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Recensione su Pizzeria Quadrifoglio Novi di Modena
visitato da simone1982 il 31.01.2015

Recensione su
Pizzeria Quadrifoglio
Novi di Modena

Visitato il 31.01.2015
Imperdibile!!!
Scritta da simone1982
Servizio: Ristorante
Contesto: baracca con gli amici
Spesa a testa: 20.00
Coperti: 6
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Sabato avevamo voglia di una pizza unica nel suo genere e, quindi, meta obbligata: Pizzeria il Quadrifoglio di Novi di Modena. Adoriamo questo posto ma, purtroppo, non riusciamo ad andarci tanto spesso quanto vorremmo, data la distanza (circa 45 minuti di auto).

Prenotiamo in sei per le 21.45: arriviamo puntuali ma ci chiedono cortesemente di attendere un attimo, in quanto il nostro tavolo tarda a liberarsi.

Dopo circa un quarto d’ora il tavolo è pronto: l’ambiente è molto vivace: le pareti sono dipinte di colori accesi, e anche le tovaglie sono policrome (sui toni del rosso-arancione-giallo), con i tovaglioli giallo fluo.

Arriva il proprietario, Paolo, (giustamente) “terrorizzato” alla nostra vista, perché già presagisce quanto saremo complicati nell’ordine delle pizze. E non si sbaglia. Nonostante, infatti, il menu si componga di una decina di pagine abbondanti di pizze, io (ed altri) nemmeno lo consultiamo, e creiamo la pizza secondo la nostra fantasia. Addirittura, si può chiedere una pizza con due o più gusti (cosa che, naturalmente, non mancherò di fare).

Da bere, due birre, due bottiglie di coca e due o tre di acqua naturale.

La mia “creazione” è: pizza tirata, rossa, metà speck e funghi assortiti e metà capricciosa (tutte le volte chiedo a Paolo di inserirla nel menù, ma invano :-( …..Eppure secondo me avrebbe successo ;-)….).

Non ricordo tutte le altre pizze degli altri, mi è però rimasta impressa quella di una mia amica, che ha ordinato: pizza tirata, metà bianca, pancetta e funghi porcini e metà bianca con panna e gamberetti (un’accozzaglia di sapori, che però le è piaciuta molto!).

Le pizze arrivano nel giro di 10-15 minuti: quelle tirate sono davvero enormi (almeno il doppio di una pizza “normale”), e sono servite in piatti di acciaio. La pasta è sottilissima, ma per nulla secca, e sono iper-farcite, con ingredienti di prima qualità (nulla a che vedere con i prodotti “industriali” che propinano varie pizzerie). Lo speck della mia pizza era aromatico e delizioso, e pure i funghi. La metà capricciosa abbondava di salsiccia, davvero squisita. Non senza fatica, riesco, comunque, a finirla.

Terminate le pizze,  Paolo passa a ritirare i piatti, due chiacchiere e chiediamo di decantarci i dolci. Infatti, il “valore aggiunto” di questi dessert (comunque deliziosi) è il nome inventato da Paolo, oltre alla poesia che accompagna la descrizione di ciascuno (a memoria, ricordo “la cubana”, “la sorella della cubana”, "lato B", oltre ai classici tiramisù ecc….). Ciascun dolce è poi servito in piatti “scenografici” (mi chiedo sempre dove li comprino….), che sembrano creati apposta per accogliere ogni “componente” del dolce (certi dessert  sembrano, infatti, quasi delle creazioni dei “cake designer”).

Ascolto piacevolmente la descrizione dei dolci, ma sono oltre modo satollo della giga-pizza e ordino solo una vodka alla mela verde, buonissima e super-aromatica (si sentiva l’aspro, ma piacevole, odore di mela verde in tutto il tavolo).

In tre ordinano il dolce: mi ha particolarmente colpito il tiramisù, servito su un letto di “salsa” tiepida di cioccolato fuso ricoperta di stelline di cioccolato.

A seguire, un altro caffè e un liquore e poi andiamo alla cassa a pagare.

La proprietaria, estremamente cortese, si scusa per l’attesa e ci pratica un notevole sconto: da Euro 132,00 a Euro 120,00; quindi, 20 Euro tondi tondi a testa!

Il costo è, forse, leggermente superiore rispetto a quello di altre pizzerie, ma la pizza, a mio parere, si distingue, per eccellenza, rispetto a tutte le altre.

E’ un peccato non provare, almeno una volta, questa pizza (che poi crea dipendenza e non se ne può più far senza!!!).

Imperdibile!!!!!!!!!!

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