Sabato usciamo a cena alla Conchiglia a Novellara, pizzeria e ristorante in cui, solitamente, prendiamo piatti di pesce.

Il locale si compone di due ampie sale, dai soffitti un po’ bassi e, quindi, nel periodo di massimo affollamento un po’ chiassose. Tovagliato giallo, con doppio bicchiere.

Appena arriviamo, notiamo, come prima cosa, che hanno cambiato i menu (non credo anche la gestione) e che alcuni piatti hanno un nome diverso.

Siamo in cinque e ordiniamo:

io:

- antipasto della casa accompagnato da una stria;

- acciughe marinate;

- tagliolini panna e salmone.

Gli altri:

- una pizza con le verdure;

- un misto gratinato e uno spaghetto allo scoglio;

- un cocktail di gamberi e un tagliolino panna e salmone;

- una tagliata alla griglia.

Da bere: un litro e mezzo di bianco della casa e due bottiglie d’acqua naturale.

Premetto che avevo preso già altre volte l’antipasto misto della casa, che avevo sempre apprezzato per la varietà di pesce (carpacci, marinati, insalata di mare, acciughe marinate, ecc…) e l’abbondanza. Per scrupolo, chiedo al cameriere, il quale mi conferma la “originaria” composizione del piatto. Proprio la presenza di carpacci e marinati (che adoro), mi inducono a ordinare questo antipasto. Quando arriva: una delusione. Almeno metà del piatto era occupato da gamberetti bolliti e gamberetti in salsa cocktail che ho dovuto dividere agli altri commensali (odio i gamberetti). Se non bastasse, vi era pure un gambero gigante e un altro quarto del piatto occupato da polpa di granchio (che pure non mi piace). I tanto decantati carpacci si riducevano a una fettina totalmente secca di tonno rosso e ad alcuni “ritagli” di salmone; quest’ultimo buono, ma in quantità estremamente ridotta; mancavano totalmente i marinati.

Anche con la stria non ci siamo: la avevamo chiesta bianca, e invece è arrivata “macchiata” di pomodoro.

Le acciughe marinate (che adoro) non sono arrivate (ma almeno ce le hanno decurtate dal conto).

Ho, invece, assaggiato il misto gratinato, composto da cozze e vongole, ed era davvero delizioso (la prossima volta sicuramente la mia scelta ricadrà su quello).

Unica nota positiva il cestino di pane artigianale, tagliato in grosse fette, morbido ma non “molle”, con una piacevole crosta dorata.

Anche il primo mi ha deluso: i tagliolini erano stra-cotti (amo la pasta al dente) e inondati di panna, tali da formare un’unica palla, un unico "grumo" di tagliolini totalmente “incollati” tra loro. Buono, comunque, il salmone.

Di ottimo aspetto gli spaghetti allo scoglio, ed anche apprezzati dal mio amico che li ha divorati.

Delizioso e beverino il vino bianco: molto aromatico e appena frizzante, si beveva che era un piacere….

Per concludere, un limoncello artigianale, ottimo, e alcuni caffè.

Alla cassa, ci è stato presentato un conto di Euro 25,50.

Tirando le somme, se dovessi limitarmi ai piatti che ho ordinato, il mio giudizio sarebbe zero cappelli; tuttavia, ho “spiluccato” anche altri piatti, che ho trovato molto buoni, e anche il vino bianco della casa è davvero ottimo (anche se sarebbe riduttivo incentrare il giudizio sul solo vino…); inoltre, le altre volte che sono stato, sono rimasto abbastanza soddisfatto. Credo, comunque, che un locale debba essere in grado di preparare discretamente tutti i piatti offerti in menu, e non fare (a mio parere, inaccettabili) “cadute” su elementi basilari, quali la cottura dei tagliolini. Darò, quindi, un cappello, riservandomi di tornare e di provare altri piatti, essendo ben convinto che una sola esperienza negativa non può far perdere la fiducia in un locale.