Consigliatissimo!! Scritta da
cuggy Servizio:
Ristorante Spesa a testa:
28.00 Coperti:
1 3 commenti E' un'ultima sera di ottobre, zuppa di pioggia e caratterizzata da un'atmosfera da tregenda quanto mai appropriata vista la ricorrenza che cade in questa data, quella in cui ci ritroviamo a risalire faticosamente lungo la valle Gesso, una delle numerose e belle vallate che si dipanano a raggiera intorno alla pianura ed alla cittàdi Cuneo e che intagliano ad arte la corona di cime alpine che circonda e delimita la terza provincia più grande d'Italia, conosciuta infatti come “la Granda”.
La nostra meta è il piccolo paese di Entracque, comune del Parco delle Alpi Marittime, terra di formaggi e di patate, che in questo periodo dell'anno vengono giustamente celebrati in un'interessante, gustoso e goloso ciclo di serate gastronomiche denominato “Tuma&Bodi”, nel corso del quale alcuni ristoranti del territorio ripropongono le ricette della tradizione locale, spesso e volentieri rivisitate tramite fantasiosi ed inediti abbinamenti.
Giunti puntualmente in loco ed abbandonata l'auto in uno dei vicini e spaziosi parcheggi, sempre ostacolati da una fitta pioggia, raggiungiamo l'ingresso di questo grazioso locale, che abbiamo peraltro giàavuto modo di visitare ed apprezzare in precedenza ed in analoga occasione, con qualche difficoltàdovuta alla neve fradicia che, stupiti vista la stagione e l'altitudine non certo elevata, abbiamo avuto la ventura di trovare quanto mai prematuramente ai bordi della strada e sul marciapiede.
Accolti in un ambiente gradevole, luminoso e confortevole con solerzia e cortesia da una gentilissima cameriera che avràil compito di gestire in solitaria tutta la sala nel corso della serata, veniamo indirizzati al nostro tavolo, situato accanto ad una lunga tavolata di famiglie con bambini che di lì a poco movimenteranno l'ambiente con le loro allegre scorribande, tuttavia senza disturbare più di tanto e senza risultare mai fastidiosi.
Il menù della serata, come abbiamo avuto modo di apprendere in precedenza e come riportato dai libretti illustrativi della manifestazione, giunta quest'anno alla quinta edizione, presenti sui tavoli, è fisso e comprende tre antipasti, due primi, secondo, dolce, caffè e digestivo, con la sola esclusione di vini ed altre bevande non compresi in un prezzo di per sè più che abbordabile.
Consultata con attenzione una carta dei vini piuttosto ricca e variegata, la nostra scelta cade su di un Langhe Arneis della cantina Casetta di Vezza d'Alba, nella sua peraltro rara mezza bottiglia, un vino bianco piacevole, fresco e delicato che si riveleràdecisamente affine al nostro gusto, abbinandosi oltretutto piuttosto bene alle varie portate e che ci viene servito insieme ad una caraffa di acqua di Entracque purificata e ad un elegante cestino con pane e deliziosi grissini, che verràpoi puntualmente rifornito durante la serata.
La nostra cena inizia quindi con un primo antipasto, una cialda di Toma con trota e “bodi” in insalata, un piatto freddo di eccellente presentazione, esaltato dall'ottimo sapore di un pesce di qualitàevidentemente alta, servito a piccoli pezzi all'interno di una cialda di formaggio di consistenza forse leggermente troppo dura e faticosa da tagliare, con accompagnamento di patate, pomodori, foglie di lattuga e di rucola.
Il secondo antipasto freddo della serata è costituito da una squisita battuta di vitello con dadolata di patate e Ariaud delle Alpi, in cui spicca il sapore quasi cremoso e delicatissimo della carne cruda battuta al coltello, specialitàtipica di questo territorio, composta in un'elegante piccola pallina al centro del piatto, ottimamente accompagnata ancora da patate tagliate a dadini, da foglie di onnipresente ed invadente rucola e da scaglie di un altro dei notevoli formaggi prodotti in zona.
Il terzo ed ultimo antipasto, che si rivela essere indubbiamente il migliore di una peraltro eccellente e variegata serie, è una sfogliatella rustica con salsa al Nostrale, calda ed invitante, in cui il giàottimo sapore di verdure e prosciutto contenute nel trancio di questa sorta di torta salata si sposa divinamente con una calda e deliziosa salsa al formaggio per un matrimonio da favola, vera e propria festa per le papille gustative.
A seguire ci viene servito un timballo di riso mantecato con crema di patate, che rappresenta un piacevole primo piatto, grazioso alla vista nella sua forma a cupola e molto buono al palato, caratterizzato dalla perfetta cottura del riso e dalla delicatezza della crema, così come buona, ma purtroppo non abbastanza calda, è l'abbondante porzione di rotolini di crespelle farcite con salsa ai porri, un piatto sicuramente di qualità, ma reso imperfetto dalla temperatura di servizio non appropriata.
Leggermente al di sotto delle aspettative ed inferiore all'elevato livello qualitativo delle altre portate si rivela l'unico secondo piatto, un filettino gratinato con speck e Toma con sformato di “bodi” e erbette, in cui la consistenza della carne un po' troppo dura appare inappropriata ed il sapore della medesima risulta molto attenuato dalla gratinatura e letteralmente coperto dallo speck e dal formaggio che la nascondono anche alla vista.
Buono sarebbe lo sformato di patate ed erbette servito come accompagnamento insieme ad alcune verdure cotte, ma anche in questo caso la temperatura di servizio risulta essere deficitaria ed una preparazione piacevole sia per gli occhi, nella sua forma a tronco di cono, che per il palato, che sarebbe estremamente gradita se servita calda, si rivela essere appena tiepida e, nonostante il sapore rimanga inalterato, la degustazione non può non esserne negativamente influenzata.
La dolce chiusura del nostro pasto è infine riservata ad un tortino morbido alle nocciole con mousse di marroni e gianduia, un sontuoso e golosissimo doppio dessert splendidamente presentato e di eccellente fattura, in grado di regalare un vero e proprio trionfo di sensazioni di estrema piacevolezza, che spaziano dalle note di nocciola donate dal tortino caldo proseguendo con quelle di marroni e cioccolato al gianduia del piccolo bicchiere con minuscolo cucchiaino, purtroppo entrambi in plastica, in cui è servita la mousse, per una vera e propria sinfonia di sapori.
Terminiamo la nostra lunga e soddisfacente esperienza gastronomica con un caffè, un limoncello ed un genepì, liquore di erbe aromatiche molto buono e tipico di queste terre e, nel redigere il bilancio della serata, per la qualitàdei piatti proposti, in fondo non inficiata da qualche pecca tutto sommato trascurabile, il giudizio non può che essere largamente positivo e si concretizza nei doverosi complimenti al cuoco all'atto del pagamento del conto, che ammonta a 56 euro per due persone, così suddivisi:
2 menù fissi 50,00 euro
1/2 bottiglia di Langhe Arneis 6,00 euro
Acqua, pane e coperto compresi nel prezzo
3 commenti
07/11/2010
Complimenti cuggy, ottima recensione con un'attenta ed appropriata descrizione dei piatti! :)