Loading...

Pagina: visite2

Recensione su Trattoria Dal Gnassù Piacenza
visitato da grog il 27.02.2010

Recensione su
Trattoria Dal Gnassù
Piacenza

Visitato il 27.02.2010
Consigliato!
Scritta da grog
Servizio: Ristorante

Spesa a testa: 22.00
Coperti: 1
15 commenti
Sabato 27 febbraio 2010, gita a Piacenza. Dopo aver girovagato per questa cittadina, nel complesso guardabile, tutta in stile, affiancata dal Po e a ridosso della Lombardia, ci viene fame. Abbiamo scarpinato un bel po', non abbiamo visitato nulla da dentro, ma visto tutto quel poco che c'è da vedere da fuori. Dalla Piazza dei Cavalli * “Centro della città, già piazza Grande, è dominata dal Palazzo pubblico, detto il Gotico (1281). In una rientranza, l'alta facciata a capanna (notevole portale centrale a strombo, con sculture del 1480) della chiesa di S. Francesco, iniziata nel 1278; nell'interno gotico affreschi seicenteschi del Malosso (1ª cappella destra) e in controfacciata grande tela di Benedetto Marini (1625).” Nella piazza spiccano le due statue equestri dei Farnese (“Poste nel mezzo di Piazza dei Cavalli, le due *statue equestri dei Farnese, raffinata opera in bronzo di Francesco Mochi, raffigurano i duchi Ranuccio I (1620) e suo padre, Alessandro (1625); nei due bassorilievi del piedistallo della prima (a d.), allegorie della Pace e del buon Governo; in quelli della seconda, L'assedio di Anversa e L'incontro di Alessandro con gli ambasciatori inglesi.” ai Musei Civici di Palazzo Farnese, * “Costituiscono il nucleo storico delle collezioni di palazzo Farnese, dove sono confluite molte raccolte provenienti da palazzi cittadini. L'edificio, eretto dal 1558 su disegno di Francesco Paciotto, fu proseguito dal Vignola e i lavori furono interrotti nel 1602. La visita comprende: il Museo civico con affreschi del XIV-XV secolo e sculture del XII secolo; la Pinacoteca (dipinti raffiguranti I Fasti farnesiani eseguiti fra il 1680 e il 1720 circa da vari artisti tra i quali Sebastiano Ricci.”] dal Duomo * “Notevole esempio di architettura romanica, con elementi gotici, fu eretto dal 1122 al 1233. Ha alta facciata a capanna, in arenaria e marmo veronese, tripartita da pilastri e ornata di protiri, loggette e rosone; nei tre portali, rilievi del sec. XII. Interessanti i fianchi e la movimentata parte absidale, con loggette e dominata dal tiburio ottagonale; poderoso il campanile* (m 71), del 1333.L'interno, solenne, è a tre navate anche nel transetto, divise da pilastri cilindrici, con cupola e presbiterio.” alla Chiesa di San Sisto, * “La chiesa, originariamente del sec. IX, fu ricostruita nel 1499-1511 da Alessio Tramello; la facciata, alterata nel '700, è preceduta da un cortile a portici. L'interno a tre navate è un esempio di architettura del Rinascimento, armonioso nelle linee ed elegante nella decorazione. Nel presbiterio, mediocre copia della Madonna di S. Sisto dipinta da Raffaello per questa chiesa e ora nella Gemäldegalerie di Dresda; bel coro intagliato e intarsiato del '500.” e attraverso il mercato del sabato, finalmente un mercato cittadino con facce di compratori e venditori nostrani, ci avventuriamo alla ricerca di un locale dove appoggiare le nostre