Di ritorno dal mercatino di Medicina, ci fermiamo in questa trattoria già provata un'altra volta. Interni un pò datati ma l'importante che non si mangi male ;) , il cameriere ci consegna i menù e ci informa che fuori menù ci sono nell'ordine: pasta e fagioli, pappardelle al cinghiale, capriolo al salmì con polenta e per finire crema fritta. Dopo una rapida occhiata l'ordine è bell'è fatto, risotto ai funghi, pappardelle al cinghiale, capriolo in salmi con polenta, una grigliata mista e delle patatine fritte come contorno. Da bere mezzo litro di bianco frizzante ed una bottiglia d'acqua naturale. Buone e belle ruvide le pappardelle con del buon cinghiale, buono anche il risotto, ma leggermente diverso dalla volta scorsa. Buono il vino che ci accompagna per il pranzettino, finiti i primi è la volta dei secondi, la grigliata composta da una bistecca, una salsiccia ed una costina d'agnello, tenera la bistecca, un pò troppo saporita la salsiccia e buona la costina, ustionanti le patate fritte, che finiremo dopo la ciccia. Bello gustoso il capriolo mi confermano dalla regia.Mia moglie mi informa che è già a livello e non mangia più nient'altro, solo il caffè per terminare il pranzetto. Io invece voglio proprio assaggiare la crema fritta, non capita spesso, prendo il coraggio a due mani e la ordino, magari una porzione ridotta..... Il cameriere invece ne porta una porzione intera con due piattini, riesco a convincere mia moglie ad assaggiarla, dopo che la cremia si sia raffreddata un attimino, ed intanto pian pianino i pezzetti di crema calano, ad un certo punto mia moglie mi fà: magari la portiamo a casa per farla assaggiare al bimbo, però tra una parola e l'altra, gente a cui non piace il dolce, ci rimane il piatto vuoto.... Terminiano con due caffè ed una grappa barricata, un bel pranzetto, in mezzo alla valle bolognese, e se capitiamo ancora da quelle parti, magari assaggiare le crecentine fritte. Quattro cappelli e poi via verso la campagna bolognese e modenese.