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Recensione su Agriturismo il Pastore Marano sul Panaro
visitato da johnnybazoo il 25.04.2011

Recensione su
Agriturismo il Pastore
Marano sul Panaro

Visitato il 25.04.2011
Imperdibile!!!
Scritta da johnnybazoo
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 22.50
Coperti: 1
4 commenti
Lunedì dell’angelo e di ritorno da una passeggiata a Sestola decidiamo di fermarci per una bella mangiata al Pastore, locale che già conosciamo da diversi anni ma, da quando si è trasferito a Festà non abbiamo più avuto molte accasioni di andarci siamo in 4 e ci presentiamo puntuali alle 19:30, parcheggiamo proprio a ridosso della voliera con i pappagallini che, dopo averci visto scappano tutti dentro .....mah saremo così brutti! entriamo e subito ci accoglie il proprietario che ci fà accomodare al tavolo, il locale ha le fattezze di un fienile ed è stato ristrutturato creando un bellissimo soppalco con grossi travi di legno, dove in teoria si potrebbe anche mangiare ma in tanti anni non ci ho mai visto nessuno sopra, la parte esterna è stata ampliata con una tettoia che d’inverno viene chiusa con teloni di plastica mentre d’estate si può godere della frescura che scende dai monti sovrastanti, il bagno è rustico,spazioso e pulito, mentre è assolutamente da eliminare l’angolo cassa/bar, rimanenza di una cucina degli anni 80; in linea di massima non è un locale particolarmente elegante, ma al pastore non ci si và per questo breve occhiata al menù e per non sbagliare ordiniamo i classici tris di primi - Tortelloni burro e salvia fatti a mano con una sfoglia molto sottile e ripieno di spinaci e ricotta cosparsi di burro fuso con qualche pezzetto di salvia fresca sopra, molto delicati - Gnocchi verdi palline di ricotta e spinaci che si sciogono in bocca , condite sempre con burro fuso, quando è periodo li fanno anche con la zucca - Orecchiette al pomodoro con pomodoro e ricotta, servite in abbinamento con un cestino di tigelle per fare la scarpetta finale tutti i primi arrivano in rapida successione, forse anche un pò troppo rapida, e io che ero l’addetto alla “spazzolatura” dei vassoi facevo un pò fatica a tenerci dietro, ma con impegno e dedizione sono riuscito a completare la missione dopo prendiamo la Tigelleria che comprende - Tigelle integrali, 25/30 pz, a prima vista sembravano troppo cotte e secche, invece erano morbide e cotte alla perfezione, non altissime e con la giusta quantità di mollica - Gnocco fritto sempre con farina integrale 20/25 pz, di dimensioni 10x10 circa molto buono e per niente unto entrambe molto apprezzate anche il giorno dopo, sopratutto il gnocco che, anche freddo era una vera bontà - Affettato misto un vassoio di affettato con salame, ciccioli,coppa e prosciutto, quest’ultimo veramente ottimo, morbido e saporito - Cunza per le tigelle - Caprino fantasia viene portato una scodella con dentro un pezzo di caprino, di consistenza simile alla ricotta, già condito con olio d’oliva e quello che a me sembrava erba cipollina, ma poteva anche essere prezzemolo e olio piccante, ho provato a chiedere gli ingredienti, ma il proprietario si è limitato a definirlo “Caprino Fantasia”, il tutto deve essere amalgamato con la forchetta fino ad ottenere un’impasto omogeneo con il quale farcire le tigelle, il sapore si potrebbe paragonare a quello della salsa allioli ma più delicato, anche se esce deciso il gusto dell’aglio, ricetta proveniente da Porto Venere, come ci ha spiegato lui dopo averci portato le tigelle e gli affettati la cameriera si rivolge alla mia compagna e gli chiede se visto che non poteva mangiare affettati le faceva piacere se metteva avanti immediatamente il formaggio alla piastra e le verdure grigliate(di