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Recensione su La Lampara Gaeta
visitato da Jimi-Hendrix il 15.03.2010

Recensione su
La Lampara
Gaeta

Visitato il 15.03.2010
Consigliato!
Scritta da Jimi-Hendrix
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 17.30
Coperti: 1
2 commenti
Quest'oggi siamo in pellegrinaggio in quel di Gaeta, paese costiero in provincia di Latina, a metà strada tra Roma e Napoli anche se in giro si sente parlare solo campano.. bo.. Una volta fatto un giretto nel piccolo centro storico, bellino ma non memorabile, nelle, invece notevoli, chiese e soprattutto nel castello Aragonese, abbiamo notato che ci sono pochissimi quasi niente locali, motivo per cui prendiamo la corriera che ci porta, sempre seguendo lo splendido lungomare, in zone un po' più vive dal punto di vista dei servizi e locali. Scegliamo questa trattoria caratteristica, anche in virtù del menù fuori esposto, specialità marinare e pizze. L'interno è una grande sala di forma molto allungata con una caratteristica parecchio curiosa: c'è una sorta di soppalco che occupa metà sala partendo dal fondo, con due ballatoi laterali stretti e lunghi protratti verso l'ingresso, il tutto rifinito con una bella ringhiera metallica, proprio come si vede in certi vecchi teatri o cinema; chissà che uso se ne faceva un tempo di questi locali.. A parte questa peculiarità strutturale l'interno appare normalissimo, arredato con cura, muri intonacati e tinteggiati, pavimenti in ceramica, niente di particolare. I coperti si aggirano intorno alla cinquantina e tavoli, di diverse dimensioni, sono a distanze accettabili l'uno dall'altro. Al momento del nostro ingresso, verso l'una e mezza, solo un altro tavolo è occupato. Un signore anziano, dopo aver subito smascherato la mia origine emiliana dopo aver aperto bocca un secondo, ci accoglie e ci fa scegliere il tavolo porgendoci il menù; c'è una discreta scelta tra primi e secondi tradizionali e di pesce con varietà buona di pizze; carta dei vini altrettanto discreta. Nei primi decidiamo per fettuccine alla boscaiola per la mia morosa e spaghetti all'amatriciana per il sottoscritto; le fettuccine, puntualmente assaggiate, non mi sono piaciute: troppa panna che copriva il sapore della pasta, dei funghi e della pancetta; amatriciana abbastanza buona, ma spaghetti troppo sottili, io preferisco i bucatini; quantità buone. I secondi: per lei frittura di calamari e gamberi, per me salsiccia con contorno di patatine fritte; frittura buona, poco unta e abbondante, salsicce (n°2) accettabili, sia per carne che per cottura, forse un po' troppo unte; patatine buone e abbondanti, salate ma non troppo. Da bere abbiamo preso una birra piccola alla spina per me (ordinaria) e un'acqua gasata. Niente caffè o dolci. Nel frattempo che mangiavamo nel locale sono arrivati parecchi avventori, nell'ordine di 5-6 tavoli occupati ( erano già le 14-14 e 10); evidentemente qui pranzano assai tardi, ad orari mediterranei. La consueta visita ai bagni, ordinari, è contraddistinta dal salire una scala lignea rustica e rumorosissima, senza dubbio caratteristica. Riporto il dettaglio della ricevuta. 1 acqua gasata € 1,00 1 fettuccine alla boscaiola € 7,00 1 speghetti all'amatriciana € 6,50 1 frittura calamari e gamberi € 8,00 1 salsiccia € 6,00 1 contorno di patatine € € 3,00 Servizio 10% € 3,10 Totale € 34,60 in due; la birra piccola non è contata perché dimenticata dal personale di segnarla. Il servizio è stato un po' lungo per i primi, giusto per i secondi; il beveraggio è arrivato quasi subito; personale molto cortese e disponibile. Riassumendo, la qualità dei cibi mi è sembrata media, buona la quantità in genere, buon servizio e posto bellino con prezzi abbordabilissimi. Esperienza tutto sommato positiva, consigliato, per chi mai capiterà in zona e per chi voglia provare le specialità marinare. 3 cappelli.

2 commenti

Lucy...ah
20/03/2010
..ma si usa ancora la panna????
Jimi-Hendrix
21/03/2010
.. e in massicce quantità, per giunta.. :(
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