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Recensione su Aggazzotti Agriturismo Colombaro - Formigine
visitato da grog il 07.09.2008

Recensione su
Aggazzotti Agriturismo
Colombaro - Formigine

Visitato il 07.09.2008
Consigliatissimo!!
Scritta da grog
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 35.00
Coperti: 1
6 commenti
Un mese fa mi telefona mio padre e mi chiede se sono interessato ad andare a mangiare con lui all'Agriturismo Aggazzotti domenica 7 settembre alle 13.00 per “Musica e Parole. IX giornata europea della cultura ebraica”. Interessatissimo accetto e mi preparo moralmente all'evento, sperando di ritrovare, espressi nel miglior modo, molti sapori della mia infanzia (la mia era una famiglia mista, cattolica con tendenze ebraiche). Il giorno prima dell'evento mio padre si ammala ed io mi presento solo con mia moglie, va bene lo stesso, ma la figura paterna mi sarebbe servita maggiormente a ricordare e a rievocare momenti trapassati. QUALCHE INFORMAZIONE SULL'EVENTO Dal sito del Comune di Modena: Domenica 7 settembre, in piazza Mazzini, si festeggia la "Giornata Europea della Cultura Ebraica". Ricco il programma delle iniziative: visite guidate per le strade del ghetto e alle sinagoghe, animazioni di danze ebraiche, degustazioni e concerto nella Sinagoga di Piazza Mazzini. Musica e Parole. IX giornata europea della cultura ebraica - Venerdì 5 settembre, alle ore 10,00, presso l'Archivio di Stato, si apre con una giornata di studio dal titolo "Cultura ebraica a Modena dalle fonti e dai documenti" la IX Giornata Europea della Cultura Ebraica. - Domenica 7 settembre a partire dalle 9,30 sono poi in programma a Modena varie iniziative. Per citarne alcune: la visita alla Sinagoga di Via Coltellini; la presentazione del libro "Sefarad, un mondo ebraico"; alle 13,00 il pranzo a tema presso l'Agriturismo Aggazzotti di Formigine; il concerto "Musica e Parole" dell'Esemble Salomone Rossi, con presentazione storico religiosa dei brani; le animazioni di danze ebraiche a cura di Terra di Danza. - A Reggio Emilia domenica 7 settembre si terrà l'inaugurazione della Sinagoga di Via dell'Aquila, che viene riaperta dopo i lavori di restauro, la visita guidata per le strade del ghetto e alla Sinagoga e lo spettacolo 'Et Shalom - un tempo per la pace" a cura di Terra di Danza." Iniziativa che debbo ammettere assai interessante ma poco pubblicizzata. Io l'ho saputo per caso e sono riuscito ad andare al pranzo, sarei anche andato a visitare la Sinagoga, ma l'ho già vista un centinaio di volte da ragazzo, non credo l'abbiano cambiata molto da allora, ma ci tornerò prima o poi. L'AGRITURISMO All'interno del biglietto da visita dell'agriturismo si legge: “Libera la tua mente. In un ex borgo contadino di pertinenza di Villa Aggazzotti sei mini alloggi, due camere di squisita eleganza e sapori di cucina tradizionale. Da molti anni azienda biologica.” Dal loro sito invece: “All'interno di una corte dell'ottocento la struttura dell'agriturismo è stata recentemente e finemente ristrutturata. Immersa tra vigneti e il parco secolare della villa ottocentesca di appartenenza, fa parte dell'azienda agricola biologica Aggazzotti.”. Tutto questo risponde al vero, anzi, stanno ancora ristrutturando altri settori e padiglioni, cercando il più possibile di mantenerli nella struttura originale. Il complesso è molto vasto, per ora la parte ristrutturata consta di una grande, lunga e stretta costruzione bicolore, rosa il piano terra e bianco il primo ed ultimo piano. Il ristorante si trova a metà circa della casa principale, si entra da dietro, ma che poi è il davanti. Tranquilli, ci sono i cartelli, non si può sbagliare. Sempre dal sito: “Il ristorante offre un menù fisso tradizionale con prodotti e vino della casa di tipo biologico e con possibilità di menù vegetariani e per bambini.....