Recensione su Da Nello al Montegrappa Bologna
visitato da grog il 12.09.2010

Recensione su
Da Nello al Montegrappa
Bologna

Visitato il 12.09.2010
Consigliato!
Scritta da grog
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 27.50
Coperti: 1
4 commenti
Bella giornata oggi. Un giro per una Bologna soleggiata e fresca come raramente, un cielo di un limpido accecante e tanta bella gente in giro, al mattino quasi tutti i negozi aperti…. manca solo l'acqua e si potrebbe dire di essere ancora al mare, in vacanza, per chi ci è stato. Gironzolo per le strade principali, poi mi infilo in stradine secondarie e faccio vedere a mia moglie il passaggio di un canale per il centro, lei incredula rimane a bocca aperta mentre ammira l'acqua a Bologna. Un signore dallo spiccato accento locale mi chiede alcune informazioni su questo canale, scambiandomi per un esperto, eppure avevo la macchinetta fotografica in mano... Nessun problema, gli spiego in due parole quale ramo di canale è questo, e cioè il Canale Aposa, dove confluiscono le acque del Canale di Savena. Qui siamo in via Piella, ma lo si può ammirare anche in via dei Malcontenti, si prosegue verso il centro e di prende per via Bertiera, si costeggia l'Hotel Il Canale, che sorge sopra di esso, si gira a destra in via dei Malcontenti e lo si ritrova lì, sopra ad un attracco per gommoni, oggi facevano gite guidate con bambini. Il Canale proviene da Porta Castiglione e Porta San Mamolo, passa sotto via Indipendenza e saltando fuori di qua e di là arriva in via del Pallone, dove si unisce al Canale delle Moline, per poi gettarsi nel Navile. Per le informazioni sui canali di Bologna vi rimando a: http://it.wikipedia.org/wiki/Canale_delle_Moline. Continuo il mio giro per la città soleggiata, percorro strade piene di vecchi ricordi di gioventù, via Oberdan dove c'era il mitico Nannucci, negozio di dischi d'importazione unico nel suo genere, sostituito adesso da un Outlet di libri, ma non è defunto, esiste ancora per vendita per corrispondenza http://www.nannucci.it/bin/index?p=chisiamo. Passo dall'altra parte di via Rizzoli, il Roxy Bar è ancora lì, deve la sua vetustità a Vasco Rossi, prendo sotto le torri e giro a destra per via Castiglione, da quelle parti ricordo c'era e ci deve essere ancora l'Osteria dei Poeti, giro ancora a destra per via delle Caprarie, e arrivo davanti al negozio Atti, mitico negozio di pasta fresca e dolciumi felsineo, Atti Paolo & Figli - Panificio, Pastificio, Pasticceria (http://www.paoloatti.com/). E ricordo, ricordo i miei mitici anni settanta, la patente, i vent'anni, la compagnia a Bologna. Perché a vent'anni avevo una compagnia a Modena per la settimana e per il week-end a Bologna ne avevo un'altra, e da Modena in trasferta andavamo in tre, allora baldi e soprattutto magri modenesi affamati di tutto…. E ricordo che fra le ragazze di questa compagnia c'erano le sorelle Bonaga, Rita e Chiara, due bellissime ragazze, la cui famiglia gestiva la Ditta Atti, poi ricordo anche che c'era una ragazza che doveva essere una nipote di Leone, quello che fu il nostro Presidente della Repubblica…. Beh, direi una bella compagnia in complesso, due annetti di mega feste e divertimenti…. Racconto tutte queste cosine alla mia mogliettina che si sguazza un sacco a immaginarmi imbranatissimo in mezzo a tutte queste donne,…..sapesse…., poi attraversiamo Piazza Maggiore, Piazza Nettuno e ci infiliamo in via Indipendenza, alla prima a sinistra ci fermiamo, via Montegrappa. Nello è ancora lì. Noi ci siamo già stati una volta, nel 1994 prima di sposarci, ma io ci sono stato un sacco di altre volte. Mio padre era un fanatico del jazz, e quando io e mio fratello eravamo piccoli, ci portava con lui ai concerti che veniva ad ascoltare. Credo di aver visto tutti i grandi jazzisti di quegli anni: Louis Armstrong, Ella Fitzgerald, Duke Ellington, Earl Hines, Dizzy Gillespie, Benny Goodman, Red Norvo, Charles Mingus, Dinah Washington, Lennie Tristano, Miles Davis, Max Roach, Bill Evans che ascoltai anche nella sua ultima esibizione al porto di Brindisi nell'Agosto del 1980 un mese prima di morire tragicamente, e tanti altri che non ricordo… e dopo il concerto mio padre aveva l'abitudine di portarci a mangiare da Nello o al Ristorante Tre Frecce, che credo non esista più almeno com'era una volta. I concerti allora, parlo degli anni sessanta, duravano un'oretta o poco più, quindi verso le 22 si era abbondantemente fuori. Il locale è rimasto come una volta, anche se una volta non c'era il dehors, alla cui entrata era in bella mostra un cesto stracolmo di porcini freschi, che nessuno ha osato ordinare. Dentro ambiente strettissimo, si passa a malapena, scala che va al piano di sotto dove c'è la cucina, i bagni e un'altra sala, questa per mangiare