Mercoledì sera, e io e una mia amica vogliamo andare a cena fuori per spezzare una settimana un po' pesantuccia.

E con i mercoledì del contadino andiamo sul sicuro.

Il menù è fisso a 25,00 €:e comprende:

- Risotto all'ossobuco

- Bocconcini di scottona con contorno di patate in umido

- Dessert

- Acqua

- 1 bottiglia di vino

- Caffè

- Amaro

(Non mi dilungo sulla descrizione del locale, ormai lo conosciamo bene! *_^)

Arriviamo e, oltre a noi, c'è solo un altro tavolo con 4 o 5 commensali, colpevole la neve, caduta a lenzuoloni, ma la strada ora è comunque praticabile senza grossi problemi.

Il Mongi, gentile e attento come sempre, ci fa accomodare e ci porta subito acqua e vino rosso della casa.

Dopo poco arriva il risotto all'ossobuco, bello abbondante, con un ossobuco trionfante nel mezzo come ciliegiona. Cremoso, denso e pastoso, all'onda ma non troppo, sicuramente sull'andante gustosamente parlando. Io un risotto buono così raramente l'ho mangiato. Il buon Mongi chiede se va tutto bene, chiede se può portare via i piatti, ma no che non può, restano ancora 3 forchettate, ci mancherebbe! Torna dopo 5 minuti e glieli lasciamo (giuro che avrei voluto agguantare l'ossobuco e spolparlo ben bene, ma mi sono trattenuta per decenza, a malincuore...). Mongi, forse vedendo la mia espressione già nostalgica, ci chiede se vogliamo il bis, ma ci aspetta ancora il secondo, sorridiamo tristemente e rifiutiamo.

Poi arriva il secondo, i bocconcini di scottona sono morbidi e ben saporiti, le patate con un buon intingolo, e ben amalgamate. Anche mia mamma l'umido lo fa buono così, ma la carnina di Mongi, vabbè... *_^

E poi i dolci: un mascarpone per me, soffice e vellutato. Per la mia amica mi spiace, non ricordo, ma sorrideva e non ne ha lasciato traccia...

Niente caffè, io prendo una grappa bianca (bottiglia lasciata sul tavolo, questo mi fa sempre molto piacere!).

In conclusione:

25,00 eurini a testa, tutto compreso.

Queste sono davvero soddisfazioni, difatti tornerò anche il 30 con un'altra mia amica: già prenotato!

P.S.

Vi segnalo anche le scaloppine al limone, di cui non sono mai stata granché amante (erano nel menù fisso di dicembre, credo, sempre un mercoledì contadino), ebbene, queste scaloppine qui son spettacolari, ho chiesto qualche dettaglio a Mongi che mi ha riferito trattasi di carne di filetto di prosciutto se ho ben capito: una leccornìa, da provare assolutamente!