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Recensione su L'Ostaria del Mare Cervia - Loc. Montaletto
visitato da carolingio il 21.04.2011

Recensione su
L'Ostaria del Mare
Cervia - Loc. Montaletto

Visitato il 21.04.2011
Consigliatissimo!!
Scritta da carolingio
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 19.00
Coperti: 1
4 commenti
Ambiente piacevole. Casa colonica circondata dal verde, vicino a zona industriale. Cena per due. 1 bottiglia di acqua liscia 1 bottiglia di acqua gasata ½ litro di bianco frizzante Gran Vignato 1 entrèe con 2 bianchetti fritti e 2 seppioline con piselli 2 caldi alla griglia (cannolicchi gratinati, alici impanate e gamberoni sotto sale) 1 grigliata mista (1 sogliola grande, 1 branzino, 1 spiedino con mezzo calamaro, 1 spiedino con 3 gamberi, 4 capesante gratinate) 2 dolci della casa (cheese cake alla ricotta, torta al cioccolato tipo tenerina, torta alle noci, torta margherita con alchermes, 2 cubetti per ciascun tipo) 2 sorbetti al limone 1 caraffina da ¼ di liquore di liquirizia 1 caraffina da ¼ di limoncello Conto totale 38 euro. Il Comune di Cesenatico ha lasciato un po’ troppo in abbandono la frazione periferica di Villa Marina, perché c’era parecchio sporco in giro, cartacce, erbacce alte qua e là, lungo i marciapiedi, aiuole non curate o abbandonate a se stesse, segnaletica orizzontale un po’ approssimativa, senza contare i già citati (nella precedente recensione) casermoni abbandonati e cadenti. Dunque, prima di arrivare all’Ostaria, decidiamo di farci una passeggiata ritemprante lungo il porto canale di Cesenatico (questo sì tenuto bene), opera insigne di Leonardo da Vinci, che risolse tecnicamente la difficoltà storica dei cesenaticesi di attraccare con barche e barconi, a causa dell’insabbiamento costante dell’imboccatura, dovuta alle maree e al flusso e riflusso del mare. Molto bello, con i bragozzi e gli altri barconi antichi in bella mostra, che si specchiavano con i loro colori sgargianti contro il sole arancio del tardo pomeriggio ed emergevano dal cielo ancora azzurrissimo dello sfondo. Noi ci siamo fatti gli occhi anche guardando l’ingresso dei ristoranti Da Giuliano, La Lampara, la Bella Vita... pure questi contribuiscono alla scenografia... un po’ caretti per la verità... L’Ostaria del Mare è in dentro, verso Cesena, ai bordi di una zona industriale abbastanza squallidotta. Si tratta di una casa colonica in mattoni, circondata da un grande parco verde, con giochi per bimbi e plateatico all’aperto per l’estate. Dentro è stata restaurata in modo un po’ sciccoso, con improbabili colonne doriche, sparpagliate in due grandi saloni, bellini nel complesso, anche se assai rimbombanti quando cominciano a riempirsi. I bianchetti fritti sono eccezionali, bollenti, cotti in olio non consumato, con sotto carta assorbente color senape (di quella che usavano i macellai e i pescivendoli quarant’anni fa per incartare i loro prodotti)... buonissimi, quanto tempo che non li mangiavo! Sarebbero un’entrèe, ma sono parecchio abbondanti. Ci vengono serviti all’inizio della cena, ed offerti, assieme ad una piccola porzione ciascuno di seppie in umido con i piselli. Squisite pure queste. Si sente subito quando il pesce è fresco, non rilascia alcun minimo effluvio ammoniacale... è tenero e gustoso... sa di mare... e lì non potrebbe essere diversamente, visto l’enorme giro di persone a pranzo e a cena. Per entrare dal parcheggio alla sala da pranzo, si passa davanti alla cucina, in mostra attraverso una vetrata, e lì si possono vedere le cassette di polistirolo piene di pesci e crostacei, arrivati dal mercato del pescato, ed il cuoco che armeggia. Da bere opto per il Gran Vignato, un frizzante