solito vengono servite a distanza di 15 minuti dagli affettati), noi ci guardiamo in faccia e non capivamo il motivo di questa domanda, e lei vedendoci perplessi ci chiede conferma del fatto che fosse in dolce attesa ......ahh ecco adesso era tutto chiaro, visto che nessuno aveva menzionato la cosa non avevamo collegato, complimente per l’occhio ......e per il coraggio questa osservazione ha fatto molto piacere alla Sabry, è appena entrata nel 5° mese ed è quel periodo dove a volte non è ben chiaro se sia incinta o abbia mangiato un piatto di tortelloni di troppo, quindi tutte le volte che dobbiamo uscire c’è il solito ¼ d’ora (a volte anche ½ ora) di paranoia tra guardaroba e specchio dopo un paio di minuti arrivano - Verdure alla griglia un vassoio con melanzane, peperoni, zucchine, e del radicchio trevigiano saltato sulla piastra con cipolla e salsiccia, condito con un filo di aceto balsamico - Formaggio alla piastra una fetta di caprino bello caldo con crosticina nera e accompagnato da miele millefiori, una vera bontà veramente un’ottimo servizio, durante tutta la serata la cameriera è venuta più volte a chiedere se ne avevamo abbastanza, inoltre abbiamo chiesto della nutella, ma visto che essendo un’agriturismo non possono tenerla ci ha portato una ciotola con degli ovetti di cioccolato al latte e fondente, un gesto molto apprezzato il proprietario è un’ottimo padrone di casa, di compagnia ma mai invadente, ogni tanto veniva per sincerarsi che tutto andasse bene e durante queste visite abbiamo parlato dei suoi figli Enea e Spartaco e di come ha deciso di usare quei nomi; dei lupi che ormai sono tornati a far parte della fauna locale e non solo visto, che sono stati avvistati più volte anche nella zona di Castelvetro, cosa non particolarmente gradita visto che non si possono certo definire degli affettuosi cuccioloni; di quando andava a scuola nel castello di Levizzano e del detto “ Te batzè coun l’aqua dè rè Begher” (http://www.levizzanorangone.it/leggende.html); inoltre a fine pasto eravamo talmente sazi che non abbiamo ordinato il dolce e lui ci ha fatto portare un piattino con assaggi di zuppa inglese, delicata ricottina con frutti di bosco, e dolce salame non eccessivamente dolce ma morbido, credo fatto con cacao fondente a forza di divagare mi stavo quasi dimenticando del beveraggio, rimedio subito - 2 bottiglie d’acqua - 1 lambrusco grasparossa di Levizzano Tenuta Stufanello, abbastanza corposo e non molto frizzante prezzo finale alla cassa 90 euro insomma una bella serata in compagnia di amici in un locale dove buon cibo, cordialità, simpatia sono di casa, che dire 5 cappelli tondi tondi

4 commenti

joy
28/04/2011
Bella recensione :yes:, complimenti per il duro lavoro di spazzolamento piatti :sbav:
johnnybazoo
28/04/2011
Questa volta è stata dura, avevo il blocco dello scrittore :mmm: spesso andiamo via con questi due amici che dopo un paio di bocconi sono già pieni e ti dicono "finiscili tu, io non ce la faccio più"; in quei momenti mi sento un pò una pattumiera, ma in casa mia sono stato abituato a non buttare via nulla, quindi sono ben allenato ;) questa volta però hanno mangiato un sacco anche loro, infatti mi hanno sorpreso :-)
Gerry
28/04/2011
Condivido con te l'onerosa incombenza famigliare del "non si butta via niente" e capisco che, a volte, sia proprio dura ...! Ma dimmi, visto che non ci conosciamo, anche tu porti la vistosa divisa degli "spazzolatori/eroi"?
johnnybazoo
29/04/2011
Certo! la porto sempre sotto il vestito! e quando un giorno, seduto al ristorante, sentirai dire "cosa c'è che vola in cielo? un'areo? un'uccello? MA NO! è SPAZZOLMAN!" :super: saprai che sono arrivato! :uahah:
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