E? sabato e come solito io e Ciondolo con rispettive Metà al seguito, dopo attente meditazioni, consultazioni, approfondimenti, .. a caso, decidiamo di provare la Locanda delle Quattro Stagioni, un locale a gestione famigliare, che nasce dal desiderio di due ragazze che dopo una vita da impiegate cercano, unendosi, di trasformare, il loro hobby ?Nell?Arte della cucina?; con l?intento di contagiare altri dando loro l?entusiasmo, per affrontare questa avventura ?. Bene lasciamoci coinvolgere in questa ridda di colori, gusti, profumi e visioni. Prenotiamo per le 21, fatichiamo un po? a trovare il locale che si trova a Lesignana, periferia di Modena; il locale è un vecchio immobile ben ristrutturato, soffitto ad archi, pietra a vista, i quadri, e lo sparuto arredo, danno un tocco di semplicità all?ambiente, ordinato e pulito, i tavoli ben distanziati, una ventina di posti a sedere dentro e altrettanto nella veranda esterna. Una graziosa ragazza mora ci fa accomodare, sempre col sorriso sulle labbra ci allunga i menù, dove in seconda pagina è riportato il pensiero riportato in queste mie prime righe, e ci racconta della nascita del ristorante dell?intento di soddisfare i clienti con manicaretti semplici, curati e gustosi; e di un Bar con parcheggio diurno di persone non auto sufficienti ?., ma questa è un?altra storia. Ero imbarazzato, le recensioni di GM non mi aiutavano, ma volevo ugualmente che l?entusiasmo della cameriera ci contagiasse, e lasciasse in lei integro il piacere di accontentarci; così su suo consiglio optiamo per il menù degustazione. Ed iniziamo con un antipasto di farro con olive e pomodorini, buono e particolare, poi tre primi: Tortelloni di ricotta all?aceto balsamico di loro produzione, delicati, semplicemente gustosi; poi tagliatelle di castagne con prosciutto croccante, un abbinamento di sapori nuovo per me, ma interessante e stuzzicante, oserei dire ottimi; poi maccheroni al pettine con ragù alla Modenese, e per chi è avvezzo a questo piatto, direi squisito nella sua normalità; le quantità di questi primi, direi normale i tortelloni con un miglioramento nelle tagliatelle per poi finire con troppi maccheroni al pettine. I secondi: Scaloppine al pistacchio, un gusto nuovo che non avevo ancora provato, buono; poi bocconcini di pollo in salsa inglese, eccezionale, quasi litigato per spazzolare il piatto portata; Contorni: Cipolle al forno all?aceto balsamico, zucchine alla griglia e zucchine e carote taglio filangè, patate al forno, gusti delicati che si aggiungevano ai gusti particolari dei secondi, oserei dire un connubio ideale per le portate. Dolci: due crema delizia con fragole, alle mogli è piaciuto molto; io e Ciondolo, un semifreddo di zabaione con salsa di cioccolato ? ottimo il biscottino per differenziare lo zabaione dal cioccolato fuso, poi tre caffè e un limoncino, quattro di minerale e una bottiglia di Souvignon la Dogaia dei colli di Scandiano e Canossa. Durante la cena, le cuoche, si sono avvicendate varie volte per sentire i nostri pareri sulle portate, mentre la cameriera era sempre presente senza mai doverla chiamare se non per il conto. Il pane e la pasta era, come si dice? fatto in casa?, infatti nei maccheroni al pettine, non si sentiva il raddoppio della pasta alla chiusura del maccherone. Una bella serata dove ritorneremo certamente. Eccezionale la qualità, prezzo: ? 148,00 Che a testa fanno 37,00. CINQUE cappelli. P:S: lasciatevi prendere per mano e seguite i consigli della cameriera.