con un po' più di calma, tavoli non tanto ravvicinati come di sopra, sulle pareti tantissime fotografie incorniciate di personaggi illustri che sono passati di qua. Sconsiglio caldamente il locale ai portatori di handicap, soprattutto se con sedia a rotelle. Ci sediamo nel dehors e subito un solerte cameriere in perfetta tenuta, grembiulone nero con pettorina a righe grigio-bianche e cravatta grigia su camicia bianca, ci allunga i menù. Carta dei vini veramente invidiabile, scelgo subito senza guardare cosa mangerò, una mezza di Trebbiano di Romagna Tenuta Amalia, consegnato poi chiuso in cestello ghiacciato, e una bottiglia di gassata. Scorro la lista cibo, rapido consultatolo, poi scegliamo. Un solo antipasto che divideremo in due, fritto misto, a seguire una lasagna verde alla bolognese per la Paolina e rognoni trifolati con purè per me. Il fritto misto è notevole, patate ottime, zucchine favolose, fiori di zucca superlativi, piccola cotoletta buona, crocchetta di lesso macinato ottima, crema caldissima e fetta di mela con impasto all'Alkermes. Veramente squisito. Le lasagne senza arte ne parte, come del resto anche i rognoni trifolati, mia madre li fa diversamente, troppo saporiti ma teneri, con troppo sugo di pomodoro, non sembravano nemmeno trifolati. E qui descriverò un siparietto. Quando il cameriere serve a mia moglie le lasagne, le chiede se vuole il formaggio, lei annuisce e lui si volta e va verso il tavolino dove c'è la formaggiera. In quel mentre arriva una coppia che lo saluta “Salve Stefano, tutto bene?”. Lui saluta, indica il tavolo, prende la formaggiera, ne versa un po' sui tortellini in brodo di un commensale, poi la riappoggia e servile torna dai nuovi arrivati. “Tutto bene e voi?” “Siamo stati in Cina, e tu?” “In Indonesia…. Dodici ore di volo fino a Giacarta, poi altre tre con un volo locale e due di pullman…”. Intanto mia moglie comincia a mangiare le sue lasagne. “Stefano, abbiamo fretta, fra un'ora dobbiamo pendere un treno….” “Allora cosa vi porto?” e segue l'ordinazione. Se ne va e poi ritorna con il bere, intanto mia moglie è a metà delle lasagne, non ci spera più nel formaggio. “Com'è stata la Cina?....” “Bellissima, merita, ma tu sei andato in Indonesia per immergerti?” “Io mi muovo solo per immergermi” e se ne rivà. Torna con le tagliatelle e la bistecca, e mentre versa il formaggio sulle tagliatelle mia moglie ha finito le lasagne senza il formaggio che le è stato promesso. “Come mai fino in Indonesia?” “Perché solo là ci sono le cose più piccole, non avete idea che meraviglia i cavallucci marini grandi un centimetro e mezzo….” …. “Per la prossima volta i miei amici stanno organizzando per l'Australia…” “E' un viaggio lunghissimo, ma mi hanno detto che ne vale la pena, ma vai là per immergerti?” “Ovvio, voglio vedere lo squalo bianco….”. Gira i tacchi, ci sfila i piatti vuoti da sotto il naso e se ne va, il formaggio non ricorda neppure che doveva portarcelo, tanto era “immerso” nei suoi racconti estivi. Torna e mia moglie chiede un dolce, crème caramel, mangiabile ma troppo tamugno, troppo compatto. Abbiamo finito, vado in bagno e colgo l'occasione per chiedere il conto. 55 € in tutto, qui si può pagare con la carta di credito ma non si possono portare gli animali domestici, come per altro in un sacco di negozi, sembra che Bologna sia una città che non ama gli animali…. Diciamo che regalo tre cappelli solo per una questione di affezione, dovrei darne solo due, sono rimasto deluso dal trattamento riservatoci da Stefano, credo che i miei euro fossero identici a quelli della coppia che è andata in Cina, sono rimasto deluso dalla velocità del servizio, buono sì, ma di corsa, ho aspettato troppo poco tempo per le portate, segno che era già tutto pronto….ho visto ordinare i tortellini in brodo e li ho visti arrivare in meno di due minuti…, sono rimasto deluso dalla faccenda del formaggio, sono rimasto deluso nel complesso, non è più il Nello di una volta anche se Nello è sempre presente in sala, per cui penso che ci ritornerò quando sarò molto più vecchio di quanto sia Nello ora.

4 commenti

joy
12/09/2010
Chissà perchè (almeno secondo me) quando uno ha un bel ricordo di un posto di parecchio tempo addietro, oggi non è più cosi valido come allora :( Forse l'età che uno ha adesso vede le cose in maniera diversa, e i ricordi si fanno sempre più lontani, lontani...
grog
12/09/2010
Secondo me invecchiando si diventa più miopi o presbiti...
carolingio
13/09/2010
Vero, vero... :) e si perde anche la mano a fare le divisioni per due... :) :)
grog
13/09/2010
Sorry, ma la matematica la mastico ancora benissimo e a memoria, meglio dei gherigli di noce, questo fu errore di battitura, causa vista carente.
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