Imperdibile!!! Scritta da
golosona Servizio:
Ristorante Spesa a testa:
25.00 Coperti:
1 19 commenti Da quando, tra gli eventi di Gustamodena, è uscito “Il venerdì del maiale a casa da Beppe” mio marito gli sta facendo la corte più che a una bella donna. Lui va pazzo per cose tipo nervetti, cotiche e zampetti di maiale… Io solo a pensarci rabbrividisco, ma mi adeguo e, visto che è saltata la cena con gli altri a Carpi, telefono per chiedere se, essendo in due, uno solo può ordinare la cosiddetta maialata e l'altro può scegliere liberamente dal menù. La signora al telefono acconsente volentieri e anzi è gentilissima come pochi: può sembrare scontato che un ristoratore sia gentile nel trattare coi clienti, ma purtroppo credetemi non lo è.
Dopo la lezione in piscina, in modo da attenuare un poco i sensi di colpa ;) , mi preparo in fretta e alle 21.00 circa siamo davanti al ristorante. Per chi non c'è mai stato: il locale si trova vicinissimo alla TAV, in aperta campagna, lungo una strada stretta e chiusa, ma è facile arrivarci grazie alle indicazioni. L'esterno è molto bello, si presenta come una vecchia casa di campagna ben ristrutturata, con un ampio cortile intorno dove, d'estate, si può cenare sotto i gazebo.
Noi, ovviamente, entriamo. Anche gli interni sono belli, spaziosi e curatissimi. Nulla di eccessivo, mi piace: pavimenti in cotto, bei soffitti in legno leggermente spioventi e con travi a vista, arredamento elegantemente sobrio. All'ingresso, accanto al bancone del bar, c'è un lungo tavolo che espone i prodotti del locale: tortelloni di diverso colore, tortellini piccolissimi, salumi, gnocco etc… Nella sala invece, sono esposte, posate qua e là, varie bottiglie di vino.
Il giovane gestore, suppongo, ci accoglie subito e ci fa accomodare al tavolo. La sala è abbastanza ampia, i tavoli sono ben distanziati tra loro e, complice il fatto che ci sono al momento pochi clienti, l'atmosfera è tranquilla. Su ogni tavolo, c'è un bel rametto con un'orchidea, delizioso! Sul tavolo centrale, invece, dove non ci si siede, troneggia un bel vaso di orchidee.
La prima impressione è senz'altro positiva. Visito anche i bagni: ampi, belli, pulitissimi.
Il gestore torna coi menù e ci chiede se intanto vogliamo dell'acqua. Nell'attesa, ci offre un calice di spritz fatto da loro, delicato e molto buono: cominciamo bene.
Mauro chiaramente vuole la maialata, io invece sfoglio il menù, ricco di proposte allettanti. Il gestore mi elenca i piatti fuori menù e per ognuno dice perfino il prezzo: quando si dice trasparenza!!! :)
Io, che da un po' di tempo ne ho voglia, chiedo se ci sono le tagliatelle di castagne. Risposta affermativa, evviva :) Ordino dunque tagliatelle di castagne condite con cinghiale e spolverate, se uno vuole, con ricotta. Nient'altro perché so giàche attingerò dal piatto del maritino per il quale è previsto un menù di tutto rispetto.
Da bere, è comprensiva del menù una bottiglia di vino, un Lambrusco per l'esattezza; visto che io chiedo qualcosa di dolce tra i secchi, il gestore gentilissimo mi porta una bottiglia che non è compresa nel menù ma senza farmi pagare l'aggiunta. Si tratta di un Grasparossa di Castelvetro, cantina Vezzelli, stappato al tavolo, fatto assaggiare e… gradito molto. Insieme a vino e acqua, ci porta un cestino con panini fatti da loro, morbidi e squisiti, poi si comincia.
Arrivano gli antipasti per Mauro, ma anche a me viene portato un piatto vuoto (bei piatti bianchi e grandissimi) in modo che possa assaggiare comodamente, che carini! Infatti farò così e noto che le porzioni sono stratosferiche, altro che per uno, secondo me, visto che io mangiavo solo il primo, hanno aggiunto qualcosa per me, neanche fossi patita! :) :) :)
Gli antipasti consistono in:
- un vassoio di salumi ovvero mortadella, salame, coppa e pancetta, tutto saporito e accompagnato da pezzi di gnocco fritto, soffice e non unto, e ingrassato, alto, morbido e buonissimo;
- due fette di polenta con lardo alle erbe, molto gustose;
- insalatina di nervetti, non assaggiata, ma mio marito l'ha gradita molto.
