Recensione su Nuova Provvidenza Piumazzo
visitato da Jimi-Hendrix il 07.11.2010

Recensione su
Nuova Provvidenza
Piumazzo

Visitato il 07.11.2010
Consigliato!
Scritta da Jimi-Hendrix
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 12.00
Coperti: 1
3 commenti
Serata di rientro dalla capitale con rifacimento di bocca in un risto dai sapori locali; stavolta veniamo alla Nuova Provvidenza. Parcheggino piccolo, ma troviamo posto. L'ingresso, stretto e lungo, è dominato dalla cassa a dal bar, in fondo, e sulla destra, le due sale coi tavoli per i clienti. Ambiente semplice e vecchia maniera, tipico da trattoria di provincia, rustico e pulito. Pochi tavoli sono occupati, noi siamo in tre, ci fanno accomodare in tavolo d'angolo discretamente spazioso e ben apparecchiato. Particolari gli “affreschi” ad acquerello realizzati su alcune pareti raffiguranti paesaggi e false finestre e murature. Ci portano il menù in cui figurano numerosi primi e secondi, con gnocco tigelle e intingoli. Ordiniamo, da bere, del vino consigliatoci dalla signora cameriera, un novello docg del Monferrato servito a temperatura ambiente, discreto, e un litro di acqua liscia, questa bella fredda. Le portate solide sono un tris di minestre composto da pappardelle al cinghiale, gramigna alla salsiccia e penne all'arrabbiata, il tutto per due persone: ci vengono servite separatamente a breve distanza di tempo in piccoli piatti di metallo. Niente di eccezionale, il ragù di cinghiale e la salsiccia mi sono sembrate discrete, niente di più; pasta ordinaria, fatta in casa (le pappardelle); penne un po' meglio, le ho apprezzate di più; quantità ordinarie. Mentre mangiavamo i primi il terzo nostro commensale ha preso polenta con ragù di cinghiale con contorno di verdura fritta, il tutto discreto, a parte il ragù di cinghiale, come sopra, ordinario. Dopo la pasta di secondo abbiamo ordinato scaloppine al balsamico: discrete come carne, balsamico e quantità; e pollo fatto a mo di cotoletta, discreta anch'essa con contorno di verdure lesse, abbastanza varie e discrete nel gusto. Concludiamo con un caffè, un sorbetto e una zuppa inglese, molto buona. Servizio buono tempi di attesa pressoché ottimali, gentilezza e professionalità. Il conto: 35 €.. non a persona, in tutto! Sì avete letto bene, quasi 12 eurini pro capite. Per questo conto “assurdo”(in positivo) c'è una spiegazione: uno dei miei commensali è un cliente fisso del mezzogiorno e ci ha fatto il prezzo super-amico del menù fisso del pranzo, fissato appunto a 12 €. Menù alla mano, comunque si leggono prezzi nella norma, a naso economici. In conclusione cibo discreto, non trascendentale, ambiente bellino e tranquillo, personale e servizio ok, varietà di piatti assai ampia, prezzi, per quanto mi riguarda, super economici, ma non si tratta certo della normalità.. Tre cappelli, consigliato!

3 commenti

joy
08/11/2010
Con la scusa del rifacimento delle papille gustative, ogni tanto trovi qualche localino interessante ;) e quando vai nella capitale cosa dici alla tua miss?..... Di provare qualche ristorante dai gusti forti????
Jimi-Hendrix
09/11/2010
bè.. non è la migliore compagnia, al ristorante.. tanto meno dove servono mezzi chili d'amatriciana e un altro mezzo d'abbacchio! :) Sono in arrivo comunque un paio di recensioni capitoline, ma di livello medio. ciaoo
Rolando
09/11/2010
azz...veramente un'inezia!!!!!
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