stanche chiappe e rifocillarci prima del viaggio di ritorno. Avevo selezionato ben 4 trattorie, una risultava troppo fuori mano rispetto a dove eravamo, le altre tre erano in zona, quindi con calma, le abbiamo visitate tutte cercandone una che ci ispirasse. Percorrendo la centrale Via Garibaldi ne abbiamo raggiunta una, c'era ancora una signora che faceva le pulizie, ma dal menù esposto risultavano ben pochi piatti piacentini, abbiamo tirato diritto e ci siamo portati nella vicina via San Giovanni, dove quest'altra trattoria presentava sì un menù tradizionale, ma a prezzi proibitivi, e poi aperto a mezzogiorno su prenotazione, fregati. Non ci restava che tentare l'ultima, il Gnassù, la più antica trattoria piacentina. Non breve scarpinata e in fondo ad uno stretto vicolo, ecco la trattoria, che ormai è diventata ristorante, con tanto di verandina esterna chiusa. Entriamo e il locale si presenta a noi in tinta verdino pisello, con vetrate e specchi tutti in stile iberty, molto luminoso. Piccoli tavolini con una trentina di coperti e un banco bar in un angolo, una porticina sullo sfondo conduce al bagno e alla cucina, che mi sembra striminzita, scopro successivamente che c'è un'altra saletta, ma non so come ci si arriva….. visito il bagno, piccolo, pulito e “in comune”. Ci sediamo in un tavolino in fondo, in un angolo. Ordiniamo alla padrona che ci serve personalmente, una bottiglia d'acqua gassata, che bisseremo nell'arco del pranzo, e un quartino di bianco sfuso frizzante. Da mangiare il menù è recitato a voce, poche portate, classiche piacentine… io prendo “pisarei e fasoi”, mia moglie risotto allo zafferano con salsiccia. * Pisarei e fasoi: “Disponete sulla spianatoia farina e pane e aggiungete acqua calda quanto basta per ottenere un impasto sodo. Stendetelo sul piano di lavoro in uno strato alto 1 cm e tagliatelo a striscie. Rompete le striscie in pezzetti piccoli, che arrotolati con la pressione del pollice formino tanti piccoli gnocchetti. Lessate gli gnocchetti in acqua bollente salata per 15-20 minuti e conditeli con il sugo che avrete preparato facendo appassire nell'olio e burro il trito aromatico, aggiungendo poi la pancetta e la passata di pomodoro. Per ultimi aggiungete i fagioli che farete cuocere a fuoco basso finchè saranno diventati belli teneri.” Un piatto strano ma gustoso, ottimo. Il risotto era buono e semplice, giallo con pezzi di salsiccia. Per secondo, io ho ancora fame, mi faccio portare una tartare di cavallo con un piatto di patate saltate, mia moglie solo le patate. * Patate saltate: “Lavare le patate e asciugarle. Dimezzarle e lessarle. Scolarle e lasciarle intiepidire. Scaldare l'olio in un tegame. Unire le patate e peparle. Fare cuocere per 5-10 minuti, girandole ogni tanto. Aggiungere l'aglio, il rosmarino e il sale. Cuocere per un altro minuto, quindi unire il pepe pestato e mescolare. Servire le patate calde.” Buone e leggere. Alla fine mia moglie prende una fetta di torta al cioccolato con le pere, buona. Conto: 39 € in tutto. 2x 2 € acqua 2 € quartino 2x8 € primi 7 € secondo 2x3 € patate 4 € dolce Tre cappelli, senza esagerare, ci stanno tutti……. A-v salut magnadôr bóss, arváddres….

