Il "vecchio" Camillo, ahimè, non è più Camillo. Ritiratosi ormai da circa 3 anni per motivi di salute, l'attuale gestione, pur nell'intento di mandare avanti la nomea della storica gestione, non riesce (ovviamente a mio avviso) a mantenere alto lo storico nome. Il personale è senza dubbio cortese, sentile e disponibile, tuttavia con i piedi sotto la tavola ci si accorge che qualcosa manca. Piatti iper abbondanti ma "appiattiti" nei sapori da condimenti privi di mordente ... quasi industriali (parliamo dei primi: gramigna, tortelloni, tagliatelle...). Meglio la carne, sempre abbondante, ma ancora non particolarmente degna di menzione. Dolci nella media. Spicca un attimino il lambrusco della casa prodotto da Messori. conto contenuto al massimo nei 20 € per un pasto completo. Peccato. Ed auguri a Camillo Calanca ... mitico oste della bassa