La regola in casa mia è questa: il consorte paga la cena a chi compie gli anni, però chi paga sceglie il posto e organizza la serata. Questa volta la regola è stata infranta perché, pur essendo io il festeggiato, ho imposto il (mente)locale, allettato dalle recensioni di GM e dalle opinioni di amici e colleghi. Ambiente informale, arredato moderno, con intento minimalista. Tavoli un po' troppo vicini, ma lo spazio è quello... e la saletta è veramente molto piccola! Al piano di sopra c'è un'altra sala, a detta di tutti più intima e spaziosa, che però non abbiamo visto. Mentre una giovane (e carina) ragazza si occupava del piano di sopra, noi siamo stati assistiti dal figlio del proprietario (credo) che gestisce la sala con carattere e una gradevole "invadente simpatia". A mio parere questo servizio informale è la scelta giusta per un locale che deve porsi come una "moderna osteria di paese" con un occhio alla qualità. Vista la vicinanza dei tavoli e il poco spazio disponibile, sarebbe fuori luogo (e ridicolo) un comportamento più formale è ingessato. Il menù è originale, senza esagerare con gli accostamenti arditi e con un piede nella tradizione emiliana. La nostra scelta è caduta su: Antipasti: - per mia moglie: tortino di porri e radicchio su crema di parmigiano - per me: cestino di polenta con gorgonzola e tuorlo d'uovo, con insalatina Entrambi ottimi, azzeccate le porzioni e le temperature di servizio. Qualche punto in più per quello con porri e radicchio scelto da mia moglie, ma ottimo anche il mio. Primi: - per mia moglie: paccheri ripieni di crema ai funghi e parmigiano. - per me: tagliolini con ragù di faraona e arancia. Spettacolari i miei tagliolini (che chiamerei tagliatelle), con il ragù che "legava" perfettamente. Uno degli utilizzi più azzeccati della faraona in un primo piatto. Mia moglie si è lamentata della "gommosità" della pasta dei paccheri, ma ha poi confermato la bontà del profumato ripieno e la sostanziale gradevolezza del piatto. La porzione dei paccheri era un po' scarsina (5 di numero), mentre le mie taglietelle erano abbondanti. A malincuore abbiamo saltato i secondi, che prometto di assaggiare la prossima volta, e solo io ho ordinato una selezione di tartufi di cioccolato, che si è rivelata degna delle migliori pasticcerie. Il piatto si presenta con 4 tartufini, aromatizzati in modo differente. Goloso e originale. Purtroppo mia moglie, nel pieno della gravidanza, non è riuscita a mangiare altro e non ha potuto "godere" della lista dei dolci. Sempre per lo stesso motivo non ho potuto ordinare una bottiglia di vino, ma mi sono "accontentato" di 2 calici (riempiti ben oltre il limite) di un discreto Rosso di Montepulciano di cui non ricordo la cantina. Ricapitolando: - 2 antipsti - 2 primi - 1 dolce - 2 calici di vino - 1 bottilgia d'acqua 4 Cappelli meritati. Il quinto cappello se n'è andato per colpa della saletta un po' chiassosa, per i paccheri "gommosi" e per il cestino del pane in versione "base", senza nulla di appetitoso. Ma, se non altro, non si paga il coperto! Il conto: 48 Euro (che ha pagato mia moglie!), per una serata gradevole e la promessa di ritornare al più presto. Finalmente un menù tutto da scoprire, interessante e a prezzi corretti e un locale che ha centrato il giusto target di qualità e ha capito a quale clienti deve rivolgersi.