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Recensione su Pepperoncino Modena
visitato da Sissy il 22.10.2008

Recensione su
Pepperoncino
Modena

Visitato il 22.10.2008
Consigliatissimo!!
Scritta da Sissy
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 15.00
Coperti: 1
10 commenti
L'apertura di una pizzeria napoletana è un evento: bisognava proprio che io e il mio moroso, fustigatori di pizzaioli :) la provassimo. Senza prenotazione e un po' fuori orario partiamo alla volta di Pepperoncino, e quando alle 21.30 arriviamo al locale ci prende un colpo: un assembramento di gente che sembra in procinto di entrare in quella che a occhio pare la pizzeria più piccola di Modena. Sbagliato: erano giovini intenti a fumare, e il locale è composto di almeno tre diverse sale; infatti per quanto ci sembri pieno, una gentilissima cameriera ci trova e ci apparecchia subito un tavolino per tre nella sala Totò. L'ambiente è coloratissimo (anche troppo, il verde della sala era da mal di mare) e piacevole; abbiamo apprezzato in particolar modo i bicchieri e i tovaglioli disposti a mo' di Tricolore e le targhette spiritose appese un po' in ogni dove, che effettivamente negli ultimi anni sono molto in voga in quel di Napoli. Il servizio ci ha sorpresi per efficienza e rapidità: abbiamo aspettato pochissimo per il tavolo, ancor meno per ordinare, e soprattutto le pizze sembrava ci attendessero già pronte, belle bollenti, prima ancora che noi le scegliessimo; senza ombra di dubbio un punto a favore del Pepperoncino. Veniamo alle pizze: buone, molto buone. Io che sono pignola devo dire che la pasta manca di un cincinino di sale (si sente soprattutto mangiando gli angoli dei calzoni) e che sia la stesura che la lievitazione non raggiungono la perfezione: infatti al centro la pasta dovrebbe essere un pelo meno spessa (ma appena appena) e il cornicione non ottiene l'alveolatura d'ordinanza. E però: la cottura è ottima, la lievitazione nel complesso molto buona, non c'è retrogusto di lievito di birra, la pizza risulta molto ben digeribile e saporita. Mi sento di dare un ottimo giudizio: tra le pizzerie modenesi è senza ombra di dubbio quella più napoletana che potrete trovare. Adesso la nota di demerito: ho detestato il formaggio sulla pizza, che non era per niente fiordilatte (non nel senso napoletano del termine) ma un qualsiasi formaggio filante; addirittura assomigliava a quello che usano nei "fast good". Me ne sono resa conto subito, già alla vista della mia Margherita (che è LA pizza da ordinarsi sempre quando si voglia dare un primo, preciso parere su una nuova pizzeria): al taglio ho confermato il dubbio, al gusto non c'è stato scampo. In tre noi abbiamo ordinato: un calzone Masaniello, un calzone Scugnizzo, una Margherita. Il Masaniello (ripieno di ricotta, fiordilatte, prosciutto e pepe) è il calzone tipico nella provincia napoletana, qualcuno aggiunge anche il salame Napoli, qualcuno no. Quello di Pepperoncino ha una ricotta freschissima, molto gradevole nel complesso. Lo Scugnizzo (salsiccia e friarielli) merita un plauso: la salsiccia è campana e inaspettatamente i friarielli sono friarielli sul serio (giurin giurella, li abbiamo analizzati attentamente!) e non cime di rapa "ammacchiate" (traduzione: spacciate per quel che non sono). Della Margherita (il vero banco di prova) ho già parlato circa il finto fiordilatte: ma vivaddio, per il resto era buona e soprattutto corredata di basilico d'ordinanza. Senza basilico, ma che Margherita è? Abbiamo anche ordinato due dolci: una babà alla nutella e una fetta di pastiera. Il babà era molto buono, bagnato appena prima di servirlo, ma la nutella o non era Nutella (aridaglie co'ste macchie) o non era nature. Forse mescolata a crema? Bho. La pastiera... eh. Ve l'ho detto, sono pignola. La pastiera probabilmente incontrerà il gusto di molti, ma mi ha deluso parecchio: nella crema di ricotta è stata aggiunta la crema pasticcera (sacrilegio!) e, peggio ancora, il grano è stato frullato. Ora, il grano frullato nella pastiera è un peccato capitale, che mette tutto in secondo piano, perfino che la frolla sembrasse fatta col burro e non con la tradizionale sugna (=strutto). La pastiera è un dolce della tradizione pasquale altamente simbolico: c'è la ricotta di pecora, ci sono le uova, c'è il grano. Ammettendo che ormai, proprio in virtù del suo sapore sublime, la si trova in pasticceria tutto l'anno, se mi frulli il grano e mi tagli la ricotta con la crema pasticcera, hai distrutto la pastiera. Hai fatto un altro dolce, buono, per carità, ma non è una pastiera. Ecco, adesso che ho dato sfoggio di tutta la mia rompineria :) possiamo tornare alla recensione. Il prezzo è buono: appena appena più alto della media, moooooolto più alto di una pizzeria a Napoli (ma questo non fa testo), ma più che giustificato dal fatto che i friarielli sono autentici e la preparazione della pasta da pizza evidentemente curata. In tre con le pizze di cui sopra, due birre medie, un'acqua, due dolci e due caffè (buoni) abbiamo speso 45 euro, 15 euro a testa. Ora, tenendo conto di tutto il papiello che ho finora scritto, assegno 4 cappelli al Pepperoncino. Non 5 per via del non-fiordilatte (come si fa, se si curano gli ingredienti tanto da avere i friarielli in stagione appena iniziata, a cascare sul fiordilatte?) e perchè c'è ancora un buon margine di miglioramento sulla pasta; ma è un 4 speranzoso. Dei dolci mi sento di non tenere gran conto, perchè per quanto per me sia grave la mancanza sulla pastiera, qui non si parla di una pasticceria napoletana ma di una pizzeria, e in qualità di pizzeria sono certa che a Modena non ce ne sia una migliore.

