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Recensione su Moreali Wine Bar Modena
visitato da Goloso il 12.01.2008

Recensione su
Moreali Wine Bar
Modena

Visitato il 12.01.2008
Buono
Scritta da Goloso
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 10.00
Coperti: 1
6 commenti
Finalmente ci son tornato, nuova location. Curioso di riscontrare le modifiche positive che ne han fatto uno dei locali preferiti dagli amici di gustamodena. Il nuovo locale è molto accogliente, molto calda la tinta gialla scelta per le pareti, belli i mobili di legno tipo noce, che adoro. Pulito ed accogliente. Belle le botti, anche se un po' demodè ormai. Leggermente contrastanti gli stili, tra l'antico e il moderno, con tavoli e divanetti molto... svedesi. Simpatici i poster teatral-musicali. Bella la terrazza rialzata in stile privè. Mi guardo attorno, scruto tutto volenteroso di dare il massimo dei cappelli. I ragazzi sono cordiali e disponibili, peccato si sian dimenticati di farsi la barba da almeno una settimana. La carina ragazza bionda penso sia stanca, sbatacchia un po' di cose dietro al banco, ha il muso. Tutti e tre con abbigliamenti diversi... non mi aspetto la divisa, ma almeno una camicia, o 3 magliette in tinta unita e 3 jeans con un qualcosa che li renda riconoscibili in quanto baristi non solo per il grembiule... Vabbè, scorgo la classica lavagnetta con i vini a mescita ed io, con vista calante, mi sforzo di leggere... è scritto in piccolissimo, con la forza di tratto di un bambino che sta attraversando la fase orale! Strizzando gli occhi come il Sakamoto del poster alle mie spalle, mentre mi chiedo che cosa vorrà mai dire quel "classico" scritto a fianco di un cabernt, realizzo con angoscia crescente che non sono indicate le cantine! E io come lo scelgo il vino? Vabbè, faccio un bel respiro profondo, mi volto, mi calmo guardando golosamente la bottiglia di Dom Perignon del 1971, mi rilasso e... ordino un Bisol, no? Lo guardo, lo sniffo, lo assaggio, lo bevo. Devo purtroppo dire che mi ha leggermente deluso, me lo ricordavo più aromatico e profumato e con una spumantizzazione più naturale. Un prosecco ordinario, magari era la bottiglia sbagliata. Calmatomi un attimo, vedendo al mio fianco uno dei ragazzi armeggiare con asce e tovaglie, nell'intento di approntare il buffet, gli chiedo, per scuriosare un po' le buone letture, la carta dei vini. Il mio sconcerto diviene da babuzie sentendolo con candida purezza dire: "non abbiamo la carta dei vini". Poveretto, scorgendo il terrore crescente dentro me, prova a confortarmi con un: "ma se cercavi qualcosa di particolare chiedimi pure". Come dirgli che non credo abbia un'ora per elencarmi tutte le etichette, i vini, le annate che per miracolo divino dovrebbe ricordarsi in ordine a memoria? “Noi di solito vendiamo al bicchiere”, insiste. Come dirgli che in un'enoteca-winebar, come scritto nell'insegna, la carta dei vini sarebbe non solo d'uopo, ma d'obbligo? E' il loro menu! E se poi qualcuno volesse ordinare una bottiglia scegliendosela in santa pace? E sarebbe, per svariati motivi, per loro oltre che un bene un aiuto. Glisso ringraziandolo. Finisco il Bisol e decido di sentir qualcos'altro. Mi riappresto alla nera tavola di gessoscritta per farmi dare un'idea nuova. Deciso di proseguire con le bolle, ordino un calice di Franciacorta, ma giuro che non son riuscito a leggere la cantina. Comunque, interpretando i caratteri cuneiformi, non la conoscevo. Non mi sembrava il caso di importunare ulteriormente i ragazzi, l'ho ordinato alla... cieca nel vero senso della parola, speranzoso comunque di ricevere una qualche piacevole sorpresa. Giallo paglierino intenso, buon perlage, spuma fine, buon odore di olive. E fin qua tutto ok. Alla bocca evanescente, di poca persistenza, con poco corpo e struttura. Leggero sapore di foglie d'ulivo, comunque abbastanza morbido. Si sentiva poco lo chardonnay, per nulla i lieviti. Se nonme lo avessero detto, mai avrei indovinato che era un metodo classico, se lo era… molto giovane, più simile ad un prosecco. Orbene, raccatto le mie pive e le insacco, e me ne vò, dopo aver lasciato il comunque giusto obolo. In sostanza, la strada intrapresa è quella giusta, ma i ragazzi sbicchierano da un po', un'evoluzione e forse piccola crescita ulteriore non sarebbe disdicevole. In realtà, già con alcuni piccoli sforzi si potrebbe migliorare molto… la materia c'è. Forza ragazzi… la prossima voglio darvi il massimo dei cappelli. …no, woman, no cry… …no, woman don't cry… …e comunque, in alto i calici! Sempre col :)

