“Questo è il mio segreto. È veramente semplice. Si vede bene solo con il cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi” (Il Piccolo Principe) Nella vita di una persona c'è posto per molti tipi di rapporti. Ci sono i genitori, i figli, i mariti e le mogli, ci sono gli amori e gli amici. Poi ci sono persone che non sono classificabili in uno solo di questi “cassetti”, quelle che sono così importanti che non sai bene dove metterle, ma che ti riempiono il cuore e la vita. Questo per me sono i due amici con cui ho pranzato oggi. E per questo incontro speciale ci vuole un posto speciale. E la Falce, per me , lo è! Ci sediamo e subito ci vengono prese le ordinazioni. Due spaghetti alla carbonara (con ripensamento :)) : ottimi e abbondanti un tortellone di zucca con ragù : ripieno alla mantovana, con l'amaretto. Zucca da giù di testa e ragù ottimo. Una bottiglia d'acqua e un Lambrusco Monovitigno (la casa non la ricordo..... :() che io gradisco moltissimo. Le nostre, intorno al tavolo, non sono chiacchiere, per una volta, ma un modo di entrare l'uno nella vita dell'altro, senza per questo essere invadenti o sentirci invasi. Io resto lì a sentir parlare i miei due grandi amici, le persone più intelligenti e sensibili che abbia mai conosciuto, e resto ammirata e taccio, perchè sento che non c'è nulla da aggiungere a ciò che dicono. Siamo 3 bocche buone e quindi non ci facciamo mancare i secondi :) : Un bocconcino di maiale ( si presentava bene, ma non l'ho assaggiato) Una grigliatina di maiale (pezzo di coppa, pezzo di pancetta e salsiccia) : mia, divina! Involtini di maiale con aceto balsamico e un piatto di patate al forno (un trionfo!) Finalmente sazi ci prendiamo 2 caffè e un nocino che sorseggiamo mangiando le deliziose frappe (tutto offerto da loro). Il conto totale è stato di 60,00 per me a scrocco, come sempre (comincio anche a vergognarmi eh?!?) All'uscita rimaniamo ancora sotto i raggi di un sole che mi è mancato tanto e che non poteva che baciare il nostro bell'incontro. “Vedo che salgo a rubare il sole per non aver più notti perché non cada in reti di tramonti l'ho chiuso nei miei occhi, e chi avrà freddo lungo il mio sguardo si dovrà scaldare” (Un ottico - Fabrizio De Andrè)