Recensione su Fusorari - Cibi & viaggi Modena
visitato da naturelle il 01.06.2010

Ho scoperto per caso questo locale, passando ho sempre creduto fosse un bar, poi sono capitata sulla pagina internet del Fusorari e mi ha da subito incuriosita. Fanno un menu a tema diverso ogni settimana, nelle varianti vegetariano e non, prezzo fisso escluso il bere. Per un motivo o per l'altro abbiamo saltato menu equo solidale e cucina dei fiori, poi io e il mio ragazzo abbiamo deciso di lanciarci in un menu internazionale. Abbiamo prenotato per le 20.45 (si mangia dalle 20 e 30) un tavolino fuori, per fortuna perchè quando siamo arrivati l'esterno del locale (un 10-15 tavolini) era quasi pieno. Ci accoglie il gestore, nonchè unico cameriere e tutto fare, che ci indica il nostro tavolo. Il tempo di apprezzare l'allestimento della veranda - molto semplice ma in perfetto accordo con la quiete di questo lato del centro di modena sotto le ultime luci del giorno - e ritorna chiedendoci se abbiamo già avuto modo di sapere il menù. Effettivamente sapevamo già di cosa si trattava: insalata francese con patate arance e yogurt, insalata di bulgur turca, melanzane all'olio mediorientali, dal sudamerica guacamole con tacos, per finire un'italianissima torta colonne con amarene e mandorle. Oltre all'acqua, ci facciamo consigliare due calici di, se non sbaglio, moscadette della loira. La quantità nel calice lascia a desiderare, ma buono, dolce e fruttato, non troppo alcolico ma intenso. Arrivano dopo poco due piattoni che contengono tutte le portate. Che dire, tutto buono, nulla di sconvolgente. L'insalata di patate fresca ma dopo un po' mi sono stancata del gusto acido, l'insalata di bulgur (è una specie di cous cous, sarebbe grano ammollato e spezzato credo) condita con pomodorini e porro penso, sul guacamole non dò giudizi perchè non l'avevo mai sentito ma i tacosi buoni, più gialli del soliti, croccanti, particolari. La melanzana fuori sembrava secca, condita con pomodori a tocchetti e cipolla, ma tanto calda e succosa in bocca da farmi temere che fosse completamente intrisa d'olio. Piano piano riusciamo a pulire il piatto - anche se all'inizio non sembrava, nel complesso si è rivelato abbondante! - nel frattempo arrivano coppie e gruppi di amici a mangiare o a bere, si fa ardua per il gestore star dietro a tutti, e intrattenersi con gli amici. Infatti aspettiamo una buona mezz'ora prima che ci porti via il piatto vuoto, e altri 20 minuti prima che arrivi con i dolci. Però, attesa meritata, raramente ho sentito un dolce così buono. Una specie di crostata con marmellata di amarene, ma la pasta è diversa, più scura, di sicuro con mandorle e cannella ma non sono riuscita a identificare bene gli ingredienti e non ho avuto modo di approfondire. Accompagnata da qualche cucchiaio di crema calda, spolverata di zucchero a velo. Il conto è di 47.50 euro, 23,75 a testa: 18 a testa di menù, il resto di acqua e vino. Spesi bene? Non so, forse dai piatti etnici mi aspettavo un po' di più, e il servizio lascia a desiderare, ma la valutazione resta positiva per l'originalità, il gusto del locale, la curiosità di provare piatti nuovi, la bella atmosfera. Sicuramente ci ritornerò.