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Recensione su Trattoria Tigrinto Bistonio Montale Rangone
visitato da magnamagna il 25.03.2009

Recensione su
Trattoria Tigrinto Bistonio
Montale Rangone

Visitato il 25.03.2009
Consigliatissimo!!
Scritta da magnamagna
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 30.00
Coperti: 1
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Prima volta in questo piacevole locale, da tempo sotto mira anche perchè a due passi da casa. Strana collocazione, in una minuscola zona industriale cirocndata da campagna alle porte di Montale; il locale è ricavato dalla ristrutturazione di un vecchio caseificio, da fuori apparentemente minuscolo ma in realtà la trattoria è tutt'altro che piccola anche se per ora la sala più grande è ancora in via di completamento. Arredo spartano, non particolarmente curato, ma l'atmosfera è godibile, proprio da trattoria di campagna. Il menù è, come ormai tutti sapranno, a base esclusivamente di maiale (esclusi i dolci almeno), il che lo rende per certi versi eccezionale, per altri alla lunga un pò stancante. Eravamo in 8, per antipasto un assaggio di cotiche e fagioli e di polpettine di salsiccia, entrambi squisiti. La scelta dei primi è ampia, offrono per quel che ricordo tortelli in brodo o alla panna (qualcuno sospirerà), tagliatelle al ragù, penne ubriache (con salsicca e bagnate nel lambrusco), pasta e faglioli, maltagliati coi fagioli, pappardelle al guanciale. Beh, per i nostalgici della cucina di una volta c'è da sbizzarrirsi, sono pochi i posti che propongono ancora i maltagliati o sughi come si deve al guanciale. Noi abbiamo optato in gran parte per pappardelle al guanciale (a mio parere meravigliose, fatte con la parte magra del guanciale e quindi non particolarmente pesanti) penne ubriache (molto buone) tortellini in brodo (non eccezionali ma buoni) e tagliatelle al ragu (buona la pasta ma il ragù è modesto). I secondi sono più limitati, la scelta è tra maialino da latte arrosto, prosciutto al forno e guanciale in umido; abbiamo scelto un assaggio di tutto e devo dire che mi ha impressionato il prosciutto, anche il guanciale era veramente buono (tuttavia destinato a stomaci forti e larghi) mentre il maialino non mi è particolarmente piaciuto. Di contorno patate al forno, saporite. Per accompagnare il tutto abbiamo provato il lambrusco di Villaboni, mai sentito prima, da scegliere nella versione tagliato con barbera o con uva tosca, noi abbiamo provato entrambi e devo dire che il primo è veramente buono. Due porzioni di zuppa inglese (l'unico, è questo è un difetto, dolce presente), acqua e niente caffè, per euro 30 a testa, considerate le porzioni molto abbondanti direi che ci sta. In definitiva, menu tradizionale e al tempo stesso originale, la qualità media dei piatti è molto alta, il servizio molto alla buona senza pretese, bisognerebbe ampliare l'offerta di dolci ma nel complesso il locale merita sicuramente una visita, preferibilmente nei periodi freddi e nebbiosi, quando il richiamo del suino è forte.

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