Recensione su Trattoria del Moro Aronne Orvieto
visitato da il-ricercatore il 25.09.2010

Recensione su
Trattoria del Moro Aronne
Orvieto

Visitato il 25.09.2010
Consigliatissimo!!
Scritta da il-ricercatore
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 34.00
Coperti: 1
2 commenti
Dopo varie vicissitudini, che per mesi ci hanno tolto la serenità; oggi, io e il mio Nanni proviamo a riprenderci quella tranquillità che per un po' abbiamo smarrito. Così ci siamo regalati (le nostre Figlie e Marci, ci hanno regalato ed organizzato questo viaggio), tre giorni full immersion nella bellezza dell'Umbria. Partenza la mattina di venerdì 24 settembre; la macchina carica con abbigliamento che spaziava dai più trenta ai meno trenta gradi, visto le funeste previsioni meteo che per giorni ci hanno bombardato con pioggia, freddo e allerta varie, tanto che avevamo pensato di rimandare a tempi migliori, ma erano giorni che ci si documentava sul viaggio, avevamo cartine stradali, percorsi alternativi, itinerari opuscoletti sulle varie città e paesi da visitare, navigatore ed uno zaino pieno di panini, frutta e bevande, ma ciò che ci ha spinto al viaggio era il desiderio di evadere e così con cellulari, macchina fotografica e videocamera siamo partiti in barba al meteo. Primo giorno Spoleto visita esterna al Duomo, alla Rocca Albornoziana, in parte ristrutturata con le sue mura che abbracciano la città vecchia, il Ponte delle torri, Arco di Druso, S.Gregorio Maggiore; un panino al volo poi verso Norcia, parcheggio davanti le Mura urbane trecentesche, con torri, bastioni e porte che cingono tutto l'abitato, la piazza S.Benedetto circondata dal Duomo, Castellina, un palazzo fortezza opera del Vignola, Palazzo Comunale con portico medioevale affiancato da una torre del'700 e S.Benedetto chiesa costruita nel'300 su una precedente chiesa eretta anch'essa sull'abitazione di S.Benedetto e poi via verso Cascia, visita al santuario di Santa Rita eretto nel 1947 in posizione panoramica che si raggiunge da scalinate o da scale mobili; la basilica con facciata delimitata da due torri, ha interni fastosamente decorati e nella cappella l'urna con il corpo di Santa Rita davanti al quale ci siamo raccolti in meditazione persi in quella cappa di beatitudine che ci aleggiava intorno. Era già pomeriggio tardi, quando ci siamo avviati verso Orvieto, 150 chilometri di strade provinciali percorse sotto la pioggia e qualche banco di nebbia, un ringraziamento all'inventore del Navigatore è d'uopo, visto che ci ha accompagnato sin d'avanti al nostro hotel, agognato Hotel Virgilio, in piazza del duomo, a lato del capolavoro dell'architettura gotica italiana, il maestoso Duomo di Orvieto; ma torniamo all'albergo, bello moderno in questo antico stabile, pulito e confortevole che dopo 550 chilometri ci è apparso come il buon Samaritano, in aiuto di questi stanchi viandanti; dopo una doccia ritemprante andiamo in un ristorante vicino che avevamo visto in precedenza; Ristorante Etrusco, gestito da Egiziani gentilissimi, ma non posso fare nessuna recensione, la stanchezza ci ha impedito di gustare quello che abbiamo mangiato, sognavamo solo un buon letto caldo. Il mattino successivo, rinvigoriti da una notte di riposo, da una abbondante colazione, e dalla giornata di sole, ci accingiamo a visitare ORVIETO, ma di questa ridente cittadina posta sull'alto di una rupe di tufo non voglio parlare perché Orvieto va visitata dal Duomo al Pozzo di San Patrizio, dai vari musei a Orvieto Underground (viaggio nella città sotterranea), dal Palazzo del Popolo alla chiesa di San Domenico, insomma venite e gustatevela; comunque in questo nostro girovagare siamo incappati in questa “Trattoria del Moro Aronne” su suggerimento di Nanni entriamo e prenotiamo per la sera stessa, e bene abbiamo fatto visto la marea di persone che l'oste ha dovuto rifiutare. Il locale in pieno centro storico, in un palazzo del'500, ha tre salette semplici ed accoglienti, con belle foto alle pareti ed un proprietario davvero simpatico che ben ci ha consigliato nella scelta delle portate: due tagliatelle con porcini e tartufo nero, un ossobuco al sugo, stinco di maiale in un letto di patate al forno, zuppa inglese per due, acqua minerale e come vino un orvieto classico biologico, che dire, per i primi, ho dovuto fare la scarpetta, i secondi eccezionali con patate cotte poi messe al forno con erbette, l'ossobuco, da leccarsi le dita, i dolci, hanno degnamente ultimato la cena ed il vino sublime il tutto per 68 euro, una serata da ricordare. Il giorno dopo è continuato il nostro tour per Orvieto, poi partenza per Bolsena con visita al paese e spuntino seduti in riva al lago accarezzati dal sole, e via verso Montefiascone e poi Casa… Stanchi ma un po' più sereni.

2 commenti

Jimi-Hendrix
21/10/2010
Complimentoni, il tour dell'Umbria mi sfagiola assai.. pensavo di farlo anche io, dopo che sono stato anche io a Orvieto in Aprile e sono rimasto molto contento; pure io ho mangiato in città, alla Locanda del Lupo, evidentemente qui si mangia mediamente bene :)
golosona
21/10/2010
Bellissima recensione di viaggio. Io amo l'Umbria, ci sono stata più volte e appena posso ritorno: i paesini medievali, le bellezze artistiche e paesaggistiche, l'atmosfera di pace quasi mistica che si respira mi sono rimasti nel cuore.
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