Consigliatissimo!! Scritta da
Heidi Servizio:
Ristorante Spesa a testa:
18.50 Coperti:
1 8 commenti Recensione un po' particolare... di uno dei posti del cuore!
Sabato c'è finalmente l'opportunitàdi rivedere una cara amica, per cui si torna a Ferrara!!! Sono molto legata a questa città, dove ho vissuto e studiato per sei anni; sono legata ai luoghi e ad alcune persone care... ed anche a questo ristorante!
E' stato il primo ristorante di Ferrara in cui io e il mio ragazzo abbiamo cenato, mangiando benissimo e passando una bella serata romantica, con tanto di candela accesa, in un tavolino un po' appartato, "nascosto" da un vecchio pianoforte. Tutte le volte che ci siamo tornati, abbiamo chiesto il tavolo vicino al pianoforte e la proprietaria ci ha sempre accontentato.
Il ristorante ha due ingressi, uno su via Carlo Mayr ed uno, sicuramente più caratteristico, sulla suggestiva via delle Volte. L'interno è grazioso, nel suo stile: soffitto in legno, mobili antichi, pareti INTERAMENTE tappezzate di quadri, di ogni stile, colore, forma e dimensione.
Stavolta è Sabato e non abbiamo prenotato, siamo in tre e non in due, quindi, per la prima volta, niente tavolo vicino al pianoforte. Veniamo accolti da una cameriera efficiente, ma un po' ansiogena, che ci serviràper tutta la serata. Il menù è tradizionale ferrarese, che più tradizionale non si può... pochi piatti, ma ferrati, che non sono mai cambiati in questi anni.
Ordianiamo due antipasti: pinzini con salumi e sottoli. Ottimi ed abbondanti i salumi: prosciutto crudo, pancetta e zia ferrarese; buoni i pinzini, forse leggermente unti rispetto a come li ricordavo. Porzioni più che suffienti per 3-4 persone.
Da bere una bottiglia d'acqua naturale e 1/2 litro di sangiovese della casa, discreto, anche se non è un vino che io amo molto.
A seguire tre primi, pappardelle ai funghi porcini per noi due, cappellacci di zucca al ragù per la mia amica. Durante tutta la cena, avendo molti arretrati, abbiamo chiaccherato molto, ma quando sono arrivati i primi... dieci minuti di silenzio! E chi ha parlato più? Per me queste pappardelle sono straordinarie, il sugo con i funghi è molto semplice, non ci sono ingredienti che possano coprire il sapore dei porcini, tagliati a pezzetti belli grandi e carnosi, che si sentono sotto i denti! Dalla descrizione, ottimi anche i cappellacci di zucca, che non ho assaggiato, ma... detto da una ferrarese... mi fido :-)
Anche qui porzioni abbondanti! Siamo pieni, la nostra solerte cameriera ritira velocemente i piatti e ci chiede se desideriamo qualcos'altro, noi chiediamo dieci minuti per decidere e per fare spazio, e poi, visto che non c'era nessuno che aspettava, abbiam voglia di goderci ancora un po' l'ambiente e le chiacchere con un'amica con cui ci vediamo così poco!
Dopo un po', anche se più che soddisfatti dalla cena, non possiamo rinunciare alla nostra amata tenerina, almeno una in due, la mia amica invece passa. La tenerina arriva in un piattino giàtagliata in due parti, è ottima, morbida e "cioccolattosa" come piace a noi, ma era una porzione piccola, troppo piccola :-( se avessimo saputo, ne avremmo ordinate due!
Il conto 55,50 euro in tutto, secondo me ottimo rapporto qualitàprezzo.
Dopo cena, non poteva mancare la passeggiata digestiva, tra le vie ben note, in cui non c'è bisogno di guardare le facciate dei palazzi e dei negozi perchè li conosci a memoria, conosci anche le facce di chi ci lavora e conosci anche molti di coloro che sono in giro in centro il sabato sera, ti fermi ogni 10 m a salutare, scambiare due chiacchere... e quasi ti dimentichi che non vivi più qui, a meno di un anno di distanza, le tue gambe ti condurrebbero passivamente verso (quella che era la tua) casa, se il tuo cervello non ti riportasse alla realtà.
Si è fatto tardi, dopo una bella serata passata in otima compagnia, è tempo di ritornare a Modena, fatta di strade un po' meno note e di volti ancor meno conosciuti; la malinconia fa scendere il silenzio in macchina, ma a pochi km da casa la radio ci regala "Welcome to the Hotel California", ascoltata spesso in macchina alcuni anni fa e ancora oggi tutte le volte che torniamo in altre strade straordianariamente più familiari, per ricordarci che in fondo... neanche Ferrara era casa nostra...
8 commenti
31/05/2010
Ecco, finito di leggere Heidi... ho imparato tre cose che, nella mia ignoranza localistica, non conoscevo: i pinzini, la zia ferrarese e la tenerina. Me li sono guardati su Google e adesso so cosa sono. Peccato per la tenerina piccolina, ma me lo segno il posto, dovessi passare da Ferrara, la tua recensione mi ha incuriosito!... con un po' di malinconia finale... ma passerà... :)