Finalmente una Domenica di sole, aria frizzante, con mia moglie (in dolce attesa) e mio figlio decidiamo per una gitarella fuori porta (anche per provare la macchina nuova...) E cosi, verso mezzogiorno, imbrocchiamo la Nuova Estense destinazione appennino, senza aver ancora pianificato dove andare a pranzare. All'altezza di San Dalmazio ci viene in mente di un posticino a Faeto che abbiamo sempre visto da fuori e che ci aveva incuriosito. Detto fatto, freccia a destra direzione Serramazzoni. Arriviamo al ristorante "Il Faggeto", a fianco della chiesa, il parcheggio è ampio, il locale da fuori sembra una baita d'alta montagna, in mezzo a prati e boschi. Appena entrati il gentilissimo gestore-cameriere, che ci terrà compagnia per tutto il pranzo, ci fa accomodare in un tavolino al centro dell'unica ampia sala da una sessantina di posti. Il locale è pieno a metà, ma la distanza notevole dei tavoli fa si che ognuno abbia il suo giusto spazio. Ci vengono portati subito i menu e decidiamo per: un piatto di ravioli alla borragine, a sentire mia moglie originali e squisiti, un "piattone" di tortellini alla panna, fatti a mano, buoni. Per secondo fiori di zucca fritti e verdure pastellate, croccanti e buone, una cotoletta per mio figlio, discreta, e una tagliata con cipolla all'aceto balsamico, questa veramente eccezionale, considerato anche il fatto che per la gravidanza di mia moglie abbiamo dovuto farla "stracuocere" ed è rimasta comunque più che morbida. Una menzione particolare merita la cipolla all'aceto di contorno, squisita. Ho visto passare dolci fatti in casa che ispiravano ma davvero eravamo sazi, sarà per la prossima volta. Una bottiglia di prà di bosso, due di acqua gassata, un caffè, 2 grappe offerte, per un totale di 50 eurini tondi tondi. Non male, ci torneremo quest'estate per scappare dai calori di Modena, ho visto che da li passano anche un sacco di passeggiate al fresco nei boschi, ottime per digerire...