Recensione su Al Rifugio Pugliese Milano
visitato da LoZioFede il 06.11.2010

Recensione su
Al Rifugio Pugliese
Milano

Visitato il 06.11.2010
Consigliato!
Scritta da LoZioFede
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 27.00
Coperti: 1
2 commenti
Serata milanese con gli amici, si va al Pugliese, dove si mangia bene e si spende poco. Frequento milano in quanto ho parecchi amici che lavorano lì, e venendo da tutte le parti d'Italia, ed alcuni addirittura da Milano, ma pochi, si cerca sempre di scoprire gusti nuovi e tradizioni ritrovate. Questa sera allora da "I Muciaccia, Al Rifugio Pugliese", locale già noto ad alcuni amici che con entusiasmo hanno prenotato. Arriviamo dunque al locale, nei pressi di viale Washington, vicino al naviglio grande, zona di parecchi locali sopraffini. Il locale, disposto su più piani, è interamente dedicato a Trani, si possono ammirare dipinti e litografie, attorniate da insegne di tutti i tipi, perfino dei famosi trattori John Deere. Siamo in 11, ci accomodiamo al piano inferiore, dove le due pareti d'angolo sono ricoperte di piastrelle artistiche, ritraggono due grandi e belle viste della cattedrale di Trani, sul mare. Il nostro tavolo ha delle panche su due lati e sedie normali sugli altri, risulta comunque una sistemazione confortevole. L'ambiente è molto caloroso e confortevole, i camerieri vanno di corsa e si destreggiano in condimenti di pietanze a vista, prima di servirli, dai vari ripiani di lavoro spersi per il locale, cosa carina e suggestiva. Noto che il locale è piuttosto chiassoso, ma non al punto da esser fastidioso, l'abbondante accozzaglia di ogni inutileria disposta in ogni angolo fa il suo dovere e smorza ogni eco dovuto a commensali goliardici. Ci leggiamo gli enormi menù composto di aree tematiche dedicate ai famosi primi pugliesi in particolare Orecchiette e Cavatelli, proposti con condimento caldo o insalata (calda) con sughi di carne, verduere o formaggi. I secondi sono principalmente carni di Asino e Cavallo, e Formaggi tipici. I prezzi, a detta dei miei commensali, sono un po' lievitati. Come antipasto cominciamo con 2 burrate (ciascuna viene indicata come porzione doppia, ma basta per 4) ed una scamorza al forno. La carta dei vini, parte della menù-lapide a tre ante, è piuttosto scarsa, anche se riporta qualche vino pugliese interessante, tra cui il Primitivo di Manduria, sicuramente un ottimo pugliese. Ordiniamo tante acque, che sono in bottiglie da mezzo litro, un po' piccole per molti commensali, poi per cominciare proviamo il vino della casa rosso. Il vino della casa è frizzante, cosa che trovo positiva quando si mangiano cose grasse, è alcoolico, è rosso, forse è fatto con l'uva, ma le similitudini con il vino finiscono qui, non aggiungo altro. Il locale è strapieno, ma il servizio è velocissimo, il cameriere che ci ospita viene dall'europa dell'est, è molto professionale, e prova anche ad essere simpatico, ma non ha un vocabolario molto ampio. Al suo fianco anche un italiano, probabilmente pugliese, così veloce a portar cose e portarle via che non ricordo nemmeno che faccia abbia. Le posate, in quantità sufficiente per cambiarle tutte ad ogni portata, ci vengono servite in un caraffone di ceramica sbeccata, così come il vino-tinto. Le burrate si presentano subito meravigliose, le tagliamo e le gustiamo con piacere. Sono molto buone, ma piuttosto fredde, sembrano essere state conservate all'aperto, protette dalla nebbia milanese, sarebbe stato meglio fossero state a temperatura ambiente, per rimanere morbide e cremose. Il fior di latte esterno infatti risulta un po' rigido. Per fortuna il cuore burroso non ne ha risentito e la panna rimane persistente sul palato regalando una piacevole sensazione di freschezza. Le fette di scamorza al forno arrivano su di un caldo piattello di alluminio, sono croccanti esternamente e piacevolmente arrostite, una