla, la stessa delle tagliatelle; il ripieno è un trionfo ricchissimo e morbidissimo di questa ricotta con erbe che si scioglie in bocca, lasciando però una sensazione di leggerezza, morbidezza e voluttà, che non appesantisce nella maniera più assoluta. Finiti i primi, ci sono rimaste alcune tigelle ancora sul tavolo (richieste come accompagnamento alle pietanze), allora chiediamo un po' di lardo e un secondo. Il lardo è anch'esso diverso dai soliti in cui predomina il sapore del rosmarino o delle spezie: è rosato, morbido, leggermente aromatico, e dentro alle tigelle di farina integrale è uno spettacolo. Il secondo sono alcuni bocconcini di coniglio, completamente disossato, marinato nelle erbette, avvolto nella pancetta croccante e appoggiato su un letto di crema di funghi: il coniglio è morbidissimo e una un sapore favoloso, perché ha un sapore tutto suo, che non viene nascosto dalla pancetta, che anzi lo enfatizza. E la crema di funghi su cui è appoggiato non contiene panna, e quindi il sapore dei funghi resta inalterato e delizioso. Ad accompagnare il piatto, due cuori di carciofo ripieni di una panatura delicata ma saporitissima, che ben si sposa con la morbidezza del bocciolo di carciofo. Ovviamente, spazio per i dolci. La zuppa inglese e la torta fondente al cioccolato sono già state da me ampiamente descritte e riempiono ancora tutte le nostre papille gustative di inenarrabili sensazioni. Questa volta aggiungiamo una tazza (si perché viene servito in una tazza da cappuccino) di mascarpone: semplicissimo, mascarpone puro con solo una spolverata di cacao amaro sulla superficie. È indescrivibile, la morbidezza è unica, tale che appena appoggi il cucchiaino sulla lingua il mascarpone è già sparito, completamente sciolto tanta ne è la “scioglievolezza” (perdonatemi il termine), morbido e allo stesso tempo avvolgente, con un aroma persistente di panna e crema. Mi dispiace moltissimo essere arrivata a questa fase del pranzo completamente sazia. Finiamo con due caffè. Il locale ormai è vuoto, restiamo noi, a chiacchierare con il Signor Flavio e il Signor Tommaso, squisiti padroni di casa in grado di farti sentire veramente a casa. Paghiamo 120 euro in 4, per un totale di 4 antipasti, 3 primi, 2 secondi (il mio tagliere di formaggi è in realtà un secondo), tigelle, 5 dolci, 2 caffè, 3 bottiglie d'acqua e una di vino. Il prezzo è assolutamente meritato: non fosse altro per la qualità delle materie prime, l'abbondanza delle pietanze, la squisitezza delle stesse e l'atmosfera meravigliosa che regna in quel posto. Torneremo presto.

5 commenti

Jimi-Hendrix
11/05/2010
Interessantissimo, questo posto.. e i suoi piatti! :-)
Reginalulu
11/05/2010
Molto interessante anche se non proprio a portata di mano per me.... Auguri di buon compleanno Giorgia !!! :)
Giorgia82
11/05/2010
Grazie mille! Che pensiero gentile! Non è propriamente comodo nemmeno per me che vivo a Modena, ma per una volta merita veramente.
joy
11/05/2010
Buon compleanno, festeggiato degnamente con un gran bel pasto :) :)
golosona
11/05/2010
Veramente un ottimo pranzo. Buon compleanno a un'altra nata in maggio :)
[wpuf_form id="14284"]