Pasqua alla Zita.
Menù fisso, prezzo fisso (30 euro), Vesale nessuno lo ha spostato, insomma tutto fisso.
Al solito stipato ,come da regola la domenica a pranzo, ma siccome "le dimensioni contano" non solo per Godzilla ma anche per me, tavoli e posti così vicini non sono stati troppo amichevoli (nonostante il pienone il servizio risulteràcomunque efficiente).
Due antipasti: carpaccio di porcini con grana e noci e gli immancabili crostini di funghi in salsa bianca, in salsa rossa e con polentine al ragù, sempre deliziosi; si procede con un ulteriore vassoio.
Da bere acqua gas e no gas, un Grasparossa (con la loro etichetta) un lambrusco reggiano (cantina di Boretto) ed un sangiovese, siamo in otto quindi giusta media (bassa) alcol/persona.
Tre primi:
- Tortelloni ai funghi, buona la cottura, buono il ripieno un pò anonimo il condimento ai funghi.
- Tagliatelle ai funghi, ottima pasta rugosa fatta in casa, il condimento però è lo stesso dei tortelloni ed invece una pasta così bella avrebbe meritato un sugo più vigoroso.
- rosette, il meglio dei tre, morbide e saporite veramente da ricordare.
Patate arrosto e zucchine fritte per contorno, quindi iniziano a passare con il vassoio degli arrosti, tra cui si poteva scegliere tra faraona, coniglio, pollo e fettine di maiale. Non possono quindi mancare anche con un giro di funghi alla piastra e funghi fritti, che sono però salatissimi.
Sorbetto per digerire la quantitànotevole di cibo ingerito ed anche piattini con alcuni assaggi di crostate di diverse fatture.
Amari al tavolo e caffè per completare l'opera.
Buon posto di montagna sulla cui quantità/prezzo non si discute, ma dove la qualitàpuò essere migliorata in alcuni aspetti.
Alla prossima.
1 commenti
gi 10/04/2010 :) gran bel racconto pagnota, e bellissimi i primi due paragrafi!!! :) :) :) :)
10/04/2010
:) gran bel racconto pagnota, e bellissimi i primi due paragrafi!!! :) :) :) :)