Recensione su Caciosteria I due Ponti Sambuca Pistoiese
visitato da Kava5150 il 17.07.2010

Recensione su
Caciosteria I due Ponti
Sambuca Pistoiese

Visitato il 17.07.2010
Imperdibile!!!
Scritta da Kava5150
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 27.00
Coperti: 1
8 commenti
A volte le esperienze più belle nascono per caso, quando meno te lo aspetti. Come al solito, a Bologna il caldo è insopportabile, motivo più che giusto per caricare un paio di cose in macchina e lanciarsi nella casa sull'appennino, dove fa caldo di giorno, ma non esiste afa. Ne approfitto anche perchè devo fare un paio di giri per lavoro verso Porretta e l'occasione è ottima per andare a visitare in zona un produttore che ancora non ho visto, il MicroBirrificio Beltaine a Granaglione. Telefonata d'obbligo con il titolare, il signor Boschi, che già conosco e che, nonostante la sua giornata oberata di impegni, riesce a trovare un po' di tempo da dedicarci. Dopo una visita al castagneto di proprietà della cooperativa sociale, dal quale si ricavano le castagne per la produzione delle birre, facciamo visita anche al birrificio di Granaglione, dove avviene la produzione. Oggi è sabato e quindi è chiuso e non possiamo parlare con i brewmasters, ma quello che più mi interessa è vedere e toccare con mano il tutto, cosa che riesco a fare grazie alla grande disponibilità del titolare. Passiamo insieme un'oretta circa, durante la quale ci viene illustrata tutta la produzione, le particolarità di questa pregiata birra alle castagne, prodotta con un'alta fermentazione e una rifermentazione in bottiglia, della collaborazione con Castanicoltori, con l'Università di Bologna e la Cassa di Risparmio, del grande progetto della Cooperativa Sociale che c'è alle spalle. Naturalmente ne approfittiamo anche per bere qualche birrettina... Da questo pomeriggio, nato per caso, arriva la scoperta del posto di cui sto per parlare. Dopo aver trascorso un po' di tempo con il Signor Boschi, è lui stesso ad invitarci a cena. Ci chiede se vogliamo fargli compagnia, per una cena veloce, in quanto dopo lui tornerà a casa a Monghidoro, e quindi gli spetta un'ora e mezza di viaggio. Accettiamo volentieri; dopo esser stato così cortese con noi penso che il minimo che posso fare per sdebitarmi sia almeno di offrirgli una cena. E' sua l'idea di arrivare in questo locale. Scendiamo per una scorciatoia da Granaglione verso il Ponte della Venturina. Le curve sono tante, ma il tragitto è sì e no di neanche dieci minuti. Il ponte vero e proprio è quello che segna il confine fra Emilia Romagna e Toscana, il punto esatto in cui, dalla provincia di Bologna si passa a quella di Pistoia. Siamo a pochi chilometri da Porretta Terme, a Pavana, casa di Guccini, in piena Sambuca Pistoiese. Il ristorante si trova sulla strada principale, arrivando da Porretta, a destra subito dopo la farmacia, di fianco alla macelleria Savigni. Mi rendo subito conto che ho visto questo posto non so quante volte, passandoci davanti, ma mai ero rimasto incuriosito. Capirò presto di aver fatto un gravissimo errore :) In verità, il locale ha una storia molto recente. Mi viene spiegato che la famiglia Zummo, titolare, lavora da una vita nel settore caseario. Da questo lavoro, che è vera e propria passione, nasce la "Caciosteria" che, come recita il biglietto da visita, è Osteria, Gastronomia da asporto, Formaggeria e Salumeria. Qui, la ricerca dell'eccellenza è un dovere assoluto: formaggi fra i migliori di tutta europa, carni e salumi dell'azienda Agricola Savigni, cinta senese, jamón ibérico, salumi di oca e altro ancora. Appena si varca la soglia, si rimane stupiti dall'ambiente. Il locale è diviso in diverse zone. Si entra da una bella e spaziosa veranda vetrata; la prima sala interna viene preceduta da un bel banco di gastronomia dove si nota subito un'incredibile scelta di formaggi e salumi, e da una griglia con protezione in vetro incastonata nella parete che divide la sala dalla cucina, sulle cui braci viene cotta la carne a vista davanti ai clienti. Una seconda saletta, con solo due tavoli, introduce a un piccolo cortile esterno, dove vi sono altri pochi tavoli. A grandi linee, un cinquantina di coperti, più o meno. I toni sono tutti molto chiari, con arredamento in stile provenzale: tavoli e sedie in bianco invecchiato, vetrinetta porta bicchieri, poltroncine rivestite in pelle a scacchiera, lampadari al neon. Bello. Molto bello. E soprattutto molto accogliente. La pulizia è impeccabile. La proposta è, come ci si aspetta, in gran parte incentrata su formaggi e carne, ed è una cucina toscana con influenze emiliane. Qui si pùò tranquillamente trovare ribollita, pappa al pomodoro, panzanella, zuppe di farro, tagliata e bistecca (40€/Kg), ma anche tortelloni e funghi porcini della zona, in stagione. Al momento di ordinare, mi faccio consigliare qualche "cavallo di battaglia", certo di andare a colpo sicuro. Ordiniamo degli Gnudi di ricotta di bufala con pesto (per me), dei tortelloni ripieni di pura burrata con una salsa allo Shropshire e delle mezze maniche al cacio e pepe. Gli gnudi, classico piatto toscano, possono ricordare i canaderli.Ma questi sono esclusivamente di ricotta, e sono eccezionali. Il sapore e la consistenza, eccellenti. Il pesto è simile a quello genovese, ma senza aglio. I tortelloni sono altrettanto eccellenti: pasta ottima e ripieno favoloso. Lo Shropshire, dall'origine scozzese, è un formaggio giovane, creato meno di trent'anni fa, e il suo sapore è simile allo Stilton, meno forte di un Roquefort. La consistenza è cremosissima. Il colore, arancio-rossiccio, è dato dall'annatto, bacca tropicale originaria dell'Amazzonia. Per i meno tecnici, l'impressione è quella di una crema che ricorda il gorgonzola, ma più dolce e speziata. Dieci e lode. Le mezze maniche, infine, sono piccole, cotte al dente e condite con olio, pecorino di fossa saporitissimo ed un pepe molto aromatico. Passiamo ai secondi: un'insalata mista impreziosita da formaggi e salumi per il nostro ospite, mentre io mi butto sulla ciccia - del resto, siamo in Toscana, e la carne è di un ottimo allevamento :) Rimango incuriosito dalla tagliata "ai quattro sali". Viene servita su un bel piatto da portata, e su ogni lato dello stesso viene messo un sale diverso: si prende un pezzo di carne e lo si sala come meglio si preferisce, giocando anche nel sentire le differenze. I sali in questione sono: sale grosso di Cervia, sale affumicato, sale Rosa dell'Himalaya e sale Rosso delle Hawaii. Eccellente anche la carne, tenera, saporitissima, chiaramente dietro c'è una sapiente frollatura. Ottimo anche l'olio, naturalmente e maledettamente toscano :) Dopo questa esplosione di sapori e profumi, prendiamo anche un dolce, una torta di mele. Quattro bei pezzetti, spolverati di zucchero a velo e leggermente aromatizzati alla cannella. Il Bere: acqua naturale e con le bolle, un Chianti Classico Castello di Fonterutoli e, per finire, due (buoni) caffè. Non riesco nemmeno ad offrire la cena; siamo stati ospiti in tutto e per tutto, ma facendo il conto dal menù, abbiamo speso in 80 euro tondi tondi, che per la qualità e la quantità di quello mangiato sono spesi benissimo. 5 cappelli alla giornata, al birrificio, al signor Boschi e, meritatissimi, alla Caciosteria. Ora che me l'hanno fatta scoprire, passerò spesso :)

