Quando ho deciso per La Collina dei Celti speravo di “beccare” un giovedì con “cena celtica”, invece mi viene comunicato che verrà replicata più avanti, per cui si andrà “à la carte”.
Tralascio la descrizione del locale che rimane sempre molto carino ed originale e passo alla cena.
Decidiamo per un tris di primi, assolutamente originali e degni di essere provati, ci verranno serviti in un piatto da portata, provvederò io all’impiattamento:
si parte con Risotto al Camembert e Melograno, cremoso, al dente, sapido ma non salato, dove l’asprigno dei semi di un bel colore granata va a creare un leggero contrasto che rende tutto assolutamente perfetto, porzione un po’ risicata ma ci rifaremo;
come secondo primo (giuoco di parole) andiamo su Gnocchetti di patate al Roquefort e Pere saltate al Cognac, della serie “al contadino non far sapere quanto è buono il formaggio con le pere”, gnocchi sodi, crema di Roquefort fantastica, tocchetti di pere della giusta morbidezza il tutto addolcito e aromatizzato dal liquore;
ed infine Ravioli di Farina di Castagne, ripieni di patate, speck e parmigianoreggiano, spolverati al tartufo, gran piatto, la dolcezza della pasta e la delicatezza del ripieno di patate cui lo speck concede un tocco di sapidità, l’aroma dell’abbondante tartufo rende unico questo piatto.
Disponibilissima la cameriera che ci chiede se gradiremmo un surplus, che rifiutiamo soprattutto per non dilatare troppo le tempistiche.
Mentre io e mio figlio avevamo già previsto l’ordinazione del secondo che ci viene portato di lì a poco, moglie e mamma decidono sul momento per cui attenderanno il tempo della preparazione del loro piatto piluccando nei nostri.
Per noi Barzigole di castrato alla griglia con contorno di patate fritte, un piatto ormai raro nelle nostre zone, ma di una tenerezza ed un sapore assolutamente stupendi, altrettanto degne di nota le patate fritte, croccanti e dorate come le ricordavo.
Ed arriva anche la Tagliata di Petto d’Anatra al melograno sfumata al Brandy servita su un letto di insalatina con qualche goccia di aceto balsamico, ne assaggio un pezzetto e debbo proprio alzarmi ad applaudire, tenerissima e con accostamenti ad hoc.
Breve attesa per i dolci e ne approfitto per dire che abbiamo annegato la cena con due bottiglie di acqua naturale e, io, l’unico non astemio, con un calice di Sauvignon che ho accostato ai primi, ed un calice di ottimo Valpolicella Classico (che fra le altre cose mi è stato stappato al momento) con il quale ho accompagnato la carne.
Fatto salvo la mamma, noi andiamo di dolce, anzi, io dopo il dolce mi gusterò anche un’Irish Coffee non troppo alcoolico (su mia richiesta), ma caldo e cremoso.
Dolci:
moglie, Cheesecake allo Yogurt con salsa di fichi, per i miei gusti un po’ troppo dolce;
figlio, Torta di Cioccolato e per, morbida, cioccolatosa, cui le pere danno un tocco particolare;
testapelata, Mousse di cioccolato, peperoncino e assenzio, semplicemente “da leggenda”.
Splendida serata in tutto, ambiente, servizio, piatti di alta qualità, tempi di servizio, e quando rimane “soddisfatta” anche mia madre, significa che siamo proprio esenti da difetti, anche quelli marginali.
Due chiacchiere con lo chef ed il personale conclude scherzosamente e degnamente la cena.
10/11/2014
Non male come cenetta!!! Complimenti :clap: