Di fronte all'Abbazia di Nonantola, dove c'era nel medioevo un ospizio per pellegrini, ora c'è il Ristorante S.Maria fuori le mura. Suddiviso in due sale,una al piano terra ed una al primo piano per banchetti o cerimonie, ha un'ampia vetrata davanti e sul retro un dehors estivo.
Siamo in due e veniamo fatti accomodare da una ragazza molto gentile. Le ordinazioni vengono raccolte da un'altra ragazza, penso una dei titolari, estremamente cortese.
Cominciamo con un solo antipasto del pellegrino in due, come consigliato dalla titolare, per evitare di fermarci lì. In effetti l'antipasto è abbondante e vario : sette ciotole con zuppa di farro, melanzane alla parmigiana, involtino di radicchio e funghi, salsiccine tipo luganega, polpettine di carne, timballo di maccheroni, tortino di sfoglia con rucola e funghi. A seguire ordiniamo una tagliata con scaglie di grana e rucola e bracioline di agnello, ottimi entrambi. Contorno patate arrosto, buone ma un po' dolci come capita ormai spesso (ma le patate di una volta, quelle di Montese dove sono finite?). Come vino un buon Negroamaro salentino Del Palio, un'acqua minerale, uno strudel che non aveva niente da invidiare a quelli altoatesini, un caffè e due digestivi al cioccolato e peperoncino offerti dalla casa("Sono un po' afrodisiaci" ci ha detto con fare complice la titolare). Per un totale di 60 euro in due. Che dire? L'ambiente è gradevole, il personale molto cordiale, la carne ottima, come pure il rapporto qualità/prezzo. Tra l'altro i gestori perseguono una politica innovativa con periodiche serate gastronomiche a tema che hanno un buon successo. Assegno quindi senza pentirmi cinque cappelli.