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Recensione su Agriturismo San Polo Castelvetro di Modena
visitato da maurig il 30.12.2016

Recensione su
Agriturismo San Polo
Castelvetro di Modena

Visitato il 30.12.2016
Imperdibile!!!
Scritta da maurig
Servizio: Ristorante
Contesto: Baracca con gli amici
Spesa a testa: 34.00
Coperti: 10
6 commenti

Non potendo festeggiare il 31 per vari problemi famigliari, decidiamo di anticipare, con un fidato gruppo di amici, i festeggiamenti il giorno prima.

Siamo in 10 e la scelta cade su questo locale.

La location è già stata molto ben raccontata da altri recensori, comunque il posto è molto bello, ampio e comodo parcheggio, suggestivo il breve tragitto che porta dal parcheggio all'entrata del locale, sembra di esserre all'interno di un museo della civiltà contadina, accoglienti e calde le sale.

Veniamo fatti accomodare ad un ampio tavolo in una sala dove imperano salumi appesi e bracieri di rame utilizzati per fare i borlenghi.

Il menù è fisso e viene cambiato ogni mese.

CI hanno portato:

polenta con il capriolo come antipasto, molto buona sia la polenta che l'intingolo

tagliatelle al ragù di carne con l'aggiunta di tuorli dell'uovo bolliti, piatto di tradizione arcaica, oggettivamente ottima la tagliatella, sicuramente fatta a mano, ottima la cottura, leggermente poco saporito il ragu comunque bello sostanzioso, un po troppo cotti i tuorli, ovviamente lasciati interi, ma un po gommosi

tigelle normali (buone) e integrali (molto buone) accompagnte da pesto, lardo sciolto e tenuto caldo in piccole lampade di rame, cipolline sott'aceto, ricotte fresca, marmellata di amarene, salumi straordinari, ciccioli, coppa di testa, prosciutto e gambuccio, pancetta e lardo, salame stagionato, e capocollo. A rinforzo dei vassoi, un ampio tagliere con un salame intero, un ottavo di parmiggiano, mezza forma di ciccioli da cui potersi servire e tagliare liberamente.

Per non perdere il ritmo, passaggio costante di borlenghi appena fatti e molto saporiti.

Tigelle e eventuali rinforzi ad libitum.......

Sgomberato il nulla rimasto in tavola, ci vengono portati un pezzo di gnocco fritto con il savor (straordinario) e mela cotta al forno giusto per ingannare il tempo in attesa dei dolci.

I dolci sono coposti da bensone ottimo, torta di mele discreta e torta tipo barozzi molto buona.

Quando vengono a sgomberare le poche briciole rimaste ci viene detto che, avendo portato a termine brillantemente tutto il tour gastronomico abbiamo guadagnato l'opzione per le frittelle di baccalà.............non potendo vanificare tutto il lavoro fatto in precedenza accettiamo la proposta, anche questo piatto veramente squisito.

Abbiamo bevuto due bottglie di lambrusco di loro produzione (buono), metodo ancestrale fermentato in bottiglia, due bottiglie di bianco sempre loro (non propriamente di mio gradimento ma piaciuto agli altri commensali) e una bottglia di moscato frizzante (discreto) con i dessert, svariate bottiglie di acqua.

Caffè ottimo e nocino, laurino e grappa lasciati sul tavolo.

Staff simpatico ed affabile, servizio rodato ed efficientissimo, assenza di tempi morti.

Serata stupenda volata via in ottima compagnia, abbiamo mangiato molto e molto bene, locale che sicuramente, date anche le caratterstiche del menù, si adatta moltissimo alle compagnie numerose (chi vuole intendere intenda.....) comunque non rumoroso nonostante fosse abbastanza pieno.

 

 

6 commenti

PIPPI
02/01/2017
bella cena! mi piace il menu! però hanno cambiato gestione? io ricordo solo primi (tortellini serviti nelle tazze da colazione) e crescentine. non ricordavo borlenghi polenta ecc. bene mi sacrifico per riprovare
lo zio
02/01/2017
Se non sbaglio borlenghi solo di venerdì e per il resto menù fisso ad € 30,00 escluse bevande ... Bravo Maurig & C. ! :yes: :clap:
IVONNE
03/01/2017
Tuorli d'uovo sodi nel ragù ? Non lo avevo mai sentito. Ma interi o a pezzi ? Tipo un tuorlo sodo ogni piatto ? Ma è una cosa modenese ?
maurig
04/01/2017
i borlenghi li fanno sia giovedì che venerdì sera il ragù con il tuorlo d'uovo, non proprio come quello dell'altra sera, viene dalla cultura contadina quando non si buttava via nulla e tutto quello che si trovava all'interno della gallina veniva utilizzato per il ragù. Ad esempio, e ho avuto la fortuna e l'occasione di mangiarlo spesso sia dalle mie zie che dalla nonna materna, una antica ricetta bolognese prevede l'utilizzo nel ragù della cresta, dei bargigli e delle uova trovate all'interno della gallina.
PIPPI
04/01/2017
maurig sei un mito, meglio di un enciclopedia! :clap: :clap: io nonostante le vecchie tradizioni sentite questa non la sapevo
tata
05/01/2017
futuro gruppetto???? :chuckle: :chuckle: :chuckle:
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