Consigliatissimo!! Scritta da
Kava5150 Servizio:
Ristorante Spesa a testa:
6.75 Coperti:
1 7 commenti
Si può dire che questo posto io l'abbia visto nascere.
E parliamo di quasi vent'anni fa.
Durante il periodo estivo, io e altri due o tre compari eravamo soliti metterci fuori dal buon vecchio Meo praticamente tutte le sere a mangiare "soquante zampanelle e chersenti al proSIutto", come diceva lui apostrofandomi "diocàbulgnais!" con la sua immancabile risata fragorosa :)
Da allora molte cose son cambiate, non ultime diverse gestioni, dopo che Meo si è ampliato, costruendo la sala adiacente ed è andato in pensione.
Il locale all'interno è semplice, in legno, con diversi tavoli ed il bancone del bar. Dall'altra parte, il vecchio negozio, collegato da una porta e da una finestra nel muro.
A questo punto si potrebbe aprire un dibattito sulla differenza che passa fra la zampanella ed il borlengo.
Per alcuni la prima è un sinonimo dell'altro.
Per altri sono due mondi diversi.
Vero è che almeno un paio di differenze, a tutti gli effetti, ci sono: la grandezza e il modo di cottura.
La zampanella viene fatta con un impasto che più semplice non si può: acqua, farina e sale. Punto.
E poi viene cotta nei "soli", ovvero grandi padelle di rame, dal bordo basso, appoggiate su fornelli a gas.
Il risultato è una specie di ostia, non unta, di un bel colore giallo, non trasparente (come invece erano gli ultimi borlenghi assaggiati), piegata in quattro, condita come si preferisce, anche se la classica è con il pesto delle crescenti, che qui a Montese è rosso, per il fatto che il lardo per metàè sostituito dalla pancetta, quindi più leggero e saporito.
Approfittando del periodo estivo, e quindi del fresco, ci accomodiamo nelle panche che in queste settimane vengono messe all'esterno, direttamente nella strada che dopo cena diventa pedonale.
Ordiniamo subito un paio di zampanelle, una classica ed una al prosciutto crudo, morbide.
Con la cottura morbida si ottiene una consistenza leggermente gommosa, ma non troppo, mentre la cottura normale la fa più secca e friabile.
Passiamo ad un'altra classica e ad una vegetariana, ovvero ricotta, asparagi e parmigiano.
Finiamo con una crescenta (guai qui a chiamarla tigella... :) ) al prosciutto crudo.
Tutto molto buono.
Con una bottiglia d'acqua, il conto totale è di 12,50 euro.
Quindi 2,50 € a borlengo, indifferentemente da come è condito, e 0,70 € per la crescenta, idem come sopra.
Trovandosi a passare da Montese, di sicuro merita una visita.
Sapendo però che è sempre pieno, quindi meglio prenotare.
7 commenti
01/09/2010
Io manco sapevo delle zampanelle!!!..solo acqua???..si vede che di vino ne hai bevuto molto la scorsa settimana...hi..hi ps io mi tengo leggero per il week :-)