A distanza di circa un anno riscrivo una recensione su questo ristorante, frequentato ultimamente con una certa assiduità per la comodità e la vicinanza delle abitazioni di diversi amici con cui trascorro il sabato sera. A differenza di quanto scritto precedentemente purtroppo devo dire che le cose non sono certo migliorate: il locale è sempre quello descritto allora, l'apparecchiatura dei tavoli però è passata a tovaglie e tovaglioli di carta, l'apertura del ristorante è limitata a pranzo nei giorni feriali, e a pranzo e cena soltanto al sabato e domenica. Abbiamo notato inoltre un decadimento generale nella preparazione dei primi piatti (la gramigna con salsiccia che ci è stata servita due settimane fa era a in poche parole una ripulitura di piatti!). Ieri sera (in cinque a tavola) il gnocco fritto (per due) era proprio scadente (dimenticato e poi servito nel giro di due minuti alle nostre rimostranze: praticamente crudo!), i salumi di qualità sì e no sufficiente, poco discutibile il pinzimonio per due, passabili le tigelle, discrete le tre cotolette alla contadina, con pomodori, rucola e cipolla, ma su tre dolci due (fatti dal ristorante stesso) li abbiamo dovuti lasciare perché mal preparati e di sapore dubbio, il terzo invece, un tartufo nero, commerciale, è stato una sicurezza! Dubbi anche sul servizio (quindici giorni fa avevamo ordinato un deca alto e una grappa bianca: forse per il rumore che c'era in sala ci hanno portato un the caldo e una vodka…) I prezzi non sono eccessivi, (ieri sera 16 euro a testa, ma a volte ci hanno chiesto 22 o 23 euro anche solo per un piatto di formaggi in più), certo comunque non più appropriati ad una tale qualità del cibo, anche passando sopra al servizio e al tipo di locale. Non si può dare più di un cappello, sperando in un miglioramento.