10 commenti

grog
23/10/2008
Proprio bella recensione,lunghetta che scivola via bene e si legge tutta di un fiato......al contrario delle mie che ti obbligano a prendere le ferie per arrrivarci in fondo...... Ciao erba, è un piacere leggerti.
g.falconline
23/10/2008
Bella recensione erbamedica, con una competente e rigorosa descrizione delle caratteristiche della vera pizza. Volevo solo informarti che la crema pasticciera, che nella ricetta della pastiera della mia Salerno non si usa (e infatti anche a me non piace perchè la rende oltremodo dolce), è invece tipica di alcuni quartieri di Napoli. Concordo con te sulla presenza del grano... anche a me non piace che venga passato, mi pare che in tal modo la pastiera tradisca la propria singolare vocazione. ;)
gerlan
23/10/2008
intanto ringrazio erbamedica per la recensione e un grazie per le belle parole spese nei confronti dei miei collaboratori. faremo attenzione per quando riguarda il fior di latte, noi siamo abituati ad essere chiari,noi usiamo fior di latte dei f.lli beneduce Via Eduardo De Filippo, 10/bis 80048 - SANT'ANASTASIA (NA) con arrivo 3 volte a settimana,per quando riguarda la pastiera a molti e in particolare le donne non piace la frutta candita,mi vien da dire che pastiera e'!!!!comunque il mio vuole essere un commento per ringraziarla e per dirle che faremo attenzione a quello che lei ha recensito,al di la' dei gusti personali puo' succedere che qualcosa non vada per il verso giusto faremo in modo di ottenere l'altro cappello.ancora un grazie e ci tenga d'occhio. affetuosamente gerardo langella
Sissy
23/10/2008
Grazie Grog, e grazie g.falconline, è un piacere essere apprezzati dai veterani :D [g.falconline] devo dire che la mia famiglia culinaria (il babbo era negato) è originaria per metà di S.Giovanni a Teduccio, per metà di piazza Carlo III a Napoli. In entrambi i casi, niente crema pasticcera nella pastiera. La crema l'ho trovata nella pastiera di alcune famiglie della provincia nord (per intenderci, salendo nel casertano); non voglio sindacare sui gusti delle persone, ognuno a casa propria mangia quel che gli pare. Il punto è che la pastiera "tradizionale", anche spulciando nei miei ricettari, non prevede creme, vuole il grano intero, vuole i canditi (cocozzata, cedro e arancia). Mi faccio il punto di ricercare qualche fonte attendibile e prepararmi un po' meglio su questa gustosissima e interessante questione. Gentilissimo [gerlan], anzitutto le faccio i complimenti per la sua disponibilità ad un confronto diretto. Sulla pastiera ho già detto... d'altra parte mi rendo conto che quella con la crema è molto diffusa nelle pasticcerie fuori del comune di Napoli (e non so perchè) quindi è più semplice proporre ai clienti un gusto cui sono molto abituati. Ribadisco, le mie sono fisime personali :) Per il fiordilatte resto assai perplessa: sarà che io a sant'Anastasia la pizza non l'ho mai mangiata, ma mai ho sentito quel gusto su una margherita. E' possibile che sia capitato un po' di fiordilatte meno fresco? Certo che tre volte a settimana... dovrebbe essere buono. Non so proprio spiegarmi la cosa. Tenterò di ricordarmene una prossima volta (ho una pessima memoria:( ) e chiederò di assaggiare il fiordilatte tal quale, perchè a questo punto mi dispiace tanto di aver scritto una inesattezza nella recensione, e allo stesso tempo sono convinta che il gusto non mi piacesse. Ad ogni modo le rinnovo i complimenti: quando avrò voglia di una buona pizza tornerò di certo da lei.