è aperto tutte le sere della settimana per gli ospiti ( tranne domenica sera), venerdì-sabato sera e domenica a mezzogiorno anche per gli ospiti esterni.....ed è composto da due sale per un massimo di 40 posti. Su richiesta si preparano cene per gruppi durante la settimana. La struttura dispone di 6 appartamenti bilocali arredati con cura per 2/4 persone composti da soggiorno con angolo cottura e divano letto matrimoniale, camera matrimoniale, bagno .. e due camere doppie con bagno; tutti dotati di riscaldamento autonomo,tv satellitare e telefono diretto con l'esterno. Venite a rilassarvi in lunghe passaggiate nella nostra tenuta di campagna, sapendo che nulla di chimico è utilizzato nelle nostre colture. Fatevi incantare dalla bellezza del parco della Villa Aggazzotti con il suo boschetto e la stupenda chiesetta. ...in più prendete una delle nostre bilciclette per fare percorsi ancora più lunghi e divertenti, come il vicinissimo percorso naturalistico del torrente Tiepido (distante 100m) adatto anche a chi vuole tenersi in forma col footing. Potrete fare il bagno nella nostra piscina ricavata restaurando un grande e antico lavatoio che la rende unica nel suo genere... ...e sempre nel complesso del lavatoio una palestra per voi ospiti e una rilassante sauna. I bambini avranno sia un parco gioco esterno sia una saletta dove divertirsi con tanti giochi nella massima sicurezza mentre Voi vi delizierete con la cucina tipica Emiliana nel nostro ristorante, con serate ed eventi speciali da non perdere! Infine, per gli amanti del golf, a pochi metri da noi si trova il Golf Country Club, progettato dal giocatore tedesco Bernhard Langer, considerato uno dei migliori impianti italiani. Si estende su 103 ettari con 18 buche è la sede del prestigioso Open d'Italia.” TORNIAMO A NOI All'ora stabilita io e mia moglie ci presentiamo all'Agriturismo, situato sulla strada che collega Colombaro a Castelnuovo, poco dopo il Golf Club, ma dalla parte opposta della strada. Entriamo attraverso una porta a vetri e ci troviamo in una saletta vuota, a sinistra una porta aperta che conduce in cucina e a destra un'altra porta aperta che conduce sulla sala apparecchiata. Con mia sorpresa non c'è ancora nessuno. Va bene che sono un maniaco della puntualità e che arrivo sempre prima, ma mancano solo 10 minuti alle 13.00. ci sediamo in un tavolo da due in fondo alla sala. Nel giro di mezz'ora la sala si riempirà. In tutto 13 aderenti a questo pranzo. Direi decisamente pochi. Probabilmente a nessuno importano più queste iniziative o, forse, i media si sono completamente infischiati dell'evento, o ci sono state altre diverse beghe all'interno della comunità ebraica, mancando di infondere nei modenesi curiosità o interesse nei riguardi di una cultura molto più vicina a noi di quello che vogliamo credere. Servono ai tavoli un giovane e una giovane, lui, che è uno dei titolari come verrò a sapere in seguito, è decisamente interessato a questo tipo di cucina, mi ha spiegato che ha reperito un libro di ricette e con la cuoca hanno cercato di essere il più fedeli possibili alle istruzioni riportate nel libercolo. La ragazza in compenso appare assai preparata, sa a memoria tutti i nomi delle portate, normale direte, ma quando leggerete i nomi capirete il perché delle mie parole, ricordarsi lasagne al forno, crespelle etc… è facile, parole in un'altra lingua più arduo. Infatti me le dice, le richiedo, non le memorizzo e non c'è niente da fare, alla fine me le faccio scrivere. Da bere, non vino ebraico, peccato, ma di loro produzione, non Lambrusco, ma vino frizzante. Rosso dell'Agri (che suppongo difetti delle lettere turismo), vino semisecco prodotto appunto da loro da uve di agricoltura biologica. Molto buono, molto scuro, molto frizzante, molto freddo, molto peccato che ci fosse mia moglie e ne ho potuto bere solo ¾. Bottiglia in vetro di acqua frizz, strano, non l'abbiamo finita…. INTRODUZIONE Per scrivere questa recensione ho dovuto documentarmi un po', ho cercato di non essere invadente sulle ricette, perché vorrei postarle nel forum, io quelle di casa mia ed eventualmente quelle del pranzo, col beneplacito dell'agriturismo, oppure i titolari dell'agriturismo si iscrivono a GM e ci rendono partecipi delle loro ricette. ANTIPASTO Ci viene recapitato un bel piatto che contiene due ciotoline con salse diverse, due mezzi pani sbiaditi ripieni, a mo' di tasca, e dei simil tortelli fritti. Le ciotoline contengono una l'HUMMUS e l'altra il KIOPOLO, il tortelli sono i PIROGHEN e i pani le PITTE coi FELAFEL. I nomi sono diversi da come li ricordavo, ma la sostanza è la stessa. Dipende sempre da dove recepisci le ricette, come saprete gli ebrei sono come la gramigna, sono dappertutto, quindi in ogni nazione, in ogni città