Recensione su
La Quiete
Puegnago sul Garda
Visitato il
22.05.2010 Consigliatissimo!! Scritta da
Zanzulli Servizio:
Ristorante Spesa a testa:
30.00 Coperti:
1 3 commenti Altra recensione dal Garda bresciano dopo "Al Caminaccio".
Qui siamo sempre a pochi km da Salò, localitàRaffa che è sulla statale.
Il posto l'ho trovato qualche anno fa per caso, cercando un posto dove cenare un po' fuori dal casotto, così a una manciata di km dalla nostra casetta io e la Simo ci siamo infilati in un viottolo di campagna seguendo le indicazioni per... "la Quiete", appunto. Se ancora ci torniamo è perchè si sta bene. Faccio notare che fa capo a un'azienda agricola, quindi prodotti del territorio, olio, vino, coniglio...
Il locale è una bella casa ben ristrutturata, in campagna, in mezzo alle viti di Chiaretto e Groppello. Ci si arriva da uno stradello piuttosto nascosto, che sfocia in un grande parcheggio. Da qui si accede alla trattoria, che è tutta in pietra vista. Allesterno, un vialetto in erba e pietra ben curato, con alcune piante di agrumi (dei cedri che ogni anno son più grossi, poi anche limoni). Tutta la trattoria è circondata da uno splendido prato, curatissimo, con fiori e alberi, che con il caldo estivo dev'essere una delizia. Menù ben esposto all'ingresso, che è su una grande sala in pietra e legno, ariosa e spaziosa, con il banco bar e la cassa. Begli arredi in mobili antichi di casa, sobri, con qualche fiore e una bella luce.
La sala è uno spettacolo: un unico salone, grande, luminoso, dal tetto alto (tipo uno dei nostri fienili) e a punta, ristrutturato completamente in legno, pareti e soprattutto grandi vetrate scorrevoli sulle pareti laterali, che danno sul giardino. La sala dàl'impressione di spazio, lascia proprio respirare. Un piccolo inconveniente, se è piena, è che fa un po' di rimbombo. Tavoli ben distanziati, apparecchiati con tovaglie chiare e bicchieri adeguati al vino.
L'impressione è di entrare in un locale di una certa classe.
Siamo in 5 a cena, la Simo e l'amico Canarein con moglie e la piccola Marghe.
Carta dei vini molto modesta, proviamo prima una bottiglia prodotta dall'azienda (si chiama Leali), una cuvee invecchiata in barrique...tentativo poco felice, poi ordineremo un groppello di un'azienda adiacente, decisamente meglio. 2 acque.
Tralasciamo l'antipasto perchè non eravamo ispirati, ordiniamo invece
- 2 tortelloni ai carciofi
- 1 lasagna
- 1 tagliolino al ragù d'anatra
- 1 (credo) tagliolino al ragù bianco di coniglio
Primi buoni, 4 cappelli, non so se Canarein condivide perchè ha ordinato il ragù di coniglio pur non amando il coniglio...mah!
Come secondi
- coniglio alla campagnola (il mio, eccellente)servito con la polenta d'accompagnamento (quanto mi piace sta cosa...)
- costatina di puledro (canarein dice molto buona, qualche nervetto)
- selezione di formaggi con mostarde e marmellate (per la Simo, ma essendoci un paio di erborinati da lei non graditi, ho avuto la scusa per assaggiarli...bene)
Dolci
un paio direi, ma non ricordo.
Servizio: qui siamo stati un po' sfortunati, la nostra cameriera non era molto sorridente e piuttosto sbrigativa nonostante non ci fosse il pienone. Credo fosse una serata-no, non mi era mai successo. Devo dire che non so se sia per la "lingua" diversa che parliamo, ma a volte pare proprio di non capirsi...Boh!
A testa 30 euro (esclusa ovviamente la piccola Marghe).
Segnalo che preparano diversi piatti a base di cavallo e puledro, anche alla brace, e alcuni piatti fuori menù della tradizione valsabbina.
I cappelli sarebbero 4 per il cibo e 3 scarsi per il servizio, ma è la prima recensione, il locale l'ho provato altre volte e sui 4 cappelli non ho esitazioni, anche per rapporto qualità/prezzo e ambiente.
Merita secondo me una visita, magari una sera di luglio, al fresco del giardino con le lucciole (quelle vere) accanto.
3 commenti
04/06/2010
si.....mangiare una sera di luglio in giardino con le lucciole.......che sogno.....