Dopo la visione pomeridiana al cine dell'ultimo film di W.Allen “Basta che funzioni” (per me scarso) io e fidanzato partiamo per andare al Santa maria fuori le mura dove eravamo già stati a pranzo a giugno. Accoglienza gentilissima, ci sediamo in uno dei vari tavoli disponibili nella sala a piano terra. Musica classica di sottofondo che ci riporta al film di Allen :) Mentre consultiamo il menu ci portano due flute di vino bianco con granelli di zucchero sul bordo del bicchiere.Io apprezo, Mauro mi guarda mentre bevo e chiede “ma cos'è quella roba?”gli spiego e allora si azzarda a bere il vinello, anche se mi scruta come per accertarsi che non lo stia ingannando facendogli bere vino con scagliette di soda caustica. Ordiniamo: 2 birre medie 1 pizza margherita 1 antipasto del pellegrino. Puntiamo già anche il cube roll ma la cuoca ci dice che possiamo tranquillamente ordinarlo dopo, se non saremo pieni, tanto ci vogliono pochi minuti per cuocerlo. Avevo notato già la volta scorsa questa gentilezza pro-spesa cliente e mi fa sempre piacere. Il mio antipasto consiste in 7 ciotole di terracotta e questi i contenuti: -1 fetta di melanzana ripiegata con dentro scamorza grigliata -1 fettina di peperone giallo con ripieno di scamorza e capperi -1 crocchetta cubica di pasta e piselli -2 cappelle di fungo con dentro formaggio (penso sempre scamorza, che figura se non era scamorza,così ho errato per ben 3 volte!) -una dozzina di triangoli spessi di polenta fritta -una ventina di anelli di cipolla fritti -diverse fette di prosciutto crudo con al centro due metà di kiwi senza pelle La prima parte buona ma la parte dei fritti e del salume era molto più gustosa, polenta e cipolle fritte in modo sopraffino, la polenta strepitosa per consistenza interna e croccantezza esterna e salata perfettamente,le cipolle erano dolcissime e anche loro belle croccanti e leggere, prosciutto notevole. La pizza è stata adorata da Maurenzio, enorme per ampiezza e sottile, stile “tirata”,ne voleva un'altra ma gli ho rammentato il cube roll e ha desistito. Abbiamo ordinato quindi un'altra birra e il bramato cube roll che ci viene servito su una pietra lavica dove continua a cuocersi. Come contorno patate arrosto, porzione per uno da cui ci siamo serviti copiosamente in 2, ottime, morbide e saporite, ho apprezzato molto la presenza di qualche fogliolina di alloro (sempre che fosse alloro, che quarta figuraccia ci starei facendo se no?) Il cube roll è un bel pezzo di marcantonio di 4 etti (apprezzo che non facciano delle sleppe per forza enormi che tirano subito su il conto) con qualche punticino più bianco di grasso che seziono subito per far volare nel mio piatto. Molto apprezzato da entrambi, succulento, tenero, anche se quello della scorsa visita era ancora più burroso, comunque pace dei sensi raggiunta. La cuoca ci chiede se ne vogliamo un altro (visto che all'inizio pensavamo di prenderne 2) ma siamo satolli così. Ci propone allora un assaggio di dolci tra cui uno che non ha mai fatto e che vuole testare. Ci arriva un piatto con: fetta di strudel, fetta di torta alla crema, fetta di torta di riso, tutte e tre in porzioni giganti, mica assaggini. Torta alla crema divorata da Mauro, strudel buonissimo, molto profumato di cannella che amo e che mi rimanda ai malsani ma spettacolari dolci degli stati uniti per cui ho un debole. La torta di riso non mi è piaciuta perché aveva un retrogusto di menta-anice. La cuoca mi ha detto che infatti c'era la sambuca, che per me ha un odore e sapore inaffrontabili. Peccato perché per la consistenza era una buona torta. Caffè per Mauro e bottiglia di limoncino sul tavolo, siamo rimasti una quarantina di minuti a fare delle piacevoli chiacchiere con la cuoca, davvero una ragazza simpatica e che mette a proprio agio. Conto di 55,50 € scontati a 50 (con caffè e limoncino offerti) Quella sera lì era il nostro anniversario da fidanzati, primo giorno di autunno, ma forse per colpa di tutte le date delle uscite dei film che abbiamo in testa non ce lo ricordavamo! Ce ne siamo resi conto ieri, siamo due bei somari.