Dopo gli antipasti, sarei giàpiena, ma arrivano i primi: per mio marito gramigna e salsiccia, pasta cotta al punto giusto e condita con un ragù ottimo senza panna (o con minima panna, in modo da non coprire la salsiccia); per me, le sospirate tagliatelle di castagne. Sono leggermente marroni, hanno un sapore delicato, tendente al dolce ma non troppo; la pasta è fatta in casa ed è ottima; il condimento non è semplice ragù, ma vi sono tanti pezzettoni di cinghiale mescolati alla pasta, da giù di testa. A parte mi viene portata una ricottina salata, da grattugiare a piacere sopra le tagliatelle, e i sapori si sposano perfettamente.
Porzioni abbondanti per entrambi, fin troppo, cedo un poco di pasta a mio marito.
Io ormai sono ultra sazia, ma cominciano ad arrivare tutti i secondi e Mauro chiede aiuto. Assaggerò qualcosina ma poco, perché proprio non ce la faccio. Il gestore a ogni modo continua a portare i piatti e per me piatti vuoti. Inoltre, a ogni portata nuova, cambia le posate a entrambi, un servizio eccellente. Anche i tempi di attesa sono perfetti.
Ma veniamo al cibo. Arrivano:
- stinco con patate al forno: lo stinco ha un bel colore rosa, è tenerissimo e saporito, le patate di accompagnamento sono cotte sapientemente e sono favolose;
- involtini di cotiche cucinate con mandorle: io non le ho assaggiate, mio marito ne ha mangiato un poco ma non ha gradito molto in quanto c'era troppo aglio; naturalmente è un parere personale, magari ad altri l'aglio piace;
- cotechino e purè: ottimi entrambi, il purè era di vere patate;
- zampetti lessi, portati con salsine a base di rucola e mandorle l'una e prezzemolo l'altra: a quella boccuccia santa del mio maritino sono piaciuti;
- per finire, una ciotola di terracotta contenente salsiccia e fagioli, ormai siamo troppo pieni per apprezzarla.
Tutto ottimo a detta di mio marito e in quantitàesagerate, tanto che è avanzata tanta roba, purtroppo. A me dispiace sempre lasciare del cibo, ma era umanamente impossibile finire tutto.
Ormai siamo alle stremo delle forze, ma arriva l'ultima fatica alla quale non si può dir di no: il dolce :) Sarebbe solo per Mauro, ma anche qui il gestore ci porta un vassoio per due con una fetta a testa di ogni dolce: castagnaccio, crostata di amarene e belsone, tutto fatto in casa e si sente. Insieme al dessert, un bicchiere di malvasia, dolce e buonissimo, e un piattino di caldarroste, tanto per darci la mazzata finale. Che dire: ho assaggiato un poco di tutto, ma perfino io ho dovuto lasciar lì (incredibile, vero?!) perché non riuscivo a mangiare tutto e mi è dispiaciuto tanto, vista la bontàdei prodotti.
Durante la cena, esce dalla cucina lo chef, una signora affabile che passa tra i tavoli per salutare e accertarsi che vada tutto bene. A lei facciamo tanti complimenti sinceri.
Ci alziamo, decisamente satolli, e andiamo a pagare. Sorpresa finale, quanto mai gradita: solo 35 euro in tutto. Il menù per Mauro infatti costava 25 € tutto compreso e nulla a lui è stato aggiunto; le mie tagliatelle costavano a quanto pare 10 € (o 8 più il coperto), ma a mio avviso il gestore ha aumentato le porzioni del menù della maialata in modo che potessi mangiarne un po' anch'io e non mi ha fatto pagare nulla per questo, dall'antipasto al malvasia finale. Che dire: un ottimo servizio, che da solo vale i 5 cappelli, anzi desidero ringraziare pubblicamente il gestore e la giovane cameriera per il trattamento.
Se a questo aggiungiamo la qualitàe la quantitàdel cibo, non posso dare meno di 5 cappelli.
Una serata a sorpresa, dopo l'appuntamento mancato :( , andata particolarmente bene, e un posticino dove torneremo sicuramente (dopo la dieta però, qui si mangia troppo)! :)
19 commenti
13/11/2010
urca, che buono :)