Eccoci arrivati alla celebrazione della chiusura del Palio della Tagliatella, che giustamente si festeggia mangiando dei tortelli!!

Innanzitutto un saluto a chi avrebbe voluto esserci ma per svariate ragioni non ha potuto, speriamo di vederci tutti alla prossima occasione e di conoscere di persona anche altri "Giemmini"!

Per me, personalmente, è l'occasione di provare finalmente questo locale, in lista ormai da non so quanto tempo. La scritta sulla porta "Centro di Tortelloterapia" è decisamente eloquente; dopo averla provata, suggerirei all'ASL di inserirla tra le terapie mutuabili.

Questa volta da bere ordiniamo solo acqua , non perché si sia diventati improvvisamente tutti astemi, ma perché Maurig si è presentato con sua provvidenziale cantina portatile, dalla quale cominciano ad uscire svariate bottiglie (se non sbaglio ne abbiamo stappate almeno 6), diciamo che ce n'è proprio per tutti i gusti. Data la mia sconfinata ignoranza in materia di vini non mi avventuro in nessun tipo di descrizione, limitandomi a dire che sono stati tutti di mio gradimento! In modo particolare il Lagrein che non avevo mai avuto occasione di assaggiare e che è stato, per me, una piacevole novità.

Il piano d'attacco della giornata prevede innanzitutto di mangiare tutti i tipi di tortelloni disponibili, per poi valutare le successive mosse.

I primi a scendere in campo sono i tortelli di patate, con un ripieno di patate soffice e filante, che così proprio io non ne avevo mai mangiati. Fanno loro da spalla dei tortelli dalla pasta arancione, ripieni di speck e brie, saporiti e "formaggiosi". Nessun superstite, gli stomaci sono ancora tutti vuoti e alla velocità della luce le pirofile vengono depredate. Il terzo tortellone ha la pasta viola e un ripieno alle ortiche, molto più delicato degli altri ma non per questo meno apprezzato, anzi: anche qui nessun sopravvissuto. A questo punto entrano in scena quei tortelli che, nella mia personalissima classifica della giornata, stanno in cima a tutti: quelli di zucca con la pasta la cacao! Il cacao si sente il giusto, appena appena, e il ripieno di zucca è cremoso, dolce al punto giusto... stellari! Praticamente a pari merito, per me, i tortelli con ripieno di funghi e tartufo, ricco e avvolgente, forse tra quelli che ti restano più impressi. Ultimo ma non ultimo, un tortellone magari più classico, un "evergreen" in tutti i sensi, quello con il ripieno alle erbette: di nuovo un ripieno delicato, ma non per questo meno buono o meno caratteristico, che riscuote il suo meritato successo. Il tutto è stato accompagnato da alcune ciotole di buon soffritto, degno sodale dei tortelloni, ma ottimo anche da scarpettare.

Le teglie sono tutte vuote, non è scampato nessuno ma siamo a nostra volta provati e non ci sentiamo abbastanza temerari per affrontare sia i secondi che i dolci, quindi bisogna scegliere: a fronte di una maggioranza (7 se non erro) che salta direttamente al dolce, Vejo al contrario si dirige verso un filetto alla griglia, del quale magari, se vorrà, ci darà un parere. Per i dolci, quasi tutti optano per il dolce al mascarpone, caldamente consigliato da Testapelata...e direi che che ha consigliato bene, perchè anche queste ciotole sono tornate al mittente tutte vuote! La porzione di mascarpone a testa è più che generosa, la consistenza è ottima; buonissimo il contrasto tra il dolce della crema e il cacao amaro e la bagna al caffè. Tra i dolci anche una fetta di torta alle mandorle "salomonicamente" (cito!) divisa in due e integrata da due fette di torta al limone, delle quali poi ci daranno il parere i diretti interessati, se avranno piacere.

Chiudiamo con dei caffè, mi pare per tutti, e molte chiacchiere, senza però assolvere in pieno al compito che ci eravamo preposti: definire il prossimo palio! Sono state lanciate alcune osservazioni, da sviluppare però in "seduta ampia"... d'altra parte, dopo tutti quei tortelloni e il buon vino, mettersi a lavorare era un po' difficile!

Un'ultima osservazione sui tortelli, dei quali va detto che erano tutti cotti al punto giusto e magistralmente preparati, con il giusto equilibrio tra pasta e ripieno; come è stato detto anche a tavola, al di là dei gusti personali di ognuno, erano tutti ben preparati e con una loro identità, data anche senza dubbio dalla qualità degli ingredienti. Per queste ragioni l'esperienza per me è da 5 cappelli, perchè la quantià e la varietà non hanno inficiato minimamente la qualità.

Mi rimetto ai miei compagni per la descrizione dei vini e dei piatti che non ho assaggiato, per rimediare a qualsiasi mia imprecisione e per tutti le osservazioni che vogliano condividere per arricchire questa personalissima recensione!

Come sempre è stata una piacevolissima giornata in ottima compagnia, fra un sacco di chiacchiere e di risate; speriamo di ritrovarci presto e che anche altri si vogliano unire a queste occasioni :) Alla prossima!!