15 commenti

Jimi-Hendrix
31/03/2010
Placentia.. non ci son mai stato; farò una visitina :)
grog
31/03/2010
Non è il massimo, io ci sono andato perchè avevo pessimi ricordi, così una volta vista, non ci penso più. Tu sei giovane, ma ai miei tempi si facevano i "tre giorni" per l'abilità al militare proprio lì.... per molti Piacenza equivale a Naja....
Jimi-Hendrix
31/03/2010
A sì? allora visito posti migliori :)
Jimi-Hendrix
31/03/2010
I tre giorni li ho fatti a Bologna.. per due volte, anche. Ben poche occasioni mi ricordo di una rottura di maroni così gigantesca come quelle volte; ricordo che preferii essere a scuola, quei giorni! L'unica cosa piacevole era l'attraversamento del centro bulgnes la mattina presto.. suggestivo..
golosona
31/03/2010
Io a Piacenza ci sono stata tre anni fa, in occasione di una presentazione letteraria, l'ho trovata carina. Nulla di eccezionale, è vero, ma una visita la si può fare. E si mangia anche bene, in particolare mi sono piaciuti molto i Pisarei e fasoi e la "piccola" di cavallo.
Lucy...ah
31/03/2010
ma venite a Parma!!!! ....l'è mej......:) :) :)
Jimi-Hendrix
31/03/2010
Splendida Parma! da vedere e da mangiare.. anche la provincia
framillo
31/03/2010
Menù interessante e goloso .... purtroppo, non so quando andrò a Piacenza, ma nel caso mi ricorderò della tua rece. Scusa GROG, ma quanto avevi in mate a scuola ? 39 in tutto e mi spari 22 a persona ? Oppure hai aggiunto 2,50 euro (carotto) di coperto ?
benandante
31/03/2010
La prossima volta che sei a Piacenza, cerca uno dei ristorantini del centro vicino a piazza cavalli che servono (di nascosto) una crema di formaggio fermentato tipica del piacentino, piccantissima. unico problema è che pare sia stata bandita, tanto per cambiare, dai soli benefattori dell'umana salute che il mondo conosce: gli addetti dei servizi sanitari regionali.....a "titolo di cronico", come diceva totò, anche il formaggio di fossa stava per fare la stessa fine... e ci è mancato ben poco...
Jimi-Hendrix
31/03/2010
22 nel senso di un pasto completo.. grog e moglie hanno preso un solo secondo e un solo dolce.. quindi la spesa l'ha ripartita non nelle metà precisa, ma in un pasto completo (primo,secondo,dolce,contorno). Almeno interpreto io così..
framillo
31/03/2010
allora io, novello, devo ancora capire cosa mettere nel prezzo a persona ... per esmpio, per la pizza devo indicare il costo "calcolato" di pizza "media", bibita, dolce e caffè ? E per il pranzo devo indicare antipasto, primo,secondo,contorno, dolce e caffè ? Oppure, la spesa netta del pasto riferito alla recensione ? Perchè finora ho sempre fatto così (costo effettivo). Tanto per capire il meccanismo....
Jimi-Hendrix
31/03/2010
Allora: se prendete, grosso modo le stesse cose, allora dividi la spesa totale per il numero dei commensali.. altrimenti, se ci sono differenze significative nelle pietanze che ordinate, o per quantità o qualità, allora si può fare un calcolo pro-capite più mirato, più preciso... questo vale per tutto, pizza, ristortante ecc.. non so se mi son spiegato
grog
31/03/2010
Ciao framillo, avevo 9 in matematica e ho fatto il Tassoni. Non ho calcolato la metà esatta del pranzo, bensì la spesa media a cranio, come sarebbe giusto fosse, d'altra parte mia moglie ha preso solo il contorno..... Jimi ha interpretato perfettamente. Io calcolo così, di solito si mangia tutti la stessa roba, ma quando si esce con le mogli le cosa cambiano, allora bisogna dare un'idea precisa, non posso dividere a metà se uno mangia il nulla... Framillo, prima o poi ci troviamo davanti ad un tavolo e te lo spiego a suon di portate... :) :) :)
framillo
31/03/2010
ok, da ora in poi, nel prezzo a persona cercherò di "calcolare" il giusto. Grog, so già dove portarti .. dalle bionde ...
grog
31/03/2010
Ottimo, mia moglie ha beccato il mio commento e mi ha già fustigato, così devo farmi leccare le ferite.... Cavoli, senti se tuona, sono appena rientrato ed ero in bici.... mi è andata bene....
[wpuf_form id="14284"]