alla spina, credo Chardonnay, buonino e fresco, da 11 gradi non di più, che scivola bene col pesce. C’era l’alternativa in bottiglia, ma dato che mia moglie non avrebbe bevuto o quasi, e dato che era compreso nel prezzo del coperto, ho preso questo, come molti - leggo - vengono tentati di fare (ma non ne sono pentito). Non sono riuscito a risalire alla cantina, la simpatica cameriera dell’est non mi ha saputo aiutare né ha pensato di chiederlo al padrone. Ma era allegra, e pure carina. Mezza perdonata :) Conosco solo un Vignato di Gambellara, ma non so se sia quello. In ogni caso non è un vino da appuntarsi. Nei 3 euro del coperto è compreso il vino alla spina a volontà, il pane, tovagliette e tovaglioli di carta, due bottiglie di acqua minerale, una liscia ed una gasata, due caraffine da ¼ di litro, una di liquore a base di liquirizia e l’altra di limoncello, il caffè (che noi non abbiamo bevuto). Incredibile. La qualità della liquirizia e del limoncello non è sopraffina, ma sono ben bevibili e 3 euro per tutto questo è niente. Arrivano quindi due porzioni di caldi alla griglia con tre cannolicchi gratinati a testa (buonissimi), cinque alicette impanate ciascuno (eccezionali) e due gamberoni a testa, messi sotto sale grosso (eccellenti, teneri, molto gustosi anche questi). Anche se passando davanti alla cucina abbiamo potuto notare che la cottura avviene su una enorme piastra elettrica (e non una griglia a legna), il risultato è ugualmente molto buono. La grigliata, opportunamente, la ordiniamo per uno solo, ma è enorme come quantità e deliziosa come qualità. Dividiamo tutto per due. Parentesi transalpina: siamo invasi improvvisamente da un torpedone di 54 francesi che cominciano ad urlare in contemporanea e a brindare “à la santè”. Un po’... diciamo, eccessivi... e un po’ il salone non si presta a grosse comitive dove tutti si conoscono e si chiamano dai tavoli. Comunque, per nostra fortuna, eravamo quasi alla fine. Ci mangiamo un assaggio di tutti i dessert, buoni, con una particolare menzione per il cheese cake alla ricotta con l’uvetta passa e anche per la simil tenerina. Il sorbetto, buono anche quello. Poi arrivano le due caraffette di liquirizia e di limoncello. Anche la dimensione di quanto offertoci non depone per alte caratteristiche di gusto e di preparazione, come già accennato, però i digestivi sono buoni entrambi. Un posto popolare, se posso usare questo termine, che ha adottato una politica intelligente per una certa tipologia di clientela (che non vorrebbe spendere troppo ed è disposta a non sottilizzare su bevande e modalità di cottura e di presentazione) e dove, soprattutto per l’alta frequenza ed il conseguente alto consumo, si può garantire il pesce fresco (e si sente, non c’è niente da fare, si sente) ad un prezzo onestissimo, anzi, di più.

4 commenti

golosona
26/04/2011
Bravo carolingio, vedo che anche in vacanza rimani fedele a GM.... e trovi posticini davvero interessanti, questo me lo segno! Secondo te è necessario prenotare sia a pranzo che a cena durante la settimana? Però, prima i tedeschi e ora i francesi, sei perseguitato :)
carolingio
26/04/2011
Cara Ornella, il trattato di Schengen è TUTTO DA RIVEDERE! ;) :) :) Guarda però che il merito di aver scoperto questo posto va a Candy :) (sì, è meglio prenotare, a scanso sorprese, perchè anche al giovedì sera era tutto pieno)
joy
26/04/2011
Una caraffina di quà, una caraffina di là.... :trink1: Conservo ancora un buon ricordo di quel posto li, più avanti chissà :mmm:
carolingio
26/04/2011
Va joy, va con dios... :) ... c'è la possibilità di mangiare tanto, bene e di spendere poco... (stando attenti ;) )
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