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Recensione su Trattoria Pomposa Al Re Gràs Modena
visitato da tranzollo il 06.06.2015

Recensione su
Trattoria Pomposa Al Re Gràs
Modena

Visitato il 06.06.2015
Consigliato!
Scritta da tranzollo
Servizio: Ristorante
Contesto: cena romantica
Spesa a testa: 32.00
Coperti: 1
3 commenti

Luca Marchini ha avuto un'idea originale : affiancare al suo ristorante stellato "L'Erba del Re" un altro dove viene proposta la cucina modenese tradizionale a prezzi relativamente contenuti. Alla Pomposa - al Re gras si mangia all'antica, piatti noti e tradizionali  della nostra cucina integrati da altre proposte di piatti "dimenticati" con gli anni che arricchivano la tavola dei nonni e dei bisnonni. La location è quella splendida di Piazza Pomposa, ed il locale, che prevede un delizioso dehors esterno, è stato ristrutturato e reso piuttosto accogliente all'interno. Veloce e molto professionale il personale di sala. Dal menù, contenuto ma variato periodicamente, mia moglie sceglie la "minestra nel sacchetto", uno dei piatti dimenticati della tradizione, una sorta di zuppa imperiale più saporita e consistente, buona. Io sto nel superclassico e mi faccio portare le tagliatelle al ragout, ottime, pasta leggermente ruvida e spessa come deve essere, ragout abbondante e ben amalgamato con le tagliatelle. Di secondo Angela ordina le costolette di maiale in umido con zucchine ripiene, un piatto senza infamia e senza lode, e ne abbiamo parlato con lo chef Marchini che si è intrattenuto per un po' al nostro tavolo : costaiole un po' durette, con poco sugo, al che madame si è permessa di consigliare una ricetta modenese DOC di sua nonna, le costaiole cotte nel latte e aromatizzate con l'alloro, e il nostro chef ha mostrato di essere piuttosto interessato alla cosa. Io provo le scaloppine di maiale all'aceto balsamico IGP con purea di patate, discrete.E giusto per riassaggiare un altra specialità inusuale ci siamo fatti portare una porzione di friggione, graditissima e ben abbinata coi piatti di carne. Da una lista di vini non chilometrica ma degnamente rappresentata abbiamo selezionato un buon Grasparossa Opera02. Terminiamo con una fetta di crostata di marmellata di prugne ed una zuppa inglese, buonine. Coi soliti due caffè terminiamo la cena. L'Osteria è ancora in rodaggio e questo può spiegare qualche sbavatura, ma il progetto di un locale cher proponga una cucina modenese abbinata alla ricerca dei sapori dimenticati è assolutamente valido. Siamo per ora a tre cappelli, ma il locale ha ampi margini di miglioramento : Luca Marchini ne è sicuramente la garanzia.     

3 commenti

nickmanofredda
18/06/2015
leggo come sempre con molta attenzione le tue rece : in particolare non ho ancora provato il locale b di marchini . mi pare di capire che sia ancora da migliorare . aspetto autunno per provarlo. e comunque in mezzo a tutti questi veri o finti ristoranti di pesce , uno che ritorna al modenese , fa piacere
tranzollo
19/06/2015
Ben detto, nick. Anch'io sono dell'idea che un po' più di "modenesità" nei nostri ristoranti non sarebbe male.Non se ne può più di tagliate...
nickmanofredda
19/06/2015
guarda domani forse lo provo . poi ne scrivo. forse
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