g.falconline
26/10/2008
Carissima erbamedica, aggiungo un ulteriore elemento al tuo comprensibile desiderio di approfondire l'argomento pastiera, a proposito del quale condivido il tuo pensiero su tutto. Salerno, come sai, grazie al mare e a rapporti privilegiati, è il capoluogo della Campania che più si avvicina a Napoli per geografia, costumi e dialetto, e dai noi la crema pasticciera nella pastiera è sconosciuta. Purtroppo non sono più in rapporti con i miei amici napoletani che usavano inserire la crema pasticciera nella pastiera, e a questo punto, grazie alla tua testimonianza, non escludono che le loro famiglie avessero origine dall'interland. Sono invece in contatto con Rosa, una mia cara amica di Nola, e lei e i suoi conoscenti usano la crema pasticciera. Se scopri a proposito qualcosa di interessante sarei felice di esserne reso partecipe, e lo stesso farò anche io. Complimenti ancora per la bella recensione! PS Ti dirò, en passant, che mia moglie, modenese doc, fa una pastiera molto buona e io e i miei amici modenesi ne siamo molto fieri!! ;) A volte a tavola le dispute si ricompongono molto facilmente, specie se accompagnate da un buon vino!! :) :)
Sissy
30/10/2008
Ho chiesto attraverso dei forum di cucina: famiglie di Chiaia (quindi in centro) usano la crema pasticcera. A questo punto è evidente che la crema si debba considerare una variante storica, quindi accettabile, per quanto non incontri punto il mio gusto personale. Purtroppo nessun documento ancora, ma le testimonianze dirette direi siano anche più importanti. Invece il grano frullato è un'eresia e basta :) Certo che a tavola le dispute finiscono sempre per appianarsi piacevolmente: per restare nella napoletanità, vanno a tarallucci e vino :P Grazie ancora per i complimenti :) e se hai notizie, le leggo con piacere!
ghiotto
31/10/2008
Complimenti per la recensione, veramente dettagliatissima da cui si evince che siete dei veri esperti nella vera pizza napoletana così rara da trovare nella nostra città: essendo mia moglie proprio di Napoli anche noi quando andiamo in pizzeria abbiamo un metro di paragone un po' severo e finora le uniche che avevamo trovato a Modena simili all'originale campano erano secondo noi Rossorelativo, Il Puffo e O Sole Mio; anche noi abbiamo adocchiato questa new entry ma non abbiamo ancora avuto l'occasione di andarci, rimedieremo presto. Ciao a tutti.
Sissy
08/11/2008
Aggiornamento: stasera siamo stati di nuovo da Pepperoncino (si, eravamo quel gruppo da undici che ha urlato "quantooo?" quando è giunto il conto :) ...scherzavamo, ovviamente!) Allora, il fiordilatte è cambiato, stavolta mi è piaciuto ;) e anche la pasta è migliorata: bravi! Confermo: è la migliore pizzeria in cui io sia stata a Modena. Per i dolci (troppo zucchero, troppa panna e troppa crema pasticciera ovunque), un po' di disordine nel servirci le bevande, il gran rumore al limite della sopportazione umana e i fritti del cuoppo un po' unti, bilancio il conto e lascio invariati i 4 cappelli. Molti complimenti alla gestione che dimostra una gran attenzione alle osservazioni dei clienti, moltissimi complimenti ai pizzaioli che migliorano a vista d'occhio e sfornano pizze a una velocità incredibile e un consiglio ai lettori: prendete le pizze fritte che sono trooooooooppo buone :)
gerlan
09/11/2008
carissima erbamedica ancora grazie di vero cuore per la sua presenza nei nostri locali e per la sua simpatia nel descrivere la serata trascorsa,il commento lo pubblichi come recensione ,e quanndo vuole venga a trovarci al cenacolo,saro' ben lieto di ospitarla.grazie ancora.sinceramente la saluto. gerardo langella
Sissy
03/03/2010
mi scuso anticipatamente perchè non scriverò un'ulteriore recensione per problemi di tempo, sono davvero indaffarata, e anche perchè non ricordo la data di preciso né il conto, in questi giorni la mia mente è impegnata in altro. però volevo segnalare che sono tornata in questa pizzeria giovedì scorso o giù di lì attratta dalla sua pizza. l'ho trovata buona per lo standard modenese ma non eccelsa. però la cosa più importante è che abbiamo preso un cuoppo da dividere e sono rimasta molto male, il crocchè e l'arancino erano molto acidi di sapore, davvero immangiabili. il babà era buono. chiedo venia di nuovo, e scappo!
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