Recensione su Rifugio Giovo Pievepelago
visitato da f&s il 27.08.2010

E' una bella giornata di fine agosto così il mio compagno ed io decidiamo di fare una piccola gita a Lago Santo. Solitamente quando facciamo queste escursioni pranziamo al sacco ma stavolta vogliamo fare un'eccezione, prendercela con calma e fermarci a mangiare in uno dei rifugi presenti sul lago così optiamo per il Rifugio Giovo. La strada per arrivare è abbastanza lunga ma il viaggio è piacevole e ben presto arriviamo alla meta. I ristoranti sono molto pieni così facciamo un giro del lago aspettando che si svuotino un po' e verso le 13.30 entriamo nel locale. Ci sono ancora molte persone sedute ai tavoli ma qualche posto si sta liberando. Ci guardiamo intorno e chiediamo se possiamo sederci: ci dicono di metterci dove vogliamo e dopo un po' di indecisione prendiamo posto nella saletta piccola che è più fresca e meno popolata. L'ambiente è abbastanza squallido... sembra che abbiano preso pezzi d'arredamento qua e là e l'abbiano assemblati insieme a caso, per non parlare della scelta della tinta per le pareti... ma vabbè... dopotutto è un rifugio e noi siamo qui per mangiare. Quasi subito arriva una cameriera a prendere le ordinazioni: la scelta per quanto riguarda il menù è molto ristretta e tante cose indicate sulla tabella esposta fuori dal locale non vengono proprio menzionate. Siccome siamo venuti per mangiare i funghi e c'è un solo piatto che li contiene ordiniamo 2 piatti di tagliatelle ai funghi e come secondo 1 grigliata mista con polenta e patate fritte per contorno. Da bere vino rosso in caraffa che si rivela essere molto buono. Arrivano le tagliatelle che sono servite nel piatto scolate direttamente in bianco con una cucchiaiata di funghi adagiata sopra (che tristezza... saltare la pasta col condimento è troppo faticoso?). Giriamo velocemente nel piatto la pasta col sugo prima che diventi un blocco unico e assaggiamo... nonostante tutto dobbiamo ammettere che i funghi sono molto buoni e saporiti: le tagliatelle sono ok. Ma ecco arrivare la "grigliata mista": una mezza salsiccia minuscola scaldata (eh sì, avete capito bene... è fredda e si capisce subito che non è stata cotta al momento...) e una piccola braciola di maiale. Questa è quello che loro chiamano grigliata mista, non ho parole! Ma non finisce qui perché dopo poco arriva la cameriera col contorno: un piattino di patate fritte. Ma la polenta fritta dov'è? "Eh, mi dispiace ma l'abbiamo finita." Coooosa?!! A questo punto cominciamo ad innervosirci sul serio perché il tavolo che era dietro di noi l'ha avuta nonostante l'avessero ordinata dopo. Eh sì, ma loro conoscevano la cameriera quindi si spiega tutto. Ora però ho voglia di polenta, ormai la stavo già pregustando... la cameriera mi propone la polenta morbida: e sia, meglio di niente. Almeno questa è buona, dai, anche se è proprio una porzione piccola. Delusissimi non prendiamo nemmeno dolce, caffè o amaro perché vogliamo andarcene al più presto da quel posto. Andiamo alla cassa a farci fare il conto: totale 32 euro. Bè, perlomeno non abbiamo pagato molto... ma d'altronde non è che abbiamo mangiato tanto... Usciamo dal rifugio e visto che non ci sentiamo per niente appesantiti decidiamo di fare una passeggiata. Però di una cosa siamo certi: la prossima volta che veniamo a Lago Santo torniamo al vecchio sistema dei panini!!! ;) Sono costretta a dare 0 cappelli perché nonostante le tagliatelle fossero buone il resto (salsiccia scaldata, porzioni minuscole, polenta fritta che ci spettava di diritto servita all'altro tavolo, servizio e ospitalità assenti) non posso dare di più.