8 commenti

Piggo
19/07/2010
Direi una giornata spesa benissimo: niente afa, visita al microbirrificio, scoperta di un interessantissimo locale assai particolare in compagnia di un generoso anfitrione.... Invidio, immerso nel caldo padano, le tue scorribande gastronomiche appenniniche, complimenti vivissimi!! ;) :) :)
joy
19/07/2010
E' incredibile trovare dei posticini così interessanti, quasi sempre nascosti nei paeselli, di una sempre bistrattata Italia.....
Kava5150
19/07/2010
Se la joymobile ha voglia di portarti a Pavana, fermati. Ti piacerebbe sicuramente ;) L'unica cosa è che la prenotazione è indispensabile.
lavella
19/07/2010
Bellissimo locale, dall'ambiente rilassante, grazie ai colori tenui utilizzati per l'arredamento, ottima cucina..
ducksoup
20/07/2010
Posti splendidi! (in sé e per il cibo :) ). Con solo 10min. per mangiare al volo, consiglio la baracchina al bivio (sec. me proprio all'angolo con la deviazione per Granaglione): pane e porchetta e simili
ducksoup
20/07/2010
hmpf... :) :) si fa del marxianismo, vedo. Per mangiare "on the road" allora . La baracchina fa anche da edicola, panetteria e centro spirituale. Prima o poi la recensirò per GM
grog
20/07/2010
Ehi Kavatappi, come al solito ti tratti sempre bene. Lo jamón ibérico mi manca da un po', sarà un annetto che non lo faccio passare sulla mia tavola, e tutti quei formaggi, che libidine..... Lo Shropshire, lo Stilton e il Roquefort... da urlo, anche se io rimango legato alla nostra Italia, in tutto e per tutto.... vai di Gorgonzola.... Luca, spero di rivederti presto per un'altra scorribanda mangereccia.
Kava5150
20/07/2010
@GROG: presente! Quando vuoi. @duck: se è la baracchina della porchetta che ho presente io, sulla destra andando verso Pistoia, è sì a un bivio, ma ben oltre Granaglione e Pavana. E' un paio di chilometri prima del tunnel.
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