Macelleria che si traforma in ristorante, una formula non più originale ma che spesso è sinonimo di altissima qualità

La macelleria di Max Battigello e dell’amico Marco Spaggiari tratta da sempre carni di assoluta qualità, il salto a ristorante è stato breve ed il successo garantito.

L’ubicazione è in una vecchia abitazione ristrutturata proprio ai margini di una rotatoria, macelleria al piano terra assieme ad una sala ristorante, rampa di scale e sala più spaziosa al piano superiore, soffitto alto, travi a vista, qualche quadro alle pareti, qualche attrezzo “di campagna”, acustica rivedibile.

Apparecchiatura con tovaglietta di carta e tovagliolo…anche, doppio bicchiere, coltello da carne.

Siamo in cinque, io mi sono autoinvitato.

Partiamo con i beveraggi: acqua naturale e frizzante e una bottiglia (che diventeranno due) di un eccellente Refosco dal Peduncolo Rosso dell’Azienda Agricola Ronchi di Manzano, ci sarà anche chi, non bevendo vino, abbinerà una Bibock del Birrificio Italiano.

Si parte con un assaggio di antipasti: in rapida successione arrivano, battuta al coltello con un filo di senape, mini-hamburger, luganega all’aceto balsamico ed una oliva all’ascolana rivisitata (praticamente una polpetta contenente una oliva), tutto molto buono, lo stomaco è aperto.

Il proseguimento della serata è tutto un programma, ci vengono presentati due vassoi di carne cruda, uno di suino, uno di bovino “scegliete quello che volete e noi lo cuociamo”.

Brevissimo consulto e poi, della serie “gli occhi sono più grandi della bocca”, si andrà su, salsiccia classica, salsiccia balcanica (leggermente speziata), hamburger di suino piccante, spiedini misti e, relativamente al bovino proseguiremo con tagliata, filetto, fiorentina e qualcosa l’ho sicuramente dimenticato, il tutto è stato accompagnato da ottime patate fritte e discrete verdure grigliate.

Senza lasciare prigionieri abbiamo concluso la cena con mascarpone e salame dolce di cioccolato, qualche caffè, limoncello e amaro.

Tempistiche perfette, qualità eccezionale, quantità “non pediatrica”, formula “simpatica”, prezzo leggermente superiore alla media.

Nel complesso un giudizio al limite dell’imperdibile.