Recensione su
I Portici
Bologna
Visitato il
23.06.2010 Consigliatissimo!! Scritta da
Kava5150 Servizio:
Ristorante Spesa a testa:
45.00 Coperti:
1 3 commenti
Un paio di settimane fa apro il giornale e vedo una pagina che mi colpisce: "Bologna da gustare".
Cinque mercoledì, a partire dal 23 Giugno, con serate a tema, dedicate ai prodotti della nostra regione, con menù cucinati "a quattro mani": al patron di casa, lo Chef Guido Haverkock, si affiancheranno cinque altri chef stellati.
Ecco il pretesto giusto per andare a provare, tanto più che proprio il mercoledì di apertura ci saràLuca Marchini dell'Erba del Re.
Prenotazione di rito.
Se potessi dare un voto anche alla telefonata, darei sicuramente 5 cappelli.
Una ragazza, di una cortesia esemplare, mi spiega esattamente come si svolgeràla serata, mi informa sugli orari (è possibile arrivare mezz'ora prima per visitare la struttura), sul fatto che si ceneràin convivio, in tavoli da 8/10 persone e mi chiede se soffro di qualche particolare allergia, in modo da informare lo chef.
Perfetto.
Arriviamo puntuali come orologi svizzeri.
La location è anch'essa da massimo dei voti, con lode.
L'Hotel I Portici, di cui il ristorante fa parte, ha sede nello splendido Palazzo Maccaferri, edificio di pregio di fine '800, nella centrale Via Indipendenza.
Il restauro esemplare, fatto pochissimi anni fa, ha riportato alla luce 1500 metri quadrati di pitture dimenticate, oltre ad una incredibile ex Ghiacciaia facente parte del complesso della Rocca di Galliera, detta anche Castello dei Papi (quando Bologna passò allo Stato Pontificio, all'inizio del 1500, fu scelta dal Papa di Avignone come nuova sede papale, e la residenza doveva appunto essere la Rocca di Galliera; ma per 5 volte fu costruita e per altrettante i bolognesi la tirarono giù : ) ).
Non ho visto la vera e propria sala del ristorante, in quanto la serata di stasera ha come cornice la splendida terrazza al secondo piano, che si affaccia da un lato sul parco della Montagnola, a fianco alla Scalinata del Pincio, e dall'altro su Via Indipendenza.
Una parola sola: spettacolare.
Verso le 20.30, cominciamo a radunarci sulla terrazza, in quanto prima della cena verràservito un piccolo aperitivo.
Una serie di camerieri, in nero, serve in modo esemplare calici di spumante, mentre (unica nota stonata, a mio parere) una ragazza "vestita" da centrotavola (nel senso che è davvero infilata al centro della tavola, e conciata come una via di mezzo fra una principessa barocca e madre natura), con un paio di sorrisi e un prosperoso decolletee, invita i clienti a servirsi di un buon parmigiano e di un altrettanto buon prosciutto crudo.
Durante l'attesa, ho anche il piacere di scambiare quattro chiacchiere con Marchini, scoprendo il menù che in parte giàconoscevo: 4 portate, antipasto e primo eseguiti da lui, secondo e dolce dall'altro chef.
Sono intanto arrivate le 21.00 e veniamo fatti accomodare nei bellissimi tavoli, con tovaglie, posateria e calici di pregio.
Il menù, a centro tavola, saràcosì composto:
- Il Parmigiano Reggiano: "Allenamenti Sensoriali"
- Passatelli Asciutti con ragout di pollastro ed uvetta
- Coppa di mora romagnola servita tiepida con purea di patate e verdure croccanti
- Crostata morbida di rabarbaro meringata con fragole e gelato alla crema.
Noto con estremo piacere che nel momento in cui cominciano a servire la prima portata (naturalmente prima le donne), il cameriere del nostro tavolo, senza che io dicessi nulla, si preoccupa di farmi presente che lo chef è stato informato della mia allergia alle noci e pertanto si scusa se il mio piatto arriveràper ultimo.
Gestione esemplare del servizio.
Il piatto a base di parmigiano, classico dell'Erba del Re, consiste in una vera e propria esplosione di sapori, dovuta alle diverse stagionature del formaggio, in consistenze differenti, legate da una mousse di balsamico. Ottimo.
Passatelli: il piatto della serata, a detta di tutti. Piatto immancabile di Marchini. Serviti asciutti, e in porzione generosa, con un ragù a tocchetti grossolani di carne bianca, poca uvetta e una spuma, che sembra più un'aria/schiuma, leggermente aromatizzata al limone (per ammissione dello stesso Marchini, nei passatelli non mette nè il limone nè la noce moscata).
Eccellenti.
Coppa: il secondo piatto della serata, almeno per i miei gusti. La carne è eccellente, cotta per ore a bassissima temperatura, impreziosita da funghi, asparagi e altre verdure. Poco esaltante, a parer mio, solo la purea di patate.
Dolce: molto buono, nonostante non sia un amante. Ottimo il gelato.
Concludiamo la cena con un fuori menù: dal momento che fra gli sponsor della serata c'è anche il Caffè Terzi, ci viene fatta assaggiare una mousse fredda di caffè corretta alla china. Niente di impressionante.
Caffè per chi lo vuole.
Per tutta la cena, acqua con e senza bolle e vino dei Colli Bolognesi della cantina La Mancina di Monteveglio, Pignoletto fermo e Merlot, discreti.
Gran finale con la presentazione dei piatti da parte dei due Chef, domande di rito e ringraziamenti.
Inoltre, per un paio di intervalli, il comico Davide Dalfiume ha intrettenuto gli ospiti con alcuni interventi, abbastanza piacevoli e comunque mai pressanti.
Ci ritiriamo verso mezzanotte, lasciandoci alle spalle questa terrazza, diventata ancor più magica, illuminata dalle luci soffuse dell'albergo e della luna, pagando 45 euro a testa, costo fisso del menù, tutto compreso.
Questa è una serata a tema, quindi fa testo fino ad un certo punto, sia per scelta dei piatti che per il prezzo, ma guardando il menù alla carta posso dire che ci sono molti piatti per i quali vale la pena fare una seconda visita. I prezzi, poi, non sono nemmeno esosi, considerato che ci troviamo in un ristorante gastronomico, nel pieno centro di Bologna, in una struttura quattro stelle superiore facente parte del gruppo Small Luxury Hotels.
I presupposti per un'altra esperienza esaltante, per ora, ci sono tutti.
Vedrò di togliermi la curiositàappena possibile :)
3 commenti
29/06/2010
Wow Kava che bel posto e che bella iniziativa!!!