Siamo stati qui domenica a pranzo, seguendo in maniera scientifica il consiglio del buon Barbe... Siamo arrivati senza prenotare. Lo spazio non è un problema, i tavoli sono tanti, ma fortunatamente ci siamo solo noi, essendo ormai le 14.00. Cortesissima la signora ci mette a sedere, ci sciorina tutto quello che avrebbe potuto farci, tutta cucina sostanzialmente casalinga, e sopporta sorridendo le nostre indecisioni. Optiamo per un piatto di tortelloni, ed uno di tortellini in brodo. Tortelloni decisamente buoni, pasta fatta a mano, letteralmente annegati nel burro (forse era anche troppo), senza salvia, ma di cui si sentiva il sapore, ripieno non di ricotta, ma un impasto tipo tortellini, con molto parmigiano. Buoni buoni buoni. I tortellini erano veramente minuscoli, in una cucciaiata ne abbiamo contati 14 (quattordici!!!), buonissimi, ed accompagnati da un ottimo e saporito brodo. Forse un filo troppo saporito, ma questo dipende dalle preferenze di ognuno. Porzioni decisamente robuste! Per secondo, volendo ancora andare a fare una passeggiata sul Cimone, Silvia ha preso un piatto di verdure cotte miste, e Marco un'insalata. A seguire macedonia per Marco, mentre Silvia ha chiesto una cosa molto semplice, ma che spesso nei locali è impossibile avere: un frutto (nello specifico un'arancia). Ok, la cosa in sé non è eccezionale, ma rende bene l'atmosfera familiare e cordiale... sembrava di essere a mangiare da una zia. Finiamo l'ultimo goccio del quartino di rosso fermo, caffè, ed alcuni pezzetti di torta (buonissima) che ci è stata offerta. Conto finale in due 27 €. e considerate che in realtà ciò che ha tirato su, paradossalmente è stata la frutta, 2,50 € euro ogni cosa. altrimenti ce la saremmo cavata con un onestissimo 11 € a capoccia. Grazie, bar Cristina, ma grazie anche a Barbe!