E' un po' fuori come posto, ma ne vale la pena fare qualche chilometro in più. Siamo nella parte orientale di Pantelleria, quella che ha le calette più belle e dove, non a caso, Armani ha costruito la propria megavilla. Alla Favarotta ci si arriva percorrendo una stradina stretta ma asfaltata che si inerpica sulle colline e che regala magnifiche vedute. Bellissimo il dehors estivo, che ricalca le forme del giardino pantesco, una caratteristica dell'isola, rappresentato da una costruzione circolare di pietre laviche aperta in alto che consente alle piante, solitamente agrumi, di crescere riparati dal vento. Ci accomodiamo con mia moglie e subito veniamo avvicinati dal personale di sala, molto veloce ed efficiente.

Ordiniamo due antipasti panteschi, composti da pomodori, caponata, zucchine ripiene, olive, frittatina, melanzane e una fetta di tumma, il pecorino locale, tutto ottimo e abbondante.

A seguire una tagliatella al ragù di polpo, pasta fatta in casa, gusto particolare e saporito, non l'avevo mai assaggiata prima, e un maltagliato con ragù di scorfano, pasta casereccia anche qui e gusto molto delicato.

C'è posto anche per il secondo, e allora ci facciamo tentare dal coniglio alla pantesca, con un bel sughetto di verdure ed erbe aromatiche, buono anche questo.

Come vino abbiamo scelto una caraffina di sfuso bianco della casa,(70% cattaratto e 30% zibibbo) che si lasciava bere senza grossi problemi.

Terminiamo come al solito con due caffè.

Il conto finale era di 62 euro, scontato a 60 euro. Ottimo rapporto qualità prezzo che giustifica il fatto che il locale sia quasi sempre pieno : difficile trovare posto, specialmente il sabato e la domenica, se non si ha prenotato. E qui ci siamo tornati ancora, rimanendo soddisfatti come la prima volta.