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Recensione su L'Erba del Re Modena
visitato da ilDelfo il 05.03.2009

Recensione su
L'Erba del Re
Modena

Visitato il 05.03.2009
Consigliato!
Scritta da ilDelfo
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 70.00
Coperti: 1
1 commenti
Ancora una serata a tema, di quelle dove ti siedi e sei viziato dall'antipasto al dolce compreso, con abbianmento di vini al calice. In compagnia di 3 fidati e golosi amici abbiamo affrontato la serata memori dell'analoga esperienza dell'anno scorso, sicuri della qualità a cui stavamo andando incontro. Il tema della serata era il pesce di mare, declinato in 6 portate più il dolce. L'ambiente, ampiamente decsritto in altre recensioni, è a mio parere, impeccabile: tavoli spaziati, opere d'arte moderna alle pareti, colori caldi in contrasto con particolari minimalisti. Veniamo al sodo... Antipasti: - Tartara di alici e capriolo, finocchio, senape, germogli di porro, croccante di pane. Superata la perplessità dell'accostamento fra capriolo e alici, il piatto mi è piaciuto, senza esaltarmi. Forse come primo di 3 antipasti avrei scelto qualcosa di più garbato. Comunque interessante. - "Caciucco di pesce": la presenza delle "virgolette" nel titolo del piatto sta a significare che con il caciucco non c'entra nulla. Il piatto si presentava come una selezione di frutti di mare e molluschi, immersi in un finto brodo di colore giallo tenue che in realtà è stato presentato come succo di pomodoro. Sicuramente il piatto più originale e commentato della serata. Molto buono e particolare. - "Cocktail di gamberi". La presenza delle virgolette ci aveva preparato al peggio, invece il piatto era composto da alcuni gamberi appoggiati su una delicata salsa rosa. Sicuramente ci è sfuggita qualche originalità tecnica... Buono. Primi: - Gnocchi di patate in guazzetto di molluschi, coriandolo, yogurt allo scalogno. Piatto non originale, globalmente equilibrato, con sapori intensi e profumo di mare. Gli gnocchi erano un po' collosi... Forse la necessità di impiattare ha un po' rovinato la loro cottura. Porzione misera. Discreto. - Maccheroncini ripieni di piovra in crema di porro. Globalmente non esaltante. Il peggior piatto della serata. Troppo salato e un po' anonimo. Fortunatamente anche in questo caso la porzione era scarsissima! Non mi è piaciuto. Secondo: - Rombo cotto a 55 °C, spuma di patate, erbette, crema di castagne, tartufo nero. Sicuramente il piatto forte della serata. Sapori intensi ma non prepotenti. Importantissimo il ruolo giocato dal tartufo nero. Ottimo. Dolce: - Sformato di pere, ricotta e agrumi, crema al vinsanto. Veramente sostanzioso, molto concreto con sapori netti e ben definiti. Buono. - piccola pasticceria. Di qualità, molto gradita. L'abbianamento dei calici di vino è stato curato dalla simpatica e gentile Adelaide che ci ha accompagnato dagli antipasti al dolce, assecondandoci anche nella richiesta di una piccola variazione rispetto ai suoi piani. Ammetto che non mi sono sforzato di ricordare cosa ci è stato servito. Ho bevuto godendomi la serata. Paradossalmente quello che ho apprezzato di più è stato l'abbinaamneto fra un Segreta di Planeta Bianco ed il Rombo al tartufo. Forse il Vino più economico servito durante la serata, ma a mio parere di grande qualità. Tuttavia le scelte non sono state banali ed è stata apprezzata la varietà e la diversità dei vini seriviti. Una meravigliosa grappa invecchiata e torbata ha terminato la serata. Doveroso menzionare la ricchissima varietà di pane servito durante la cena, addirittura differenziato in base alle portate. Dimenticavo: come aperitivo ci è stato servito un Ferrari Perlé accompagnato da un boccone... che ho gradito, ma non ricordo. Parlando con lo Chef Luca Marchini, non si può fare a meno di notare la passione e la professionalità con la quale sta facendo crescere questo ristorante, curando ogni minimo particolare e sperimentando accostamenti sempre nuovi e originali. Il suo entusiasmo e la sua cortesia, che ha saputo diffondere a tutta la brigata, sono materie prima che non si possono acquistare al mercato. Queste serate a tema sono l'occasione per sperimentare sapori nuovi, in un ambiente elegante ed un servizio giovane e di qualità, ad un prezzo tutto sommato abbordabile. Devo però riscontrare un peggioramento rispetto alla stessa serata dell'anno scorso, soprattutto per quello che riguarda i primi piatti per i quali sono rimasto deluso. Forse è mancata un po' di concretezza nei sapori, alla quale è stata preferita la presentazione e l'originalità degli accostamenti. Una cena all'Erba del Re rimane comunque un'esperienza da provare, almeno una volta all'anno. Discorso a parte per le porzioni che sono state, a mio parere, eccessivamente misere anche per una cena basata su 7 portate. Certo che porzioni abbondanti rovinerebbero tutto e non permetterebbero di portare a termine la cena, ma questa volta forse Luca ha esagerato. Tuttavia siamo usciti sazi, anche grazie al meraviglioso pane che avrebbe meritato una voce a parte nel Menù e che rappresenta sicuramente uno dei punti di forza del locale. Il voto mi trova indeciso fra i 2 cappelli (buono) e 3 cappelli (consigliato). Ne assegno 3 (per un pelo) ma la prossima volta pretendo qualcosa in più. Il prezzo è stato di 70 euro a testa, dei quali 43 per i "piatti" ed il resto per i "bicchieri". Cifra importante, ma ben spesa per una bella serata.

1 commenti

Frittella
11/03/2009
Preciso e competente. Bella rece. ;)
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