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Recensione su Curcuma Reggio nell'Emilia
visitato da testapelata il 30.03.2017

Recensione su
Curcuma
Reggio nell'Emilia

Visitato il 30.03.2017
Consigliatissimo!!
Scritta da testapelata
Servizio: Ristorante
Contesto: Cena in famiglia
Spesa a testa: 14.23
Coperti: 4
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Curcuma, ed anche Reggio Emilia ha il suo ristorante indiano.

Acquisto un Groupon per quattro persone associandolo al menù vegetariano, prenoto e si va.

Il locale è ubicato ai bordi del centro storico, nessun problema di parcheggio, visibile ed ampio.

Colore predominante il rosso con motivi in rilievo e quadri che richiamano l’India, c’è anche una statua in pietra di Ganesh, il dio elefante.

Accoglienza piena di sorrisi, ci accompagnano al nostro tavolo e, pur essendo a menù fisso, ci consegnano il menù per poter “curiosare” sui piatti à la carte.

Tavoli distanziati e ben apparecchiati con tovagliato in stoffa e doppio bicchiere, piatti neri, le sedie sono estremamente comode.

Nell’attesa ci viene servita una entrée di pane azzimo aromatizzato e tre salsine, una la mango, una yogurth e menta, ed un’altra estremamente piccante.

Da bere, visto che, tranne me, sono tutti “analcolici” un paio di bottiglie d’acqua ed una Kingfisher da 0,66 nota birra indiana a bassa gradazione che sponsorizza la Force India.

E partiamo con l’antipasto previsto,

samosa: fagottini di sfoglia fritta contenente patate e piselli, un piatto classico e gustoso esaltato dalle spezie;

a seguire,

porzione di lenticchie e fagioli neri servita in contenitori pittoreschi in rame stagnato in accompagnamento riso basmati bianco aromatizzato al coriandolo, un discreto accostamento che permette di condire a piacimento;

nel frattempo arriva anche il Naan, sorta di piada cotta nel tandoori, cui ne seguirà un’ulteriore porzione.

Per finire palak paneer, formaggio indiano a tocchetti con spinaci e spezie, e qui il piccante la fa un po’ da padrone, ma pane e riso stemperano i sapori.

Per farci assaggiare un po’ di tutto ci vengono portati entrambi i dolci previsti, con la raccomandazione di mangiarli poco per volta in quanto piuttosto corposi, ed ecco un paio di palline di rasquilla (dolce di ricotta al cocco) e un paio di gulab jamun (dolce di latte fritto): effettivamente riempiono notevolmente.

Per concludere un paio di caffè di cui uno macchiato.

Esperienza più che positiva, tanta gentilezza, tanti sorrisi, tanta voglia di far comprendere i piatti con le loro caratteristiche, da riprovare à la carte.

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