Invogliato da precedenti recensioni ho trascinato moglie e Rainman + Apicio e consorte in questo locale. Ambiente con soffitto a volte, probabilmente ex stalla, arredato con gusto e tavoli grandi ed opportunamente distanziati. Veniamo fatti accomodare nella sala più interna e senza fretta ci viene portato il menù, la cameriera ci elenca a voce altri piatti a disposizione. Scegliamo tortellini in brodo (veramente speciali), caserecci al torchio con ragù di funghi e salsiccia eccellenti, tortelli verdi alla salvia (forse troppo delicati, miglioravano molto con abbondante parmigiano che Rainman non gradisce...) tortelli di radicchio eccessivamente pannosi ma ben cotti. I secondi ci arrivano purtroppo dopo almeno mezz'ora dopo che avevamo terminato i primi... :( Nel frattempo ci sono passate sotto al naso diverse portate tra cui un gnocco fritto particolarmente invitante che è rimasto solo desiderato data la tempistica. I secondi sono stati: filetto di manzo al sangue ben cotto, saporito e perfetto, costine in umido discrete e un originale maialino arrosto servito a fette disossato tipo porchetta ottimo ma da sconsigliare a chi non gradisce un sapore deciso. Patatine fritte strepitose, non unte e croccanti con un retrogusto di polenta (infarinate prima di friggerle con farina di mais?) verdure alla griglia molto gradite. Terminato il lambrusco (ovviamente un Sorbara)Apicio ha ordinato un Montepulciano senza infamia e senza lode servito un po' troppo freddo. Due buone zuppe inglesi ed un ottimo salame di cioccolata concludono il pasto assieme a 5 caffè. Conto totale di 124 euro. In conclusione il cibo è buono con alcuni piatti di spicco, i tempi di attesa sono stati purtroppo lunghi da considerare per chi pranza in pausa lavoro.. Il rapporto qualità-prezzo è ottimo.