Recensione su La Bonissima Modena
visitato da Rainman il 30.07.2010

Nel mezzogiorno di ieri, il leggero fresco portato dal maltempo dei giorni precedenti ha invogliato me e Piggo ad uscire a pranzo fuori. La Vespa sfreccia con sicurezza lungo i viali in penombra ed il traffico estivo sfuma veloce tra i profumi ed i colori dell'estate. Ci fermiamo in via Gallucci e ci godiamo una breve contemplazione dei negozi nei paraggi, stuzzicando così il nostro già sviluppato appetito. Dall'angolo di Via Masone, vediamo la tendina verde, mossa da un leggero venticello ed accelleriamo il passo. La Bonissima. Ci voleva proprio. Veniamo accolti con la solita semplicità e cortesia dal cuoco, nonchè cameriere, nonchè gestore, che fa fluttuare la mano in aria, come per dire: "sedetevi pure dove preferite". Bene, il tavolino d'angolo è perfetto e su di esso punta solo perifericamente l'aria condizionata, che ci permette un pasto tranquillo e senza accaldamenti estivi improvvisi. Il menù lo leggiamo per sfizio, giusto per controllare se c'è qualche nuova proposta allettante. La scelta è varia, ma cadiamo come sempre sui due grandi classici che offre l'Osteria. Per me un bel piatto di tagliatelle con salsa di asparagi e culatello, mentre per Piggo i formidabili bucatini all'Amatriciana. L'attesa è breve e viene giocata tra una boccia fresca di Pra Di Bosso e qualche tozzo di pane, a onor del vero molto secchino ed infelice, probabilmente perchè riservato alla scarpetta più che all'assaggio diretto. Dopo una decina di minuti le nostre ordinazioni si materializzano sul tavolo, profumate e belle come non mai. Le tagiatelle sono genuine, ricche di un sugo delicato e di un ottimo culatello (sono presenti tre fette belle spesse e grandi da spezzettare nel sugo). I bucatini sono mitologici, immersi in un grande rosso piccante e dal carattere forte, con una pregevole e saporita pancetta a dadini irregolari da contorno. Non possiamo trattenerci dal fare i complimenti ai due fratelli per la bontà e l'abbondanza dei piatti. Nonostante la sopra citata opulenza gastronomica, non ancora soddisfatti i nostri voraci istinti cavernicoli, decidiamo di ordinare anche due porzioni di spiedini di pesce (gamberi, lampuga e calamari), accompagnati da un'ottima insalata da condire a piacimento. Due caffè chiudono questo pasto eccellente, con un (come al solito) irrisorio conto di 40 euro totali. L'ho già detto. Ci voleva proprio. Grazie Piggo ___________________ Rainman