Non so se fosse ESATTAMENTE il 16. Ricordo che avevo finito di lavorare e la mia lei voleva andare in quel bel negozio di via Caduti sul Lavoro che vende roba per la casa, il decoupage, il filato, la maglia, i bottoni e tutte quelle cose che non si mangiano e fanno solo decorazione. Usciamo da questo bel negozio di via Caduti sul Lavoro che vende roba per la casa, il decoupage ecc. ecc. e ci infiliamo alla Tortuga. La lei a pranzo ha mangiato un gelato, io niente, sono le sette, quindi pizza! Sorpresa! Non c'è più il nostro amico libanese. Adesso gestisce la pizzeria una famiglia di indiani (dell'India). ***Anche gli amministratori di GM ne tengano conto e correggano***. Chiediamo lumi, soprattutto ci interessa sapere se fanno cibo indiano e... sì!!!! Se si prenota un paio di giorni prima si può godere del privilegio di mangiare indiano. Per il momento ci dobbiamo accontentare della pizza. Ma, un momento! La tipa ci chiede se vogliamo due robi indiani. Due involtini speziati ripieni di qualcosa di speziato. De-li-zio-si! Meritano il bis. Poi arrivano le pizze. L'impasto è buono (come quello che faceva il libanese), gli ingredienti lasciano un po' a desiderare: la solita mozzarella plasticosa delle pizzerie e le verdure sopra crude. Forse il forno non era ancora in temperatura, ma sembrava che la pizza fosse cotta perfettamente sotto, mentre le cipolle e i peperoni erano duretti. A me, che sono di bocca buona, basta che l'impasto sia buono e questo lo è. Pizza abbastanza alta, ben lievitata, ben cotta. L'ambiente è un po' triste (ma ho mangiato delle cose meravigliose in posti ben peggiori) questo perché è una pizzeria d'asporto e hanno due, tre tavolini lì per quelli che capitano lì di passaggio. Due pizze, due acque, quattro involtini-robispeziati indiani quattordici euro. Facciamo quindici e ci regalano due FerreroRocher. Gli dò 4 cappelli perché spero di mangiarvi indiano e perché, in fondo, si tratta di una pizzeria d'asporto. E perché è un piacere uscire da un locale con il sorriso.