ci sono gruppi di ebrei che cucinano e che rielaborano le ricette base adeguandole al gusto del luogo dove vivono, mantenendo fissi gli ingredienti principali ma cambiando decisamente i nomi. HUMMUS È praticamente una crema di ceci, con aglio e limone, da spalmare sul pane. Buonissima, l'abbiamo spavirata con un paio di cestini di pane….. KIOPOLO Viene fatto soprattutto in Bulgaria ed è una salsa a base di peperoni e melanzane grigliate, pomodori pelati e aglio. Spalmato sul pane è fenomenale. PIROGHEN Conosciuti come pierogi, sono di origine polacca, sono dei tortelli a forma di mezzaluna con ripieno di patate, ricotta e cipolla….fritti….. non avete idea che bontà. La ricetta originale è diversa, ma anche questa non è male, anzi, da fuori di testa. FELAFEL Sono delle polpettine di ceci, cipolla, aglio e altre erbette che vengono fritte e poi messe dentro al pane, tipo arabo, detto pitta, insieme ad una salsina a base di sesamo e yogurt bianco. Molto buoni. PRIMI BAGNABRUSCA Ecco qui devo dire che quando me l'hanno portata ho avuto una sorpresa. Questa bagna è una pasta asciutta, quella che conosco io e che amo a dismisura, è in brodo. Quando a casa mia viene preparata e veniamo avvertiti tutti, facciamo sempre in modo di arrivare al desco prima degli altri, per mangiarne un piatto per primi, dimochè all'ora stabilita del pranzo l'abbiamo già finita. Sarebbe un piatto estivo, quella che facciamo noi, ma ci piace tutto l'anno. Non vi dirò qui come si fa, penso che la posterò nel forum ricette, tanto la so a memoria. Questa bagna invece sono spaghetti freddi cucinati il giorno prima e conditi con un sugo a base di alici, limone, pomodoro e prezzemolo….un po' untina, credo però che la ricetta senza alici preveda addirittura l'uso del sugo avanzato dell'arrosto. Era una ricetta che si faceva un giorno per l'altro, il sabato nella cultura ebraica è dedicato al riposo, non si poteva fare niente, quindi il giorno prima si preparava la pasta e l'eventuale condimento, il giorno dopo, cioè il sabato, si mischiavano gli ingredienti e si era tranquilli con la coscienza. Molto buona, ma quella della mia famiglia è il massimo. ZUPPA DI ORZO Giornata calda ma un brodino si mangiava bene, nonostante tutto. Brodo ottimo, non da dado, misto verdurine ben cotte e non spappolate, anzi sorprendentemente sode e orzo, direi quello perlato. Buona buona buona, proprio buona. SECONDI AGNELLO Classico della cucina ebraica, che come sapete o non sapete ed ora sì, non si può mangiare carne di maiale perché impura. Queste costine di agnello avevano perso abbondantemente il selvatico, erano state frollate a dovere ed erano tenerissime, il limone ha conferito al piatto un giusto gusto di acidità. Ottimo GUANCIA Di vitello, brasata con aglio e semi di finocchio. Secondo la tradizione non va cotta intera, ma già tagliata a fette, che conferisce alla carne una morbidezza particolare. Ottimo I contorni erano e non erano prettamente ebraici, diciamo un misto, una licenza poetica della cuoca, gliel'abbiamo concessa. Tutte buone, si sposavano perfettamente con la carne, esaltando il suo sapore senza essere invadenti. Tortino di patate e cipolle, Cubetti di Zucca rosolati nell'olio con cipolla e rosmarino, Fagiolini saltati con l'aceto balsamico. DOLCI E dopo due anni faccio uno strappo alla regola. Come sapete non mangio mai dolci, uno mi piacciono poco, due una puntina di diabete, preferisco rinunciare al dolce ma bere un po' di vino. In questo caso ho fatto il contrario, ho bevuto poco vino e ho preso i dolci, anche perché non potevo evitarlo, solo per i ricordi che riaffioravano nella mia mente, ero obbligato a rievocare sapori perduti. Torta al cioccolato (non ha niente a che vedere con la Barozzi) sulla quale bisognava mettere lo zabaione che c'era di fianco in un contenitore. Mia moglie si era avvicinata al buffet e dopo averne presa una fetta mi ha guardato con aria interrogativa per sapere dove mettere lo zabaione. Io d'istinto le ho detto che andava sulla torta, perché lo sapevo dal profondo del mio cervello, e non mi ero sbagliato. Zabaione, mitico, soprattutto perché fatto con vere uova, non quelle sbiadite che compri nei negozi, ma quelle belle gialle di una volta, quelle dove senti ancora il sapore del buco del **** della gallina ruspante. Torta di