6 commenti

gnoloso
12/01/2008
benebenebene vedocon piacere che oggi eravamo entrambi ello stesso luogo e abbiamo avuto "quasi" le stesse impressioni, pensavo comunque di dare tre cappelli un po all'arredo un pò per la simpatia in fondo non mi sono trovato malaccio anche se quel "franciacorta" purtroppo l'ho bevuto anch'io. a che ora eri la?
Goloso
12/01/2008
Son stato lì una mezz'oretta verso le 17... ci siamo quasi incrociati? Ricorda che anche se avendoti visto ti riconoscerei, e come dimenticare la tua ghigna, soffro ultimamente di talpeschi cali di vista. Come ai vech un po' rimbambiti, non ci si offenda se non saluto se non strattonato. Soffro anche di amnesie uditive...
gnoloso
13/01/2008
bè penso ti avrei visto.... no io son passato dopo di te altrimenti ti avri visto(ci vedo ancora perfettamente io) ma cmq non troppo dopo...alle sei e dieci ero gia in macchina, cmq domani aggiornerò anche le mie recensioni.... a presto.
grog
13/01/2008
Complimenti goloso per la disquisizione perfetta sui vini, la tua conoscienza dei prodotti dei bacchiani frutti sembra infinita, ti dirò però che il bisol a me piace assai, il suo leggero frizzantino, decisamente secchetto e non troppo alcoolico mi pernette di berne un po' troppo senza risentirne nella cabeza. O forse perchè dopo oltre 30 si tremende libbagioni oramai mi sono assuefatto a tutto...ma. Fattostà goloso che mi piacerebbe assistere ad una delle tue lezioni enologiche, trovo un profonda erudizione in te, in questo settore.... Hai mai valutato di aprire una tua enoteca con degustazioni ? potresti avere un buon giro, con tutti gli sbevazzatori di gustamodena per esempio, non sono tanti, ma tanto è il vino che ingurgitano..... ciao
Goloso
14/01/2008
Caro Grog, svelerotti che aprire un'enoteca avrebbe sì del fascino per me, ma al momento sarebbe una delle cose che meno farei al mondo. Al di là dell'impegno economico del gravoso momento congiunturale in vista di invasioni aliene, è un impegno costante di tempo e routine, cosa che non mi alletta, e che per motivi familiari neanche potrei. Degustazioni... ne ho fatte, talvolta ne faccio ancora, penso ne farò... se capiterà te lo dirò, come se venissi a conoscienza di eventi del genere a medio raggio. Buon fine trasoloco! E mi auguro che i titolari logorroici in lingua non indoeuropea :) del locale dove ti nutri di facciano desinare con più tranquillità...
corpicino
14/01/2008
Carissimo ho trovato molto interessante le tue riflessioni e sopratutto i consigli costruttivi per un servizio sempre migliore..io venerdi sera in OTTIMA compagnia (chissa' chi era con me...hi..hi)mi sono gustato un bel buffet, un servizio gentile e con rincari molto onesti...in piu' anche il Bisol anzi le varie bottiglie erano molto buono..bel perlege, profumato, leggermente abboccato..insomma un buon prosecco ( premetto che per me i migliori sono Adami e Nino Franco)....secondo me il problema principale e' che quando hai molti vini in mescita difficilmente finiscono in qualche ora( se nn in giornata!!!)...e questo fa perdere qualita' al vino!!!...pero'una sera ci potremmo trovare cosi facciamo qualche degustazione e ci scambiamo le ns opinioni...beh lunedi c'e la pizzata con ritrovo x aperitivo...unisciti a noi!!
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