"L'elogio del nobile maiale".
E' questa la scritta che compare a fianco dell'insegna davanti all'ingresso del Tigrinto Bistonio, efficace testimone della filosofia del locale. Quest'ultimo si inserisce in un vecchio casolare ristrutturato (come tanti nella zona) ed è composto da due sale, una piccola all'ingresso e una più grande sul retro. Godibile la ristrutturazione tradizionale con travi a vista e camino in pietra, discutibile l'accostamento moderno a tinte forti con pareti rosso scuro e arredamento minimalista nero.
Detto ciò, facendo un paragone automobilistico, si può dire che il motore c'è, da rivedere un attimo la carrozzeria. Infatti qualitàe quantitàdel cibo ci hanno convinto appieno, migliorabili alcuni dettagli sulla tavola quali assenza di sale e condimenti (olio e aceto), stuzzicadenti (assolutamente necessari visto il menù), ma soprattutto il pane !! Tutto ciò era presente in maniera disordinata su di una vicina madia, ma disponibili solo su richiesta al cameriere. Altro dettaglio l'assenza di menù scritto e dei conseguenti prezzi.
Saltati gli antipasti andiamo sui primi optando per tortellini alla panna, ottimi e secondi solo in una personale classifica a quelli della mamma e a quelli della Trattoria del Colle, e pennette all'ubriaca (pasta con salsiccia e guanciale tirata con il lambrusco), gustose nella loro semplicità.
Per secondo scegliamo una porzione decisamente abbondante di maialino arrosto in due, carne tenerissima che si scioglie in bocca accompagnata da verdure fresche. Altre possibilitàdi scelta per prosciutto alla brace, cotiche, costine e altri derivati suini.
Ad accompagnare il cibo acqua e un buon lambrusco di Castelvetro Tenuta Campogrande, caraffa da mezzo litro derivata da una bottiglia intera aperta per l'occasione (!?).
Per concludere torta al limone meringata e caffè, per un totale di 20 euro a testa.
Come anticipato ottimo il cibo, onesto il prezzo, da rivedere i dettagli (mangiare il maiale senza pane è proibitivo!). Il menù è ristretto, ma spesso questo non è uno svantaggio, poche cose ma buone.
Cibo da quattro cappellini, ma 3 ritengo sia attualmente il giudizio più adeguato.
5 commenti
grog 21/02/2009 Il vino lo hai scelto tu o te lo hanno consigliato?
sangerronelmondo 21/02/2009 sua maesta il porco :)
grog 21/02/2009 Ciao sange, il motivo è semplice, se lo ha scelto lui hanno dovuto probabilmente aprire una bottiglia nuova per fare mezzo litro, se hanno scelto loro forse era già aperta....
sangerronelmondo 21/02/2009 ottima osservazione caro grog :)
Voiceinthenight 22/02/2009 Allora le cose sono andate così. Ho chiesto se era possibile avere mezzo litro di lambrusco e loro mi hanno domandato se preferivamo Sorbara o Castelvetro. Abbiamo scelto Castelvetro e dopo qualche attimo abbiamo visto la cameriera prendere la bottiglia (ecco perchè so che era un Tenuta Campogrande); magicamente dopo qualche istante è comparsa in tavola la caraffa con il lambro. Francamente non so se è una manovra comune a tutti i ristoranti oppure no. Comunque il vino era gradevole.
21/02/2009
Il vino lo hai scelto tu o te lo hanno consigliato?