ricotta, sublime. Il sapore del ripieno può ricordare la pastiera napoletana con la ricotta non troppo dolce. Fatta con la pasta frolla e composta come una crostata, nel ripieno anche pinoli, noci e uvetta. Il colorino era tenue, sul grigetto. Mi è venuto in mente quando alcune volte andavo con un amico ebreo in sinagoga a mangiare i dolci la sera di alcune feste, c'era sempre questa torta, e i ragazzi più grandi, complice una tetra penombra, ci raccontavano che l'impasto era fatto con le ceneri dei morti….. la rivincita degli ebrei sul cattolico (io). E poi le frittelle di pane azzimo. Quante ne ho mangiate, da piccolo ovviamente, all'agriturismo dovevo lasciarne anche agli altri. Il pane azzimo sapete tutti, credo, cos'è (pane non lievitato, quello lievitato è vietato dalla religione), queste frittelle sono a forma piatta, come dei dischi irregolari e sono….mondiali, se non te le tirano via da sotto il naso, continui a mangiarle. Caffè e via. Non ho visitato il bagno, ero troppo preso dai miei voli pindarici sul passato. Prezzo pagato 35 € a testa, prezzo concordato dall'organizzazione dell'evento. Direi decisamente un complesso interessante, comunque se fanno da mangiare così, con dedizione e perfezione, come hanno fatto per quel pranzo con piatti della cultura ebraica, per la nostra cucina dovremmo stare tranquilli. Mi riprometto senz'altro di tornare a trovarli per assaggiare le specialità nostrane e mi auguro che replichino questa esperienza, magari con piatti diversi. Dovrei dare 5 cappelli ma per due motivi preferisco darne uno di meno e tornarci per dargliene uno di più, mangiando cose più consone alla nostra cultura, uno essendo io un po' troppo di parte a causa delle mie reminiscenze, due per la mancanza di un menù scritto da poter portarsi a casa per ricordare un evento memorabile, i nomi dei piatti li scoprivamo man mano che li portavano.

6 commenti

candy
06/10/2008
Grog, questa recensione e' a dir poco affascinante ! La prima occasione del genere che ti si dovesse ripresentare , e che non fosse riservata solo alla famiglia, ma aperta ad andarci con amici di Gustamodena, mi avvisi qualche giorno prima che vengo anche io ? E' meraviglioso quando il buon cibo si mescola alla cultura, alle tradizioni, e ai ricordi di una persona !!!
grog
06/10/2008
Grazie candy, ho espresso la voglia di una ripetizione del pranzo anche con la titolare, che mi ha detto che ci sono molte possibilità che venga riproposto, magari con ricette diverse. Io mi sono offerto di aiutarli nella preparazione di quelle che conosco bene. Quindi penso che, se succederà di nuovo, sarò il primo ad essere avvertito.
Pagnota
06/10/2008
Mi ero ripromesso di ritornarci e letta la tua recensione penso proprio che lo farò. Purtroppo la mia esperienza è stata completamente negativa (ti parlo dello scorso inverno), non c'erano eventi particolari ,come in questo caso, quindi una serata normale, ma ricordo molto bene le tagliatelle al ragù crude (e sono uno che se la pasta non arriva al dente tira quattro cancheri) e i tortelloni burro e salvia dal sapore stranissimo, quasi sapevano di detergente.....
candy
06/10/2008
Se allora si presentera' l' occasione, spero di poter essere tra gli amici di Gm che parteciperanno. Ancora meglio se parteciperai anche tu Grog alla preparazione dei piatti, perche' c'e' la certezza che quello che si mangia e' stato cucinato con passione. Si va bene, tutti penseranno che sto esagerando con i complimenti. Ma non importa, perche'ogni giorno purtroppo si ha a che fare con persone che fanno le cose con i " piedi " , con gente superficiale e che resta chiusa nella propria comoda ignoranza... dunque nel momento in cui capisci che ci sono anche persone come Grog ( o Gi, o Falcon, e tanti tanti altri .. )che sono l' opposto in positivo , perche' non dirlo a chiare lettere ? Non ci guadagno niente, non ci perdo niente , e' solo bello accorgersene !
grog
06/10/2008
Vabbeh, usiamo una frase fatta: GRAZIE CANDY :) :) :)
gi
07/10/2008
grazie anche da parte mia :) credo che metterci passione nelle cose sia un vantaggio per la propria vita, si "vive" di piu' :) e un piccolo sforzo per approfondire e capire gli altri non possa che far bene a noi stessi, soprattutto in tempi grigi come questi
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