squisitezza. Allora passiamo ai primi, e qui riassumiamo: cavatelli formafggio e rucola, cavatelli al sugo di asino, cavatelli con polpettine di cavallo, orecchiette alle cime di rapa, orecchiette a modo mio (con pomodorini e cacio ricotta), orecchiette Pricchiatelle (con pomodorini, rucola pugliese pricchiatello, cacio ricotta) Un'amica passa direttamente alla grrigliata di carne. Io, siccome dividerò un po' di cose, e per amore dei vegetariani, ordinio anche un filetto di asino. (Per chi non avesse capito io amo mangiare vegetariani: mucche, asini, cavalli, ...) I primi arrivano di corsa, le porzioni, nominalmente abbondanti, sono in realtà esagerate! I cavatelli sono bellissimi, fatti a mano e freschi, assaggio quelli dei vicini, caldi e gustosi. Anche le orecchiette sono fresche, con le cime di rapa sono molto profumate e sfiziose. Le orecchiette che seguono sono in insalata, servite in terrine, su letto di pomodorini, con le orecchiette calde appena scolate ed un letto di cacio ricotta a sfilacci. Prima di servirle i camerieri le mescolano in modo da servirle armoniosamente condite, permettendo al cacio di fondersi. Le orecchiette sembrano essere veramente appena fatte, tanto che le trovo fin troppo tenere, le preferisco più al dente. Il compresso comunque è buonissimo. Le porzioni? La singola è da due persone, mentre in quella doppia ci mangiano comodamente cinque persone! Nel frattmepo il vino della casa è finito, non so chi l'ha bevuto, comunque l'hanno finito anche loro (il locale). Ci danno un rosso di Manduria anonimo, sia nel nome che nel sapore, ma almeno questo sa di vino. La tentazione di ordinare un primitivo c'è, ma preferisco godermi sapori particolari e terminare a bocca pulita. La grigliata è molto varia, con asino, manzo, costata e controfiletto di maiale e salsiccia, ben cotta. Il filetto di asino è divino. Croccante fuori ed al sangue dentro, cottura perfetta e carne così tenera da far impallidire la migliore fiorentina! Al palato è meravigliosa, dolce, come solo l'equino è, e non presenta nessuna nota soverchiata. Sciogliendosi in bocca lascia il palato profumato e privo di toni forti o note dissonanti, una vera armonia di gusto. (Se avessi dovuto abbinare un vino avrei quasi scelto un vino bianco fermo delle pianure renane, o della zona del Mincio, tanto è delicato il gusto di questo meraviglioso animale che ho nel piatto) Riassumiamo: -2 Burrate -1 Scamorza con rucola -1 Cavatello formafggio e rucola -1 Cavatello al sugo di asino -2 Cavatelli con polpettine di cavallo -2 Orecchiette alle cime di rapa -2 Orecchiette a modo mio -1 Orecchietta Pricchiatella -1 Grigliata di carne -1 Filetto di Asino -2 vini tinti -10 bottigliette H2O -5 caffè Conto: 295€ Il locale nel complesso è molto carino, il servizio colorito, anche se avrei preferito un cameriere più tranquillo ed una descrizione pugliese dei piatti. Le portate ed i gusti sono ottimi, le prorzioni superabbondanti, tanto che consiglio di prendere 1 antipasto, 1 primo ed 1 secondo ogni 2 persone (3, se il primo è un'instalata di orecchiette). I 27€/testa sono un prezzo del tutto milanese, data l'abbondanza di tutto ci può stare, non è però economico, non abbiamo ordinato bottiglie di vino, dolci, e solo 2 secondi. La carne è certamente da 4 cappelli, il locale da 3, il sevizio dai 2 ai 3, il prezzo in linea con i 3, quindi arrivo a 3 Cappelli, meritati, ma niente di più. Se siete a Milano per più di un giorno consiglio di provarlo.

2 commenti

golosona
09/11/2010
Com'è bella la Puglia! E com'è buona la sua cucina! In definitiva, direi che avete mangiato bene e tanto e secondo me non avete speso eccessivamente. :)
LoZioFede
14/11/2010
Efettivamente la spesa è equilibrata, è vero che non abbiamo bevuto pratcemnte nulla, ma si deve tener conto che avremmo dovuto ordinare meno portate, siamo davvero scoppiati!!!
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