Per una volta non sono io a decidere il ristorante, che bello! I ragazzi sono stati qui a mangiare il pesce con grande soddisfazione e sono curiosi di testare la pizza. Parcheggiamo nei dintorni - non conosco carpi ma siamo di fronte al blockbuster - ed entriamo. E' pieno ma si libera un tavolo nel giro di cinque minuti. Nell'attesa mi guardo un po' intorno: è molto grande, su due piani e abbastanza elegante, mi ricorda i classici ristoranti di pesce della riviera, magari con albergo 3 stelle. La cosa che più mi colpisce è uno splendido scalone a semichiocciola neoclassico al centro della sala, su cui sfilano gli avventori che scendono dal piano di sopra. Dopo una decina di minuti la cameriera prende le ordinazioni. Serata pizzabirra. Fortunatamente nessuno di noi aveva una fame devastante perchè le pizze sono arrivate dopo 45 minuti! Dopo mezz'ora abbiamo chiesto dei grissini e ci sono stati portati assieme a 4 pezzi di gnocco al forno...purtroppo crudino e un po' umido..vabbè...lo mangiamo e lo buttiamo giù con la birra, una Warsteiner non proprio ottima... :( Ecco le agognate pizze...non ricordo le altre, io ho preso una capricciosa rossa grande e ipercondita ma mancavano le olive. Impasto un po' biscottato nella consistenza ma molto saporito. Ma sì dai, mi è piaciuta. Anche agli altri. E' ora del dolce: in quattro anni non ho mai visto l'Anto rinunciare a questo attimo di piacere..sfidiamo una zuppa inglese in due. E' ben servita in un calice da gelato, tanta, molto densa, abbastanza buona se non fosse per i savoiardi inzuppati in un liquore diverso da quello che conosciamo. Per Leo, come sempre, liquore alla liquirizia. Per Enri, come sempre, un caffè. Questioni d'abitudine insomma. Servizio cortese. Il conto ci dice 60 euro. 3 cappellini e se ricapitassi in zona ci tornerei per provare i primi piatti di pesce che ho visto passare durante l'attesa.